La “Monsanto”, figlia prediletta di Satana
Da una parte c'é l'industria chimica in forte
espansione - dall'altra la natura, in forte estinzione!! Questa equazione fa
rabbrividire!! L’industria della chimica è la peggiore fra le moderne calamità,
e i suoi effetti sull’ambiente tutto e sulla salute dell’uomo sono a tal punto
devastanti, da essersi resa necessaria una chiusura forzata di tutte le
fabbriche e il loro sistematico smantellamento.
La contaminazione del territorio, delle acque
e dell’aria, hanno raggiunto livelli apocalittici che sono causa delle più
svariate forme di patologie tumorali, neurologiche, e di una lunga serie di
altrettante malattie, disfunzioni organiche, allergie, e disturbi di varia
natura, che la moderna scienza non è in grado di codificare, di comprendere, ne
tanto meno curare - Tutto questo
“moderno dolore”, è di fatto il prodotto della ricerca e dell’innovazione
scientifica, le cui controindicazioni, interazioni ed effetti collaterali,
superano di gran lunga i benefici promessi, propagandati e garantiti come
miracolosi, innovativi, ed esclusivi. Un imbroglio galattico, un’impostura
infernale che ci perseguita da decenni, architettato e pianificato in nome
della logica del profitto ad ogni costo e con ogni mezzo, e che non tiene in
nessun conto il diritto alla salute dei cittadini, ma si accanisce con sadico
piacere sulle loro speranze.
Il primo passo verso il cambiamento di una
metamorfosi rivoluzionaria radicale della società dei consumi, sta nel
riconvertire “l’industria agro alimentare”, nella semplice locuzione,
“agricoltura biologica”. In realtà, “industria agroalimentare”, non significa
nulla – una vera bestialità; quel subdolo esercizio di illusionismo, oggi molto
in voga, che in veste di ossimoro, intende sdoganare il concetto di Male,
affiancandolo al suo opposto.
Nel nostro caso, l’Industria rappresenta la
morte e, “agro alimentare”, la vita. Parlo di due dimensioni distinte, opposte
e contrapposte che, per logica e natura, si respingono e si combattono. Ogni
sforzo finalizzato a fonderle fra loro (in virtù di perverse logiche volte
all’interesse particolare e al potere), produce come risultato ultimo,
l’azzeramento di ogni punto di riferimento e oggettivo parametro di giudizio e
di comparazione, in mancanza dei quali, ogni confine etico e morale, viene
superato, azzerando in noi la capacità di separare la libertà dalla licenza, il
progresso dalla catastrofe ambientale e, in fine, la luce dalle tenebre.
La
“Monsanto”, figlia prediletta di Satana, si pone a paradigma supremo di quel
concetto di distruzione e di degenerazione, che lo stesso capital-liberismo
condivide nel suo DNA, come eccellenze genetiche. E’ la rappresentazione
plastica di come il “maligno”, da eccellente trasformista, pianifichi il suo
progetto di sterminio, mascherandosi subdolamente sotto le vesti di un cognome
dall’etimologia spagnola (Monsanto = Monte Santo), che all’apparenza interpreta
un non che di sacro, di puro, incontaminato da ogni intrusione di natura
malefica.
Diversamente,
questa fucina del male, commercia quanto di più ingannevole si possa tramare,
produrre, acquistare e consumare. Una fabbrica di morte e di dolore per
definizione che, in pochi decenni, ha infettato in forma virale tutta la catena
alimentare, dalla semina al raccolto. I breve, tutto il ciclo della nostra
esistenza.
Monsanto è dunque un’impresa criminale, più
volte condannata per la sua perversa attività industriale, in ragione di un
composto tossico (PCB) miscela chimica ora proibita, ma che
continua a contaminare il pianeta. Per 50 anni il PCB fu impiegato come liquido
refrigerante dei trasformatori. Monsanto, che fu condannata per questo motivo,
conosceva essere un prodotto altamente cancerogeno, però nascose le
informazioni corrompendo e minacciando di morte. Così nasconde i dati a
riguardo dei suoi prodotti, mente e falsifica i resoconti; ma non solo questo.
Ogni volta che scienziati indipendenti tentano di fare il loro lavoro di
ricerca sui transgenici, ricevono pressioni, minacce o perdono il posto di
lavoro.
La stessa storia si è ripetuta con due
erbicidi prodotti da Monsanto, che formarono il cocktail chiamato “agente
orange” (agente arancio) utilizzato nella guerra del Vietnam.
Sapevano della sua tossicità ma lo usarono ugualmente. Non solo, alterarono gli
studi fatti per nascondere la relazione tra diossina e cancro. È il modus
operandi ricorrente della Monsanto. Alcuni dicono che questo avveniva nel
passato, però non è così! E’ un modo di ottenere profitti, ancora uso.
L’azienda non accettò mai il suo passato e le sue responsabilità. Negò sempre
tutto. Questa è la sua linea di condotta. Oggi la stessa cosa accade con i cibi
transgenici e il Roundup.
Tutti i
semi transgenici esistenti sono controllati da sei imprese: Monsanto, Syngenta,
DuPont, Dow, Bayer e Basf. Sono multinazionali del settore chimico che si
impadroniscono delle compagnie di grani per controllare il mercato agricolo,
vendendo semi che si legano ai pesticidi che esse producono (erbicidi,
insetticidi, ecc.).
Oltre a Monsanto, tutte hanno una storia
criminale che include, tra gli altri reati, gravi disastri ambientali e contro
la vita umana. Tutte, una volta scoperte, hanno cercato di rifuggire le proprie
colpe, tentando di deformare la realtà con menzogne e/o con la corruzione. Il
fatto che tutti gli OGM siano omologati e che la contaminazione è un delitto
efferato premeditato, significa che qualunque paese autorizzi gli OGM, di fatto
consegna la propria sovranità alle decisioni di alcune multinazionali che
agiscono secondo loro esigenza di lucrare. Inoltre, trattandosi di queste
imprese, autorizzare la semina di OGM vuol dire consegnare i semi, i contadini
e la sovranità alimentare, a un pugno di criminali in grande scala.
L’obiettivo di Monsanto è controllare la
catena alimentare globale. I cibi trasngenici sono il mezzo per raggiungere
questo obiettivo. I brevetti la via per ottenerlo. La prima tappa della
"rivoluzione verde" già si è conclusa - fu quella delle piante ad
alto rendimento con l’utilizzo di pesticidi e relativo inquinamento ambientale.
Ora siamo nella seconda fase di questa “rivoluzione” dove la chiave sta nel far
valere i brevetti sugli alimenti. Questo non ha niente a che vedere con l’idea
di alimentare il mondo. L’unico fine è aumentare gli introiti delle grandi
coorporation. Monsanto guadagna in tutto e su tutto. Ti vende il pacchetto
tecnologico completo, i semi brevettati e l’erbicida obbligatorio per quel
seme.
La Monsanto è l’avamposto strategico di
Satana, in marcia lungo la strada tracciata dal Capital/liberismo che ha fatto
terra bruciata di quell’impianto etico connaturato all’origine, in modo di
facilitare la sua escalation e sgombrare dal campo ogni ostacolo di natura
morale che potesse rallentare la su avanzata verso il dominio sul mondo.
La Monsanto e sorelle, andrebbe
immediatamente bombardata, ma nessuno al mondo si prenderà mai questa briga.
Al punto in cui siamo (di non ritorno) non ci
resta che attendere il giorno della fine, comodamente seduti sul divano delle
libertà irrise e perdute.
GJTirelli
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