domenica 29 dicembre 2013

IL SISTEMA DEL “GHE PENSI MI”....G.Tirelli


IL SISTEMA DEL “GHE PENSI MI”

Se il branco di asini ammaestrati del mondo occidentale non acquistasse sistematicamente tutto ciò che i mezzi di comunicazione propagandano a “tambur battente” condizionandone la scelta, le televisioni (venendo meno gli introiti relativi, alla messa in onda degli spot), farebbero a gara per eccellere in programmi di qualità. I cittadini consumatori, dal canto loro, oltre a risparmiare, a non produrre spazzatura, e a guardarsi la salute, comincerebbero a sviluppare una coscienza critica, assumendosi la responsabilità di tutte quelle scelte che, un tempo, avevano delegato al Sistema Potere, sottraendosi da ogni incombenza e rivendicazione.
I guadagni vergognosi di conduttori, parolai e calciatori, precipiterebbero ai minimi di sempre, il doping sparirebbe dallo sport, e le industrie, si vedrebbero costrette a competere esclusivamente sulla bontà e
il prezzo dei loro prodotti, essendo (come nel passato) il solo strumento di valutazione, in grado di premiare il prodotto migliore. E tutti vissero felici e contenti!

La civiltà delle illusioni ci propina spot di ogni tipo: tecnologici, culinari, culturali, sociali, merdali. Ognuno sceglie lo spot che più gli è congegnale, e tutti, quello più visto. La concorrenza, non più basata sulla qualità e il prezzo del prodotto, ma sul numero di spot in onda, inevitabilmente produce stressanti accelerazioni per recuperare il terreno perduto, violentando e cancerizzando i naturali tempi di formazione ed evoluzione dei beni.
Il Sistema del Grande Distributore impostore, ci vende merda in scatola, reclamizzandola con falsi slogan, inneggianti all’originalità, alla cura e all’amore con cui, questi prodotti, sono stati pensati e resi tali.
L’Impero Industriale Pagano, si muove esattamente come un carcinoma all’interno del corpo di un uomo e, più esattamente, localizzato nella zona del cervello.
I parolai della tv ostentano false preoccupazioni nei confronti dei reali bisogni e delle ormai evidenti infezioni purulente che, come vulcani, eruttano dolore e morte su tutta l’epidermide sociale. “Dovremmo fare” - dicono – “bisognerebbe investire, ricercare, sviluppare, crescere!!!”
Ognuno recita al meglio il proprio show, in attesa di consensi, sperando in quell’indice di ascolto che gli garantisca, credibilità e denaro.
Ma l’indice di ascolto non fa diventare bello un programma, ma ci dice in maniera eloquente, dentro quale livello di ottusità versi la cittadinanza. E questo vale anche per i partiti, che sulla base del numero di elettori che li sostengono, possiamo trarne la medesima conclusione. E questa regola, vale ancora di più per i prodotti e beni pubblicizzati dai mezzi di comunicazione dove, la loro qualità, peggiora in misura inversamente proporzionale al numero di acquirenti che lo consumano.
Ci parlano di aiuti al terzo mondo, e poi lo rimpinzano di scorie e rifiuti industriali di ogni genere e materia. Si inventano leggi, legislazioni fantastiche contro la violenza sessuale, e poi ci propinano ogni sorta della peggiore pornografia a tutte le ore, farcita in tutti i modi. Tutto questo nel nome della libertà!! La licenza non è libertà!
L’Impero ha imbottito le società di droga e parallelamente promuove leggi contro la stessa. La coscienza è così riscattata. L’Impero divulga la pornografia e si contende l’ora di religione - si stupisce delle violenze sessuali, e arma crociate contro case di tolleranza. La coscienza è riscattata.

La Chiesa tace, il papa parla di solidarietà, di diritti e d’amore universale - nessuno capisce, tutti ritornano nelle chiese, e si prega la speranza. Il vaticano sta pensando di preparare un grosso spot, per vendere più facilmente le sue sante croci.
Dov’è l’azione? I fatti si consumano in intenzioni che si dissolvono con la prima luce dell’alba.


GJTirelli

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