C’ERA UNA VOLTA L’AMERICA!
Gli americani sono come porci allevati
all’ingrasso, che si rotolano dentro i loro escrementi, con morboso, auto
compiacimento. Porci, che non si alimentano di ghiande, farina di castagne,
fichi e tuberi, ma di spazzatura e sterco industriale che “la più grande
democrazia del mondo” riversa dentro i loro stomaci strabordanti in quantità
industriali, incassando sporco profitto.
Gli americani si credono liberi per il solo
fatto di non avere manette ai polsi e catene alle caviglie, ma dell’autentico
concetto di libertà non ne conoscono il ben che minimo significato. Un popolo
di oltre 300 milioni di individui rassegnati, non pensanti e non senzienti, ma
bensì di clienti classificabili in base al loro potere d’acquisto, manipolati e
omologati – automi che si attengono alle regole stereotipate di un libretto di
istruzioni che il Sistema Liberista Relativista distribuisce loro, e che, gli
stessi, interpretano alla lettera in ogni suo
punto, comma e nota.
L’America oggi è una riserva sconfinata
popolata da zombi decerebrati, privi del più remoto barlume di consapevolezza e
della capacità di discernimento. Ogni loro personalismo e stato soppresso e
l’immaginazione soffocata. La licenza si è fatta libertà, e la contraffazione
realtà – la contaminazione alimentare e ambientale, è decaduta a normale
effetto collaterale del progresso, e la propaganda mediatica al solo
interlocutore credibile.
L’America è quella nazione che dichiara
guerre ad altri stati con la scusa di esportare democrazia ma in verità per
importare petrolio - L’America svuota il caricatore del suo fucile su vittime
innocenti e potere così produrre nuove pallottole da commercializzare sul
mercato.
L’America è lo stato più guerrafondaio del
mondo, e possiede una tale varietà di armi di distruzioni di massa che
sarebbero in grado di fare saltare in aria l’intero sistema solare. Ciò da cui
l’America si vuole difendere, non è l’incolumità dei suoi cittadini, ma dei
suoi porci da ingrasso, attraverso il cui sfruttamento (metodico e
sistematico), alimenta e ingrassa gli stomaci senza fondo dei vertici del
Sistema Liberista Relativista Democratico e soddisfa le loro più aberranti
perversioni.
“Secondo il Federal bureau of investigation
(Fbi) i privati cittadini americani possiedono tra 240 e 270 milioni di armi,
senza contare quelle presenti negli arsenali delle forze armate e dell’ordine -
In pratica circa ogni cittadino ne possiede più d’una, al di là, dell’effettiva
necessità e soprattutto, del proprio stato di salute psico-fisica.”
Ma gli affari dei Grandi Criminali
Legalizzati non si possono fermare, e lo show deve continuare, oltre ogni più
ragionevole logica e buon senso.
L’America è il “grade cancro” del mondo. In
pochi decenni le sue metastasi hanno avvolto il pianeta come la carta
luccicante ingloba dentro di se un uovo pasquale. Questo processo lo hanno
chiamato globalizzazione, e presto la chemio/tecnologia ci sotterrerà.
L’America, è il “grande assassino” del
pianeta terra”. Nell’arco di solo mezzo secolo ha contagiato e reso complice
delle sue nefandezze tutto l’occidente che ha sua volta si è macchiato di
quell’opera di sistematica distruzione e contaminazione ambientale, tale da
avere compromesso tutta la catena alimentare e la conseguente salute delle
masse. Un popolo di obesi, privi di qualsiasi intraprendenza e forza di
volontà, affetti dalle più svariate e pittoresche patologie invalidanti.
Si, questa oggi è l’America e questi sono gli
americani! Individui con un livello di capacità critica e culturale che rasenta
l’analfabetismo, privi di personalismi e di slanci rivoluzionari! Persone i cui
comportamenti e scelte, sono condizionati/e in ragione del numero di spot visti
e dalla loro capacità di persuasione. Una società che è lo specchio della
televisione e viceversa, dove le responsabilità individuali, lasciano il posto
alle suggestioni mediatiche e, i sentimenti, gli affetti, la quotidianità
famigliare e le relazioni sociali, sono la replica (la sceneggiata) di una
grande Soap Opera commerciale, permeata di una disgustosa auto/commiserazione e
di una auto ironia ai limiti del patetico.
Questi nuovi individui generati dal
capitalismo liberticida non conoscono la verità e di conseguenza, la felicità.
Ogni più remoto barlume di consapevolezza è stato cancellato dal loro DNA,
sostituita dalle immagini subliminali di un progetto di omologazione senza
precedenti nella storia dell’umanità.
Tutto questo è causa di frustrazione e
depressione, alle quali, il Sistema americano cerca di ovviare mettendo a
disposizione dei “porci sotto stress” nuove forme di consumi, di “libertà”, e
di comunicazione, atte a fare interagire in tempo reale, i vari sentimenti di
rabbia, di indignazione e di immaginifiche rivoluzioni e sommosse. Ma quando il
tormento esistenziale diventa insostenibile, allora la rabbia, il risentimento
e la repressione, esplodono e fanno strage, fra lo sgomento e l’incredulità
ipocrita dei cittadini.
Per l’uomo americano, non vi è alcuna
speranza di riscatto essendo la sua mente oramai completamente plagiata e la
sua volontà e reattività, ai minimi termini. Ogni individuo è schedato,
controllato e, di privato, non è rimasto nulla.
Questo processo necrofilo di manipolazione
mediatica delle coscienze, sta infettando tutto il mondo occidentale, allo
scopo di controllare, monitorare e soggiogare ogni singolo individuo.
Per gli americani, il solo momento di
esaltazione e di isterica ilarità di massa, sono le elezioni politiche (che
siano truccate, pompate, dopate o inquinate, non fa alcuna differenza). Un
momento, che vivono da protagonisti (così gli fanno credere), ritenendosi
illusoriamente i responsabili del destino di quello che ancora immaginano, sia
un grande paese - ma non sanno che l’America è finita, e i primi a pagare il
prezzo più alto del fallimento liberista, sono proprio loro. A loro piacciono i
coriandolini che a miliardi svolazzano nell’aria come neve colorata,
trasfigurando le vie del centro in prati fioriti – e poi le stelle filanti, le
majorette, i canti, la banda, le frasi gridate dal sapore epico, i sorrisi
finti di imbonitori dai denti sfavillanti, la festa insomma, tutto quel macabro
baraccone carnevalesco di emozioni, filtrate dal grande business della politica
e dai media, a solo beneficio della finanza e di imprenditori cornuti
multi/miliardari.
Una tale società, bombardata, giorno e notte
da una becera propaganda, inneggiante al totale permissivismo spacciato per
libertà, non può che soccombere.
GJTirelli
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