sabato 29 marzo 2014

LA DITTATURA DEL RELATIVISMO


LA DITTATURA DEL RELATIVISMO
“lo Stato Liberale è maschera del nazi/fascismo, ancora peggiore, perché commercializza licenza per diritto, e accredita la menzogna a regola relazionale, ritenendola e sdoganandola come sinonimo di libertà - La sua fase successiva, inevitabile, sarà dunque lo Stato Etico Assoluto, o più esattamente, un Regime Etico”.
Le forme di degenerazione, ascrivibili al potere delle banche, finanziario, politico, mediatico e imprenditoriale, sono gli effetti più evidenti e grossolani (sterco del Liberismo) di un Sistema che ha pianificato la sua strategia di controllo di massa sulla totale assenza di etica. Ogni nostra azione e operazione, volte a denunciarne le responsabilità, risulta inefficace se, prima di ogni altra cosa, non vengono ristabiliti dentro ognuno di noi quei principi e valori che ci permettono di scindere il bene dal male, il giusto dall’iniquo, la licenza dalla libertà. Una condizione di oggettività in grado di consegnarci un quadro preciso della realtà contingente, e che ci consente di rivedere i nostri comportamenti irrazionali, per trasferirli nella
sfera della ragionevolezza e del buon senso. Ma in che modo, l’uomo di quest’epoca dissennata, può riappropriarsi di quei principi etici e valori, non conoscendone l’esistenza, se non uno sbiadito ricordo impressionato fra le pieghe di una memoria compromessa? Cosa ci aspetta dunque, in un prossimo futuro, quando oggi abbiamo perso l’ultima occasione per attivare quella metamorfosi antropologica che avrebbe garantito la dignità, la libertà, e la sicurezza economica ai nostri figli e nipoti? E come pensate che si “evolva” e muti il tanto decantato Stato Liberale, oggi liberista e liberticida, sulla base di questi presupposti, nei prossimi anni a venire? Sarebbe più salutare per tutti non chiederselo e non saperlo! La possibilità, non più remota, che dopo l’implosione del Liberismo si instauri un Regime Etico Assolutista di salvezza globale, è più che plausibile; inevitabile conseguenza di quel processo  morboso di degrado e di distruzione, architettato dalla Bestia Liberista Relativista, – un atto dovuto e conseguente, effetto straordinario volto a tutelare la mera sopravvivenza dell’umanità e a scongiurare gli attacchi mortali perpetrati contro l’ecosistema globale e l’ambiente, in questo ultimo secolo. Una Dittatura Etica, applicata ai comportamenti umani, indotta dalle circostanze; irrinunciabile, ineludibile e necessaria, che escluda dalla nostra vita e quotidianità, tutto ciò che contenga controindicazioni, interazioni, effetti collaterali; tutto ciò che porti alla dipendenza, all’assuefazione, o agisca in un modo o nell’altro sulle debolezze e i lati peggiori degli individui, al solo scopo di trarne profitto, privilegi e potere.
Pensare che oggi sia il singolo individuo a recuperare quell’impianto etico di base che un tempo regolava, monitorava e armonizzava i comportamenti umani evitandone le degenerazioni, è una grossolana ingenuità. Un’operazione impraticabile che presume ancora l’esistenza di un impianto etico momentaneamente accantonato, ma in grado di essere riesumato a nuova vita, qualora, le straordinarie circostanze e le contingenze del momento lo richiedessero. Per questo motivo ho sempre auspicato un ritorno alla Madre Terra, come la sola via di uscita da una condizione talmente innaturale, che sconfina bene al di la dei limiti della comprensione umana.
Si afferma che lo Stato Liberale si fonda sulla supremazia del diritto e della libertà dell’uomo, attraverso l’equilibrio così raggiunto dei diritti, per porre i cittadini nella condizione di educare se stessi. Niente di più vergognosamente falso e depistante! Lo Stato Liberale, all’opposto, è teso ad uniformare le coscienze, ritenendo il libero arbitrio, un vero e proprio impedimento al suo piano di omologazione degli individui che nella pratica coerenza dei valori, principi e doveri, tendono a vanificare il commercio dei beni effimeri e illeciti. Il senso di colpa, che un tempo interveniva sulle scelte e i comportamenti, limitandone gli eccessi, è stato miseramente scalzato e surrogato dal “tutto è relativo” come nuovo slogan del Sistema Potere, assurto oggi a dogma assoluto e irrinunciabile delle società consumiste, masochiste occidentali.
Secondo Thomas Hobbes, non c’è ragione plausibile per cui un uomo, anche se più saggio, debba comandare, e un altro debba obbedire, poiché questa presunzione di un’originaria ineguaglianza, se istituita a priori come teoria antropologica di fondo, consentirebbe agli uomini di costruirsi rapporti di gerarchia sociale ingiusta, ed immediatamente smentita dai fatti. Gli uomini – continua – troveranno regole comuni, sacrificheranno parte della loro libertà in cambio della tutela e del rispetto delle regole stabilite, stilate nero su bianco su un contratto sottoscritto, e faranno riferimento ad un unico grande rappresentante istituzionale, il Leviatano, che rappresenta per Hobbes la forza gigantesca di tutti coloro che hanno sottoscritto il contratto e che formano lo Stato, l’unità corporale di questo. Per questo Hobbes è anche considerato il principale teorico dello Stato Assoluto – Assolutismo. Lo stato nasce da un compromesso in cui ognuno accetta di limitare la sua libertà fin dove non sconfina nella sfera altrui, per potere esercitare delle altre libertà che senza lo stato resterebbero di diritto ma non di fatto, soltanto sulla carta del contratto sociale
Hegel riteneva la politica superiore alla morale individuale, poiché lo Stato era da lui considerato l’unica realtà etica nella cui eticità si attuava la libertà del cittadino. “Stato Etico” non significa Stato che riconosce una morale naturale e oggettiva, bensì Stato che crea la morale; “etico”, in quanto pone se stesso come fonte dell’etica; “etico” in quanto incapace di lasciarsi giudicare e quindi ammettere un giudizio al di fuori di sé. C’è un secondo punto da tener presente. Spesso si crede che uno Stato che si ponga in maniera neutra rispetto alle varie visioni della vita, sarebbe l’antidoto a qualsiasi deriva di “Stato etico”. Niente affatto: come dimostra la dominante dittatura del relativismo, il rifiutare qualsiasi giudizio, già è prediligere una ben precisa visione della vita, ovvero quella di non avere alcun giudizio.
Pertanto, lo Stato Liberale è maschera del nazi/fascismo. Ancora peggiore, perché commercializza licenza per diritto, e accredita la menzogna a regola relazionale, ritenendole e sdoganandole come sinonimi di libertà!! La sua fase successiva, inevitabile, sarà dunque lo Stato Etico Assoluto, o più esattamente, un Regime Etico.
E da qui non si scappa!


GJTirelli

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