lunedì 31 marzo 2014

UNA FOLLA DI SCHIAVI AL SERVIZIO DEL SISTEMA


UNA FOLLA DI SCHIAVI AL SERVIZIO DEL SISTEMA

Si sente spesso dire (a sproposito) che “i giovani hanno tutto”, adottando come parametro di riferimento, tutta quella lunga lista di ludica e invalidante tecnologia (immenso Luna Park dell’orrore), che sommerge e soffoca la loro quotidianità, uniformandoli e omologandoli alle perverse logiche e agli interessi del Sistema Bestia. Un sinistro meccanismo di manipolazione delle coscienze che ha alterato la loro capacità di giudizio e di critica - dove l’oggettività si fa relativismo – la libertà licenza, e la verità mistificazione.  
Un paradosso a tal punto macroscopico, che non tiene in nessun conto quelle che sono le  esigenze primarie e ineludibili dell’essere umano, né tantomeno, quei confini etici oltre i quali ogni autentico bisogno trasfigura poi in dipendenza, debolezza e disagio esistenziale.
“I giovani hanno tutto”, è un vergognoso quanto ipocrita luogo comune - un ignobile trucco confezionato ad arte per colpevolizzarli, allo scopo che, gli stessi, si ritengano personalmente responsabili della loro condizione sociale, materiale e culturale, e quindi, la causa originaria e prima della loro incapacità di integrarsi, di evolvere e, in fine, di essere felici.  
I giovani, in verità, non hanno proprio nulla, depredati e defraudati del presente e del futuro, e nell’impossibilità di attingere alle esperienze del passato - indottrinati al totale permissivismo, spacciandolo per
benessere, progresso e civiltà. “Addomesticarli, inquadrarli, annichilire ogni loro personalità, così da renderli inoffensivi e ubbidienti, castrando ogni impulso rivoluzionario, immaginazione, sussulto e personalismo”.
Che futuro avranno mai questi ragazzi, quando oggi il Sistema Bestia li ha derubati dalla capacità di volare da soli e liberi, incatenandoli all’illusione di una libertà dalle ali spezzate? Meglio sarebbe stato per loro zappare un campo, coltivare patate – raccogliere i frutti della fatica, dando alla propria esistenza, un senso, una dignità, autonomia e una vera libertà.
Oggi non sono che una folla di schiavi al servizio di un Sistema che li ha indotti inverosimilmente a ritenersi liberi. Individui lontani da ogni vera gioia, emozione e passione - mutilati nel corpo e nello spirito – resi apatici e indolenti, privi di scale di valori, principi etici, punti di riferimento, morale e timor di Dio. Uomini a cui  stata sottratta la forza di volontà, la consapevolezza, il piacere della fisicità - morificato il lavoro della terra, l’amore ancestrale per la natura, il significato stesso della vita.
Tutti così bene  informati, ma ben lontani dal comprendere la verità profonda delle cose - scaraventati con violenza inaudita dentro un mondo di illusioni e di virtuali seduzioni, sull’onda della facile promessa della completa soddisfazione di ogni loro desiderio, mania e pulsione.  
A loro lasciamo mari senza pesci e cieli senza uccelli - fiumi in secca, falde contaminate, e milioni di ettari di territorio da bonificare. Un’eredità alla quale, ahimè, non potranno rinunciare! A loro lasciamo cibo morto, bevande gassate, merendine industriali, prodotti manipolati, montagne di spazzatura, rifiuti e scorie tossiche, ghiacciai marcescenti, scie chimiche, precarietà e disoccupazione, e una tale lista, di sostanze cancerogene, di patologie tumorali e neurologiche, da trasformare la loro vita nel più crudele degli inferni.
Se i giovani hanno tutto questo, sarebbe stato meglio per loro che non fossero mai nati.


GJTirelli

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