lunedì 19 maggio 2014

Libia sull'orlo della guerra civile: attaccato il parlamento

Libia sull'orlo della guerra civile: attaccato il parlamento

La Farnesina ha fatto sapere che l'ambasciata italiana a Tripoli si è messa in contatto con i connazionali nella capitale libica per garantire ogni forma di assistenza
Redazione19 Maggio 2014
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Uomini armati hanno attaccato ieri il Parlamento a Tripoli e la scorsa notte una base aerea militare a Bengasi, dove venerdì scorso un ex generale ha lanciato un'offensiva contro gruppi islamici radicali, costata la vita ad almeno 79 persone.

Ieri, un colonnello, sostenendo di parlare a nome dell'esercito,ha dichiarato sospesa l'assemblea parlamentare. "Noi, membri dell'esercito e rivoluzionari, annunciamo la sospensione del Congresso generale nazionale", ha detto Mokhtar Fernana, leggendo un comunicato ai microfoni di due emittenti tv private. Il governo ha poi riferito di due morti e 55 feriti negli scontri seguiti all'attacco al parlamento nella zona sud di Tripoli.

Il presidente del Congresso generale nazionale, Nuri Abu Sahmein, non ha escluso che l'attacco al Parlamento sia stato commissionato dall'ex generale Khalifa Haftar, protagonista dell'offensiva a Bengasi, tuttavia il Governo ha affermato in una nota che non c'è "alcun collegamento reale" tra i fatti di Tripoli e quelli della seconda città del paese, dove la scorsa notte la base aerea di Benina è stata colpita da razzi.
Il comandante della base, colonnello Saad Al-Werfalli, ha accusato i gruppi islamici radicali. L'attacco è stato messo a segno dopo i raid aerei lanciati venerdì scorso contro postazioni dei miliziani jihadisti, nell'ambito dell'offensiva lanciata da Haftar, che ha causato almeno 79 morti e 141 feriti. L'iniziativa dell'ex generale, che ha promesso di scacciare tutti i "terroristi" da Bengasi, è stata bollata dalle autorità libiche come un tentativo di colpo di Stato, tanto da dichiarare una no fly zone sulla seconda città del paese.

A fronte di tale situazione nel paese, ieri la Farnesina ha fatto sapere che l'ambasciata italiana a Tripoli si è messa in contatto con i connazionali nella capitale libica per garantire ogni forma di assistenza.

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