COSA DIRO’ AI MIEI FIGLI DELLA DEMOCRAZIA?
Se ogni tanto, le patrie galere fossero
onorate della presenza di alcuni degli illustri farabutti che popolano l’oscura
borghesia industriale italiana e il parlamento, il nostro paese potrebbe
guardare al futuro con più ottimismo.
Diversamente, le nostre carceri traboccano
di una moltitudine di sfigati e ladri di polli che, tutti insieme, non
rappresentano che l’uno per cento, di tutti ì reali crimini commessi nel nostro
paese da coloro (ì veri autori) che, per un’impunità di casta, se ne stanno
fuori, comodamente sdraiati in lussuosi salotti griffati, o intenti a
soddisfare ì loro porci vizi, da invitati speciali, in qualche lussuoso
bordello privato, con vista mare.
Questa nuova razza di canaglie con la
licenza di uccidere, sono i responsabili delle stragi sul lavoro, del degrado
ambientale, del traffico di rifiuti tossici e pericolosi dispersi sul
territorio nazionale e delle loro conseguenze – dei prodotti alimentari
contraffatti, manipolati, ogm, che arrivano nelle nostre case - della
pubblicità ingannevole - del cemento depotenziato - dell’inquinamento
irreversibile di fiumi, mari e falde acquifere - di una montagna così alta di
spazzatura e merda sintetica da sommergere l’Italia intera. Sono I
professionisti della più spietata e potente organizzazione a delinquere, tale
da fare impallidire mafia, ‘ndrangheta e camorra, unite. Sono i servi del Dio
denaro e del potere che, nella distruzione dell’etica e della morale,
realizzano il loro progetto diabolico di onnipotenza e immortalità.
Cosa dirò ai miei figli, della democrazia?
GJTirelli
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