E’ TEMPO DI FARE CIRCOLARE L’ARIA!
Credete davvero che gli italiani votino per
questo o quel partito sulla base di un programma politico che hanno consultato,
visionato e condiviso? Pensarlo è comico! Sarebbe già gran cosa se sapessero
leggere e comprendere il significato delle parole! In realtà gli italiani sono
un popolo di analfabeti, di ottusi che distribuiscono il loro consenso a colpi
di pancia, di tette, di culo, e sulle sollecitazioni della sola cosa in grado
di attivare per brevi momenti, i pochi e residui neuroni del loro cervello
bacato: l’uccello.
Così, sostengono e votano personaggi
“equivoci”, delinquenti, puttanieri e baldracche, condividendone i costumi e
gli scopi, e ai quali affidare le loro sporche ragioni e supposti interessi
particolari.
Gli uomini politici, dal canto loro,
proprio in virtù della carica che rivestono, e dopo avere giurato sulla
costituzione la loro totale fedeltà allo stato, sono tenuti (vincolati) ad
avere comportamenti etici e deontologici integerrimi e irreprensibili. Le loro
colpe, abusi e soprusi, sono dunque mille e mille volte più gravi di quelle di
un qualsiasi comune cittadino, e la loro pena deve essere esemplare, senza
sconti di sorta o filtrata da leggi “ad personam” che ne destituiscano
l’uguaglianza difronte alla legge. In questo caso, decade il concetto di
democrazia, che a sua volta trasfigura in regime autarchico. Se un morto di
fame va in galera per avere rubato una bistecca in supermercato, un “Galan”,
che si fotte un milione di euro l’anno di soldi pubblici, dovrebbe (facendo le
debite proporzioni) essere decapitato seduta stante.
Questa classe politica escrementizia, ci ha
sempre considerato e trattato alla stregua di bestie ammaestrate che
ubbidiscono ad ogni ordine e subdolo desiderio del padrone, per evitare una
punizione più gravosa e umiliante. Questo succede perché siamo divisi, l’uno
contro l’altro, in questa guerra fra poveri stupidi, contro altri stupidi che
vorrebbero arricchirsi. Ma adesso ci siamo rotti il cazzo! Questa marmaglia che
ha derubato del futuro i nostri figli e contaminato la loro aria e acqua, se ne
deve andare a casa, o meglio in galera, e ancora meglio, deportata in campi di
lavoro forzato, affinché conoscano il significato di sacrificio, di dignità, e
prendano coscienza della realtà.
E’ tempo di spalancare le finestre a un
nuovo giorno e fare circolare l’aria, per cominciare a respirare le ragioni di
un’esistenza più salubre, sotto ogni aspetto, dove ogni soggetto della comunità
abbia pari diritto e tutela, e possa sperare in quella giusta dose di felicità
e di sicurezza materiale per potere guardare al futuro con serenità e fiducia.
GJTirelli
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