LA FINE DI QUESTO MONDO – PROSSIMA E
INELUTTABILE
Ma crediamo davvero, che dopo avere
contaminato le acque e l’aria, avvelenato la terra di scorie e rifiuti tossici,
disintegrato e incenerito migliaia di milioni di ettari di foresta e costrette
all’estinzione infinite specie animali e vegetali, tutto si possa riassorbire,
possa rientrare e ricomporre, senza che l’uomo di questo secolo dissennato,
paghi il prezzo della sua perversione e degenerazione?
Crediamo davvero, che dopo avere
investigato, violato e profanato i misteri della vita, facendo carta straccia
di ogni principio etico e valore morale, trasformando il tutto in merce
insanguinata da consumare e dalla quale trarne mero profitto, tutto si possa
riassorbire, possa rientrare e ricomporre, senza che l’uomo di questo secolo
dissennato, paghi il prezzo delle sue aberrazioni.
Crediamo davvero che l’incommensurabile
dolore prodotto dalle crudeltà inferte a centinaia di milioni di bambini nel
mondo e alle loro madri, bambini senza pane e senza acqua e di altri affetti
dalle più diverse patologie da denutrizione e di natura igienico/sanitarie:
bambini sfruttati, abusati, espiantati dai loro organi, ridotti in schiavitù,
indotti alla prostituzione, bambini soldato scaraventati a combattere guerre
fratricide, crediamo davvero che tutto questo si possa dissolvere come fumo nel
vento, senza che l’uomo di quest’epoca bastarda paghi il prezzo delle sue
inenarrabili atrocità?
E cosa dire dei trentamila bambini che
muoiono ogni tre secondi per malnutrizione, e altrettanti per mancanza d’acqua
potabile? Di quelli dilaniati dalle bombe intelligenti, quelli affetti
dall’Aids e dalla Lebbra, dei piccoli migranti finiti in fondo al mare, dei
neonati affetti da patologie tumorali indotte dall’amianto, diossina e metalli
pesanti, e di una moltitudine di adolescenti devastati dalle droghe,
dall’alcol, dagli psicofarmaci e da un’infinita lista di malattie neurologiche
- bambini anoressici, bulimici, celiaci, vittime di messaggi mediatici
deliranti ed altri ancora, asserviti alle ingannevoli seduzioni e lusinghe di
un benessere inanimato? Crediamo davvero che tutto si possa riassorbire, possa
rientrare e ricomporre, senza che l’uomo di questo secolo dissennato, paghi con
la vita, il prezzo delle sue immonde turpitudini?
Lo dovremmo chiedere a loro: a quel
miliardo e cinquecento milioni di denutriti. Lo dovremmo chiedere all’acqua,
all’aria, agli alberi e agli uccelli – al silenzio, alla compassione, alla
felicità e alla bellezza - lo dovremmo chiedere alla speranza e alla
solidarietà, al profumo dei fiori e alle profondità del mare. Dovremmo
chiederlo a tutti i civili iracheni, libici, afgani e siriani e di tutte le
guerre moderne, dilaniati dalle bombe intelligenti, dall’uranio impoverito, dal
fosforo e armi batteriologiche. Dovremmo chiederlo a tutte quelle persone
sacrificate sull’altare del “progresso”, devastate dall’amianto, dalla
diossina, dai pesticidi, diserbanti, metalli pesanti, pcb e affini, e da un
inquinamento endemico, che miete sistematicamente sempre più nuove vittime.
Dovremmo chiederlo agli ebrei arsi dentro i forni crematori nazisti, alle
vittime di Chernobyl, ai giapponesi di Hiroschima e Nagasaki, e a tutte le
vittime dell’industria bellica, dell’industria chimica, dell’industria della
menzogna. Crediamo dunque davvero, che tutto si possa riassorbire, possa
rientrare e ricomporre, senza che l’uomo di questo secolo maligno, paghi con la
vita, il prezzo della sua disobbedienza?
Siamo già nel centro di un’apocalisse
che, a breve, si mostrerà in tutta la sua straordinaria potenza distruttiva.
A
nostri bambini lasciamo un mondo senza vita, una realtà senza sogni, una
libertà senza regole - e bugie, bugie, sempre e solo bugie!
E noi, cosa mostreremo a Dio, quando quel
giorno dovrà giudicare le nostre azioni? Gli parleremo forse della crescita e
dello sviluppo, del progresso e dell’innovazione, della ricerca e della
tecnologica? Quando invece, Lui, vorrà guardare le nostre mani per contemplare
i calli della nostra fatica!!
Proprio in ragione di tutto ciò, posso
affermare, con la certezza e il disincanto di chi ancora sa interpretare i
segnali del cielo, ascoltare il tormento straziante degli spiriti della terra e
le loro promesse di vendetta, che la fine di questo mondo, è prossima e
ineluttabile.
GJ Tirelli
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