martedì 22 luglio 2014

Diretta GAZA. Oltre 600 vittime in due settimane, bombe su moschee e abitazioni

Bombardamenti per tutta la notte, continua a salire il bilancio dei morti mentre c’è chi parla di cessate il fuoco umanitario. Giovane ucciso a Gerusalemme Est durante scontri con le forze militari israeliane.

(Foto: AP)
(Foto: AP)

AGGIORNAMENTI:
ore, 13.15 – MIGLIAIA IN FUGA DA SHEIKH ZAYED E TEL AL ZAATARNel giro di poche ore, i centri abitati di Sheikh Zayed e Tel Zaatar a nord di Gaza si sono svuotati sotto la furia dei bombardamenti israeliani mentre i combattimenti tra truppe israeliane e combattenti palestinesi si avvicinano al campo profughi di Jabalya (70 mila abitanti). La gente sta fuggendo nel panico, dirigendosi verso le scuole dell’Unrwa, l’agenzia dell’Onu che assiste i profughi palestinesi. Fonti giornalistiche locali stimano che a Gaza gli sfollati siano 135 mila, 90 mila dei quali ospiti dell’Unrwa. Una richiesta di aiuto viene lanciata in queste ore dall’Unrwa. L’agenzia comunica di non poter piu’ sfamare le decine di migliaia di palestinesi che in questi giorni ha accolto nelle proprie strutture nella Striscia. Sono necessari aiuti immediati per 60 milioni di dollari.
Ore 13.05 – Sono oltre 600 le vittime dell’offensiva israeliana contro Gaza, arrivata al 15esimo giorno. Il portavoce del ministero della Sanità, Ashraf al-Qidra, ha reso noto che il bilancio è salito a 604 morti, dopo che i soccorritori hanno estratto i corpi di altre vittime dalle macerie di un’altra casa distrutta dai raid israeliani. L’ultima vittima ha quattro anni, si chiama Muna Rami al-Kharawt, ed è deceduta nel Nord di Gaza.
Intanto, il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, sarà di nuovo in Israele per sostenere un cessate-il-fuoco. Domani incontrerà il presidente palestinese Mahmoud Abbas a Ramallah e poi parteciperà a una riunione con funzionari israeliani.
ore 12.20 – EGITTO PROPONE RIPRESA DEI NEGOZIATI TRA ISRAELE E ANP
Oggi il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shukri, in un incontro con il segretario di Stato Kerry al Cairo ha proposto la ripresa del processo di pace tra Israele e Autorità Palestinese come parte dei negoziati per il cessate il fuoco a Gaza
ore 12.00 – SCONTRI A NAZARETH DURANTE MANIFESTAZIONE PER GAZA. SEDICI ARRESTI
Ieri sera a Nazareth, città palestinese oggi in territorio israeliano, circa 3mila persone sono scese in piazza per manifestare in solidarietà con il popolo di Gaza. Tanti i cartelli con su scritto “Israele sta commettendo un genocidio”. La polizia israeliana è intervenuta con cannoni ad acqua e granate stordenti per disperdere circa 200 palestinesi che si sono scontrati con i poliziotti. Sedici gli arrestati.
ore 11.30 – DAGLI USA 47 MILIONI DI DOLLARI PER GAZA
Gli Stati Uniti hanno annunciato l’invio di 47 milioni di dollari in aiuti umanitari per la Striscia di Gaza. Lo ha annunciato dal Cairo il segretario di Stato John Kerry: “Washington è molto preoccupata dalle conseguenze degli sforzi legittimi e appropriati di Israele di autodifendersi. Nessun paese può restare fermo mentre viene attaccato da missili, ma come in ogni conflitto c’è preoccupazione per i civili, le donne e i bambini”. Denaro per la Striscia, ma ben poche pressioni su Israele perché fermi il massacro in corso.
ore 11.15 – CISGIORDANIA, 16 PALESTINESI ARRESTATI IERI NOTTE
Nella notte ieri l’esercito israeliano ha arrestato 16 palestinesi: nel villaggio di Bani Naim, a Est di Hebron, raid nella casa di Husam al-Qawasmeh (detenuto da giugno), arrestati il padre, la moglie e il figlio. Secondo l’esercito si tratta di affiliati ad Hamas.
ore 11.00 – COLPITA SCUOLA DELL’UNRWA
Colpita la scuola dell’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, nel quartiere di Maghazi, duramente colpito dai bombardamenti israeliani degli ultimi due giorni. Un razzo lanciato da Gaza è caduto nel cortile di una casa di Tel Aviv.
ore 10.40 – AL JAZEERA: “BOMBARDATI I NOSTRI UFFICI A GAZA”
Dopo le minacce di ieri del ministro degli Esteri Lieberman (“Lavoreremo per impedire ad Al Jazeera di operare in Israele”), la tv del Qatar ha detto oggi che i suoi uffici a Gaza sono stati colpiti dalle bombe israeliane.
ore 10.00 – ISRAELE: “RIGETTATA LA PROPOSTA DI TREGUA DELL’ONU”
Funzionari israeliani hanno detto che il coordinatore delle Attività Governative nei Territori, Yoav Mordechai, ha ufficialmente annunciato all’inviato Onu Robert Serry che Israele ha rigettato la proposta di cessate il fuoco umanitario.
ore 9.45 – SCOMPARSO UN SOLDATO ISRAELIANO. PER ISRAELE E’ MORTO, PER HAMAS E’ STATO CATTURATO
All’esercito israeliano manca all’appello un soldato, riporta Channel 10. Secondo fonti militari sarebbe morto insieme ad altri sei militari in un attacco ad un veicolo domenica scorsa, ma il suo corpo non è tra quelli ritrovati e identificati. Lo stesso giorno Hamas aveva rivendicato la cattura di un soldato di cui aveva reso noto il numero di identificazione. Secondo il portavoce di Hamas, Abu Ubaida, le Brigate al Qassam hanno fatto prigioniero un soldato israeliano dopo scontri al confine di Gaza domenica.
ore 9.40 – HAMAS: “NESSUNA TREGUA DI LUNGA DURATA”
Uno dei leader di Hamas, Mohammed Nazzal, ha detto oggi che un accordo di cessate il fuoco non è stato ancora raggiunto: “Ci accorderemo su cessate il fuoco umanitari limitati, ma non ancora su una tregua di lungo termine”.
ore 9.15 – ALMENO 25 STRUTTURE SANITARIE E AMBULANZE TARGET DEI RAID ISRAELIANI
Secondo funzionari del Ministero della Salute di Gaza, l’esercito israeliano ha bombardato in 15 giorni di offensiva oltre 25 strutture sanitarie e ambulanze: “Colpire strutture mediche è un crimine condannato a livello internazionale, una linea rossa che non dovrebbe essere mai passata”. Ieri quattro palestinesi hanno perso la vita nel bombardamento dell’ospedale Al Aqsa Martyrs di Deir al-Balah, numerose ambulanze sono state target dei missili e in molti casi è stato impedito ai medici di raggiungere feriti in aree colpite.
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