L’ARTE DELLA MENZOGNA CONDIVISA
Questa classe politica ha adottato la
menzogna a regola relazionale. Molti dei politici la usano con una tale
spudoratezza, convinzione e trasporto da fare impallidire il Diavolo in
persona, con l’intento di negare l’evidenza dei loro crimini difronte a fatti
acclarati e lapalissiani. L’introiezione proiettiva di questi soggetti li porta
ad attribuire agli altri tutti i loro illeciti e difetti, a cominciare appunto
dalla menzogna. Attraverso la menzogna compulsiva (una forma di autodifesa) il
bugiardo al potere intende costruirsi un ruolo che diversamente gli sarebbe
negato nella società.
L’arte della menzogna generalizzata e
condivisa, si è affinata in questi ultimi decenni, cavallo di battaglia del
Sistema Potere che ne ha fatta la punta di diamante del suo piano di
manipolazione delle coscienze, per commerciare al meglio tutta quella montagna
di beni inutili, effimeri e dannosi che produce senza sosta riversandone poi
sull’ambiente lo sterco tossico della loro lavorazione.
Oggi, la bugia, trionfa nelle società moderne
e democratiche, come una nuova e rivoluzionaria e comportamentale. Menzogna e
relativismo camminano a braccetto, lungo il viale della fine, e niente e
nessuno potrà contrastare l’inevitabile. La pubblicità mente in maniera
sfacciata, e più mente, più vende. Allo stesso modo, la politica, così distante
dalla realtà sociale, promette tutto ciò che non potrà mai e non vorrà mai
mantenere. La menzogna paga, e tutti mentono in barba al buon senso, ad ogni
principio etico e valore morale. “ Affinare la menzogna affinché sembri una
verità “ La scienza mente, la Chiesa mente, il Capo del Governo mente, la
scienza mente, ì giornali mentono, e i padri mentono ai figli che, in seguito,
predicheranno ai loro la menzogna ereditata. Tutti mentono a tutti, in una
sorta di girone infernale e di torre di Babele, dove la verità, la somma
eresia, è evitata come un virus mortale. L’inquinamento dell’acqua, dell’aria,
dell’ecosistema tutto, non sono che alcune delle infinite conseguenze prodotte
dalla menzogna globale.
Nella società liberista consumista, ci sono
sempre più individui che pur di scansare ogni fatica fisica, morale e
psicologica, si adattano al peggio, tradendo così ogni vero sentimento umano,
di amore, di valori e di bellezza. In questo modo, imparano a mentire e a
fingere (sia con gli altri che a se stessi) in una sorta di commedia
dell’assurdo che si propone di contrastare e placare un pungente disagio
psichico somatizzante, prodotto da una paura esistenziale paranoide e
dall’intima vergogna, relativa a un’auto stima ai minimi termini - fino a
confondere, in seguito, la realtà con la commedia.
GJTirelli
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