venerdì 25 luglio 2014

L’ARTE DELLA MENZOGNA CONDIVISA....GJTirelli


L’ARTE DELLA MENZOGNA CONDIVISA
Questa classe politica ha adottato la menzogna a regola relazionale. Molti dei politici la usano con una tale spudoratezza, convinzione e trasporto da fare impallidire il Diavolo in persona, con l’intento di negare l’evidenza dei loro crimini difronte a fatti acclarati e lapalissiani. L’introiezione proiettiva di questi soggetti li porta ad attribuire agli altri tutti i loro illeciti e difetti, a cominciare appunto dalla menzogna. Attraverso la menzogna compulsiva (una forma di autodifesa) il bugiardo al potere intende costruirsi un ruolo che diversamente gli sarebbe negato nella società.
L’arte della menzogna generalizzata e condivisa, si è affinata in questi ultimi decenni, cavallo di battaglia del Sistema Potere che ne ha fatta la punta di diamante del suo piano di manipolazione delle coscienze, per commerciare al meglio tutta quella montagna di beni inutili, effimeri e dannosi che produce senza sosta riversandone poi sull’ambiente lo sterco tossico della loro lavorazione.
Oggi, la bugia, trionfa nelle società moderne e democratiche, come una nuova e rivoluzionaria e comportamentale. Menzogna e relativismo camminano a braccetto, lungo il viale della fine, e niente e nessuno potrà contrastare l’inevitabile. La pubblicità mente in maniera sfacciata, e più mente, più vende. Allo stesso modo, la politica, così distante dalla realtà sociale, promette tutto ciò che non potrà mai e non vorrà mai mantenere. La menzogna paga, e tutti mentono in barba al buon senso, ad ogni principio etico e valore morale. “ Affinare la menzogna affinché sembri una verità “ La scienza mente, la Chiesa mente, il Capo del Governo mente, la scienza mente, ì giornali mentono, e i padri mentono ai figli che, in seguito, predicheranno ai loro la menzogna ereditata. Tutti mentono a tutti, in una sorta di girone infernale e di torre di Babele, dove la verità, la somma eresia, è evitata come un virus mortale. L’inquinamento dell’acqua, dell’aria, dell’ecosistema tutto, non sono che alcune delle infinite conseguenze prodotte dalla menzogna globale.
Nella società liberista consumista, ci sono sempre più individui che pur di scansare ogni fatica fisica, morale e psicologica, si adattano al peggio, tradendo così ogni vero sentimento umano, di amore, di valori e di bellezza. In questo modo, imparano a mentire e a fingere (sia con gli altri che a se stessi) in una sorta di commedia dell’assurdo che si propone di contrastare e placare un pungente disagio psichico somatizzante, prodotto da una paura esistenziale paranoide e dall’intima vergogna, relativa a un’auto stima ai minimi termini - fino a confondere, in seguito, la realtà con la commedia.


GJTirelli

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