martedì 23 settembre 2014

INNO ALLA GERMANIA emailFacebookGoogle BookmarksLinkedInPDFPrintTwitterWikioYahoo! BuzzScritto il 23 settembre 2014 alle 07:23 da icebergfinanza

INNO ALLA GERMANIA

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In un Paese massacrato dall’avidità e da un’inesorabile declino antropologico, non passa giorno nel quale qualche illuminato dell’ultima ora non ci proponga il modello tedesco come unica soluzione ai nostri problemi.
I tedeschi sono così intenti ad osservare che gli altri facciano i compitini a casa, che seguano le loro raccomandazioni sul rigore che non si stanno accorgendo del loro lento ed inesorabile declino.
Dalle elezioni del 2013, il governo di Grosse Koalition non fa in pratica politica economica. Avrebbe bisogno di serie riforme, come ammette Schäuble, invece ha rovesciato alcune di quelle che hanno aiutato la sua crescita negli anni della crisi (età pensionabile e salario minimo). Dovrebbe tagliare le tasse, palesemente troppo alte, ma non ci pensa proprio. Frau Merkel sembra bloccata, sorpresa dalla nascita di un partito alla sua destra, Alternative für Deutschland, proprio mentre guida un governo con i socialdemocratici.
Il risultato è che l’assalto alla sua ortodossia in economia ora arriva anche dall’interno e trova sponda nel governo stesso. Un autorevole economista, Marzel Fratzscher, capo del centro di analisi Diw, ha appena pubblicato un libro che sta già facendo discutere, Die Deutschland-Illusion (l’Illusione Germania), nel quale sostiene che il Paese investe poco, vive delle «sue riserve» ed è su un sentiero declinante. Il fatto è che questo libro è pubblicamente apprezzato dal vice-cancelliere, il socialdemocratico Sigmar Gabriel. Detto in altri termini: il ministro Schäuble rifiuta in «filosofia» le critiche americane di Lew, il ministro Gabriel le sottoscrive, sempre in punto di «filosofia». Affondo americano, critiche interne: ora anche Merkel è sotto accusa
E invece loro che fanno, continuano a dettare le condizioni agli altri, si sentono al sicuro perchè un gregge di pecore in tutto il mondo sottoscrive ad occhi chiusi le loro obbligazioni a due anni paga solo per farsi tenere al sicuro un mucchio di carta straccia.
Non passa giorno che i professori tedeschi non salgano i cattedra a dare lezioni al mondo intero soprattutto sulla corruzione altrui quando in realtà sono loro l’essenza stessa della corruzione ma non sono tutti uguali in Germania c’è anche chi se ne rende conto.
Riforme impressionanti ovunque in Europa secondo la Merkel, le riforme degli altri purchè contribuiscano ad indebolire socialmente ed economicamente gli altri Paesi, distruggendo domanda interna e svalutando i salari, creando le condizioni per scendere in Italia e depredare tecnologia, qualità e capitale umano Il mercato del lavoro tedesco fa shopping in Puglia
Lo so, lo so loro sono bravi, sono furbi, noi abbiamo la politica che ci meritiamo.
L’Europa rischia se la Francia e l’Italia non fanno le riforme dice il fantasma di Weidmann si può crescere solo di riforme fa eco la Merkel i soldi non servono…
La Francia si è impegnata a varare un programma di riforme «impressionante». A riconoscerlo, nel corso della conferenza stampa congiunta tenuta al termine del loro incontro a Berlino con il premier francese Manuel Valls, è stata la cancelliera tedesca Angela Merkel. «Noi faremo le nostre riforme, ma abbiamo bisogno di più fiducia da parte della Germania» ha assicurato il premier francese Manuel Valls.(…) Merkel ha poi avvisato: «Ci sono diverse possibilità di generare crescita anche senza soldi aggiuntivi».(LaStampa) 
Se qualcuno non crede al lento ed inesorabile declino tedesco, testimoniato dagli ultimi dati macroeconomici, ci pensa il der Spiegel “Il Paese in Rovina. Come sprechiamo ricchezza e futuro” che la nostra Carmen puntualmente riporta nel suo blog…
A dispetto della sua luccicante facciata, l’economia tedesca si sta sbriciolando al proprio interno. Così, quantomeno, la pensa Marcel Fratzscher. Con le infrastrutture del paese che diventano obsolete e le aziende che preferiscono investire all’estero, il consulente del governo sostiene che la prosperità della Germania sta vacillando.
Quando Fratzscher, capo del German Institute for Economic Research, tiene una conferenza, gli piace porre una domanda al pubblico: “Di che paese stiamo parlando?” Dopodiché  inizia a descrivere un paese che ha avuto meno crescita rispetto alla media dei paesi dell’eurozona fin dall’inizio del nuovo millennio, dove la produttività è cresciuta solo di poco, e dove due lavoratori su tre guadagnano oggi meno di quanto guadagnavano nel 2000.
Il resto dell’articolo lo trovate su …

Der Spiegel: La Germania, un Paese in Lenta Rovina (prima parte)

Quindi mal comune mezzo gaudio! Nulla di tutto questo, un pò di maggiore consapevolezza non guasta, insieme ad un minimo di orgoglio, perchè come si canta senza sapere quel che si dice… Noi siamo da secoli Calpesti, derisi, Perché non siam popolo, Perché siam divisi.
La lenta ed inesorabile azione della shock economy è chiara, il modello di sanità americana è dietro l’angolo …

Spagna, tagli alla sanità:
gli ospedali privati superano i pubblici

Sorpasso storico in Spagna:più ospedali privati che pubblici Secondo un rapporto dell’Ocse la spesa sanitaria è stata tagliata di 12 miliardi con l’esecutivo di Mariano Rajoy. Le conseguenze: giù i posti letto, i tempi di ricovero e boom di privatizzazione.

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