SIAMO IN UN MARE DI MERDA
Sono stanco di vivere con dei morti, stanco
della loro fasulla indignazione, delle loro parole prese in prestito, trafugate
e spacciate come verità assoluta sull’onda dell’ultima notizia e scoop di
giornata.
Ne ho piene le palle delle manifestazioni
di piazza, di comitati, associazioni e contraddittori politici – di
telegiornali, di spread, di PIL, di crescita e di sviluppo.
Siamo in un mare di merda così grande da
non scorgerne i confini. Una merda con la quale ci alimentiamo ogni santo
giorno senza batter ciglio, ma che partecipiamo a produrre come vermi
aggrovigliati l’un l’altro dentro questa fogna in cui è trasfigurata la nostra
vita moderna. Ci hanno scaraventato al centro di un inferno fatto di paure,
angosce e solitudine, mentre la nostra anima galleggia defunta sulla superfice
stagnante di un oceano di menzogne e di infamia.
Quali diritti, quali doveri, quale
informazione, quale conoscenza, se tutto questo non si è tradotto in fatti,
azione tangibile e in legittima rivoluzione! Ma cosa stiamo ancora aspettando
perché ci si risvegli da questo incubo, e porre fine a questo maleficio!
Non abbiamo una vita, non abbiamo una
privacy – ci hanno sottratto ogni motivo di felicità e di speranza e quel
giorno, quando i nostri figli avranno bisogno di aiuto, noi non ci saremo!
Sarebbe stato meglio per loro che non
fossero mai nati!
GJTirelli
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