UNA COCLUSIONE PLAUSIBILE
Che dopo la morte esista un premio e un
castigo (in che forma non è possibile saperlo), è una conclusione più che
plausibile – un atto dovuto alle logiche che regolano il Mistero infinito, e
che secondo “il principio di causa effetto”, ad ogni azione corrisponde un
reazione. E’ dunque un “ragionamento” non filosofico, non intellettuale, né
dogma religioso, ma evidenza e ovvietà raziocinante. Se i comportamenti buoni o
cattivi degli uomini su questa terra non ne contenessero intrinsecamente un
dono e una pena, ci sarebbe negata la capacità di discernere la verità dalla
menzogna, la libertà dalla licenza e, più in generale, il bene dal male.
Il perdono, la terza via (effetto
riflesso/automatico della necessità di una profonda autocritica), si determina
in virtù di una illuminante presa di coscienza e di una consapevolezza attinta
dalle ragioni oggettive addentro al significato della vita stessa.
GJTirelli
Nessun commento:
Posta un commento