lunedì 13 ottobre 2014

Noam Chomsky: gli USA hanno creato l'Isis

Noam Chomsky: gli USA hanno creato l'Isis

Noam Chomsky: gli USA  hanno creato l'Isis
Il noto politologo linguista e filosofo americano, Noam Chomsky critica la politica statunitense in Medio Oriente e ritiene che le politiche interventiste del governo Usa in Iraq, siano la causa principale della comparsa del gruppo terroristico Isis,Daesh in arabo.
"L'emergere dell’Isis e la diffusione generale dell'estremismo è conseguenza di un martellamento del tutto naturale di Washington, che brandisce la sua mazza, sulla fragile società dell’Iraq", sostiene Chomsky  in un'intervista a 'Truthout'.
 Inoltre, egli ha anche accusato l’Arabia Saudita ed altri paesi alleati degli Stati Uniti nel Golfo Persico della diffusione dell’estremismo nella regione e del finanziamento delle organizzazioni terroristiche che operano in Medio Oriente.
Chomsky si è detto poi d'accordo con le recenti dichiarazioni dello scrittore ed ex della CIA Graham Fuller, che ha accusato gli Stati Uniti di essere uno dei "creatori chiave" del gruppo terroristico, come risultato della guerra condotta contro l'Iraq nel 2003.
 "La situazione è un disastro per gli Stati Uniti, ma è il prodotto naturale della loro invasione", ha detto Chomsky. "Una delle gravi conseguenze dell'aggressione degli Stati Uniti e del Regno Unito è stata di infiammare i conflitti settari che ora stanno facendo a brandelli l’Iraq, e che si sono diffusi in tutta la regione con conseguenze terribili", ha aggiunto.

In un’altra parte delle sue dichiarazioni il linguista americano riferendosi al cessate il fuoco accordato lo scorso agosto tra il regime di Israele ed il Movimento di Resistenza Islamica Palestina Hamas ha denunciato l’inadempimento del regime usurpatore, mentre la parte palestinese “lo compie.”
Partendo dal sostegno militare, economico, diplomatico e ideologico di Washington al regime di Tel Aviv, ha accusato le autorità israeliane di perseguire le loro politiche espansionistiche nei Territori Occupati, «lasciando i palestinesi in cantoni smembrati».

 Riferendosi alla recente aggressione israeliana contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza durante i quali oltre  2160 persone sono cadute in martirio, il politico americano ha criticato duramente Gli Usa per continuare a fornire  le armi a questo regime criminale.
«Ad un certo punto le armi israeliane sembravano di essere esauriti e in quel momento sono intervenuti gli Stati Uniti che hanno gentilmente  fornito a Israele le armi più avanzate, che gli hanno permesso di continuare la loro offensiva», ha sottolineato.
Nei 51 giorni di aggressioni israeliane contro la striscia di Gaza, iniziate all'inizio del  luglio scorso ha provocato la morte di almeno 2160 palestinesi tra cui molti donne e bambini ed oltre 11mila persone sono rimaste ferite  e le infrastrutture di base della Gaza sono risultate seriamente danneggiate.

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