giovedì 27 novembre 2014

gianni tirelli LA STORIA E’ FINITA


gianni tirelli

21:26 (53 minuti fa)

LA STORIA E’ FINITA
 Nello straordinario film “La storia infinita” del 1984, diretto da Wolfgang Petersen ispirato al romanzo omonimo di Michael Ende (un capolavoro sotto il profilo didattico, allegorico e metaforico), il regno di fantàsia sta per soccombere difronte all’avanzata dl “Nulla” che oramai è dappertutto. Il motivo, la causa che ha innescato un tale meccanismo, va addotta all’incapacità dell’uomo di quest’epoca dissennata, di sperare, di sognare, di immaginare una realtà diversa e contraria da quella che solitamente vive, e di credere in un’entità superiore, come irrinunciabile atto d’amore universale.
E’ la parabola discendente delle nostre moderne società occidentali, che stanno sprofondando dentro le sdabbie mobili di un materialismo relativista perverso e diabolico e per il quale hanno sacrificato ogni spiritualità, magia e visione trascendente. Una tale inedita circostanza ha dato origine a individui monchi, amputati di ogni loro motivo e scopo di esistenza; disabili a tutti gli effetti, riversi esclusivamente su miserabili opportunismi e tesi alla soddisfazione (in tempo reale) di bisogni effemeri, di dipendenze strutturali e debolezze patologiche – effetto ultimo di un materialismo cinico che interpreta la vita fine a se stessa, negando così ogni futuro premio e castigo - effetto conseguente dei nostri comportamenti e azioni, per dare libero sfogo ai nostri peggiori istinti, disancorati da ogni senso di colpa e timore di Dio; in breve, un’arsura nevrotica che si prefigge di placare i morsi di un disagio esistenziale insostenibile, attraverso il consumo sistematico e metodico di tutta quella infinita lista di falsi e letali bisogni indotti dalla Bestia Sistema.
Un piano di matrice satanica dunque, che intende spezzare la tensione salvifica presente nell’atto di fede, per la pulsione necrofila negazionista volta a distruggere e annientare qualsiasi riferimento che possa in qualche modo essere correlato e collegato all’esistenza di Dio.

L’immagine di Dio, come la speranza, oggi rischia di essere spazzata via da un ateismo dilagante (il Nulla) che si espande a macchia d’olio in tutto il mondo occidentale. Ergo, Dio esiste proporzionalmente alla nostra capacità di credere che esista (la fede). Del resto, anche il mondo in cui crediamo di vivere, la natura, il cielo e le stelle, sono la materializzazione di un atto di fede. Noi stessi, tutti noi lo siamo. Diversamente ci sarbbe negata la vita, in qualsiasi forma e dimensione, per essere relegati nell’oscurità del Nulla, dentro la profonda solitudine dell’Io incosciente.

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