venerdì 19 dicembre 2014

Giustiziato a quattordici anni, settant'anni dopo la verità: "George era innocente"

Giustiziato a quattordici anni, settant'anni dopo la verità: "George era innocente"

Un giudice della Carolina del sud ha deciso che George Stinney jr era innocente. Il ragazzino, quattordici anni, fu giustiziato nel 1944: è il più piccolo ad essere stato condannato a morte
Redazione 18 Dicembre 2014
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ROMA - Forse neanche oggi c'è un motivo per ridere. Forse, oggi, ce ne sono meno di sempre. Perché i familiari di George Stinney jr hanno scoperto che il ragazzino ha pagato con la morte, a soli quattordici anni, qualcosa che non ha fatto. Un tribunale lo ha detto loro adesso, settant'anni dopo: quando ormai è impossibile tornare indietro. George è passato alla storia come il più giovane condannato a morte degli Stati Uniti nel XX secolo. E' stato giustiziato nel marzo del 1944 perché accusato dell'omicidio di due ragazzine bianche ad Alcolu, Carolina del Sud. "Ricorderò per sempre quel giorno in cui hanno portato via mio fratello da casa - ha detto la sorella di George, Amie Ruffner, oggi settantotto anni - Non ho mai più visto mia madre ridere". 
E neanche mercoledì, giorno della sentenza che ha riabilitato per sempre suo figlio, la mamma di George ha riso. Anzi ha pianto. Lacrime di dolore, di impotenza: arrivate alla fine di una battaglia per la verità durata settant'anni. Fino a quando Carmen Mullen, una giudice della Corolina del Sud, ha stabilito che il bambino era innocente. "Lo Stato ha compiuto una grande ingiustizia verso George Stinney", le parole della togata. Il processo nei suoi confronti, che fu giustiziato a meno di due mesi dalla condanna e a sole dodici settimane dall'arresto, fu "ingiusto": non fu possibile - ha stabilito adesso la giudice - stabilire la sua colpevolezza o innocenza. 
Mary Emma Thames e Betty June Binnicker, sette e undici anni, furono uccise con una sbarra di ferro con cui furono violentemente colpite alla testa. I loro corpi furono ritrovati nella cittadina di Alcolu, Carolina del Sud, il 23 marzo del 1944. Stinney fu arrestato dopo che alcuni testimoni avevano riferito di averlo visto raccogliere fiori insieme alle due vittime. E fu processato. Un processo, ha stabilito la giudice che ha annullato la condanna, che violò i fondamentali diritti stabiliti dalla Costituzione. Fu sommario, frettoloso, condotto da una giuria composta di soli uomini e soli bianchi. Nell'aula di tribunale, il quattordicenne George era l'unico di colore. Alla fine confessò l'omicidio: una confessione - secondo la giudice Mullins - che fu estorta con la forza. Una confessione, lo dice la storia, che è costata la vita a George.

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