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17:48 (2 ore fa)
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DISOCCUPATI MA LAUREATI
Tutte quelle allucinazioni che persistono a definire conquiste (che siano sociali o tecnologiche), sponsorizzate nei decenni come traguardi fondamentali e scelte ineludibili, si sono rivelate oggi, alla luce dei risultati, delle autentiche bufale, ma non solo; hanno peggiorato la condizione umana, azzerando ogni barlume di autentica felicità. Questo mio, è un dato di fatto incontrovertibile (sicuramente impopolare) che misura la felicità usando come parametri assoluti, la qualità della vita e l’integrità dell’ambiente.
Alfabetizzazione e omologazione procedono allo stesso passo, e sono le due facce di una stessa medaglia. Spingono gli individui a uniformarsi alle tendenze dell’idea dominante liberista – un’opera di condizionamento e di plagio senza precedenti, che in pochi decenni ha scardinato ogni preesistente regola e personalismo, e indotto l’individuo a tradire la sua vera natura per sottomettersi all’egemonia dell’Industrialesimo idolatra e alle seducenti sirene del consumismo.
Quella che oggi impropriamente definiamo “cultura”, si è rivelata arido apprendimento, improduttivo e inconcludente. Mera informazione!
Quanti giovani, oggi, hanno buttato il loro prezioso tempo chini sui banchi di scuola, dentro atenei caotici, fra master, stages e improbabili specializzazioni? Quanti hanno rinunciato a vivere per rincorrere il mito di una laurea svuotata di ogni significato e senza sbocchi, per coronare l’ambizione dei loro padri? Quante energie e sudati risparmi è costato tutto questo, senza che uno “straccio di lavoro” potesse alla fine confortare e coronare un tale sacrificio? Meglio sarebbe stato per loro zappare un campo, coltivare patate - raccogliere i frutti della fatica, dando alla propria esistenza, un senso, una dignità e una vera libertà.
Che futuro avranno mai questi ragazzi, quando oggi il Sistema li ha derubati dalla capacità di volare, da soli e liberi, incatenandoli all’illusione e alla paura?
Meglio sarebbe stato per loro impastare cemento, costruire una casa di pietra sulla collina, fra i sugheri e le querce - e poi al tramonto rincasare e perdersi nella magia dei sorrisi e dei garriti di gioia di marmocchi analfabeti, gonfi d’amore e di sincera meraviglia.
Il mito dell’alfabetizzazione e della scolarizzazione obbligatoria, sdoganato dal Sistema come riscatto da una condizione di ignoranza, accesso alla società civile, e come presupposto per un lavoro dignitoso (mortificando così il lavoro della terra, vera conoscenza, tradizioni, principi e valori) è miseramente defunto.
La perdita di autonomia e autosufficienza (un tempo, valori fondamentali dell’illuminata società contadina), ci ha relegato dentro una schiavitù senza catene, omologando gli individui e privandoli dei personalismi, immaginazione e slanci rivoluzionari. Per il Sistema una vera pacchia.
Ricchezza e qualità della vita di un paese, non sono relative al numero di laureati che riesce a sfornare, bensì al numero di individui che decidono di occuparsi di ambiente, artigianato, agricoltura biologica, tutela delle tradizioni e di eKosostenibilità; in una parola sola, di “diversità”.
Oggi puoi scegliere di comprare una laurea così come acquisti un cellulare, e diventare in questo modo un ulteriore elemento inquinatore a scapito di chi lavora in tutt’altro senso.
Il lavoro manuale è pulito, gratificante e liberatorio - concilia l’uomo con la natura alimentando la sua fede in Dio - trasforma fatica in passione, creatività in gioia, e rende fluido e costante quell’impianto etico connaturato regolatore e dispensatore di equilibrio, armonia e sentimento di solidarietà.
Tutto questo si traduce in un naturale timore riverenziale verso il Supremo, dando senso alla nostra esistenza.
La natura, della quale siamo umili servitori, esige da noi tutti un totale rispetto. E solo attraverso interventi blandi, dolci, correttivi e mai invasivi, ci è permesso di interagire con Lei.
Quando tutti saremo laureati in massa, il nostro sarà un futuro di schiavitù, di dolore e di follia nelle mani insanguinate di potenti commercianti alla mercé del Sistema Satana.
La Terra è il vero potere – il solo padrone al quale possiamo sottometterci serenamente, senza diventarne schiavi e servi ma ritrovare in Lei l’autentico significato di libertà.

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