venerdì 16 gennaio 2015

gianni tirelli FINALMENTE MALATI..!

gianni tirelli

19:12 (4 minuti fa)
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FINALMENTE MALATI..!
Da molto tempo mettevo in discussione la “medicina ufficiale” in quanto incapace di curare le malattie, al massimo poteva lenire i sintomi apparenti spostandoli su altri organi. Ed è proprio su questo equivoco che si basa tutta la piramide della “medicina della malattia”. Se la malattia “A” ha come sintomi - x, y, z -, sopprimendoli si ritiene che il paziente sia guarito. Non interessa che, come conseguenza, si sia sviluppata la malattia “B” con i sintomi - j, k, w - in quanto avremo il farmaco per bloccare anche questi ultimi, e così via. La malattia “B” è solo l’espressione del blocco della malattia “A”, cioè di un meccanismo di difesa che l’organismo cerca attraverso una nuova via per disintossicarsi. In definitiva, le malattie non sono altro che sintomi di un’unica malattia: la tossiemia.
Sento parlare di consumo eccessivo di farmaci, dei troppi controlli medici, dell’esorbitante spesa sanitaria, mentre poi ci bombardano quotidianamente di programmi sulla salute. Ci sconvolgono la psiche trattando delle malattie più improbabili e dei loro infiniti sintomi. Ci hanno reso un branco di ipocondriaci, paranoici, psicopatici fra le grinfie di  psicologi, di psichiatri e manicomi.
Ci convincono che tutto sia dipeso da un trauma infantile e che dopo un migliaio di sedute, riacquisteremo la nostra serenità perduta.
Nel frattempo le multinazionali farmaceutiche ingrassano le loro sporche viscere e la nostra vita si consuma nel bel mezzo di un freddo oceano, fatto di ansie, angosce e fobie delle più disparate.
I medici di turno incassano la loro miserabile tangente in attesa di un nuovo, inutile, nocivo farmaco da sponsorizzare.
Sento parlare di malattie rare, genetiche, di tumori prodotti dall’amianto, dal mercurio, dal fosforo, dai metalli pesanti, pcb, dai coloranti, dolcificanti, dai pesticidi, diserbanti, fertilizzanti, neonicotinoidi, e affiliati..
Sento parlare di inquinamento dei fiumi, dei mari, delle falde acquifere, dell’ambiente, di contaminazione da rifiuti tossici, speciali, radioattivi, di una montagna di merda così alta da sommergerci completamente.
Sento parlare di prodotti per l’alimentazione truccati, pompati, dopati, manipolati, contraffatti, OGM; future mine che esploderanno all’interno dei corpi dei nostri figli e nipoti.
Sento parlare della chimica, della plastica, della scomparsa di infinite specie animale e vegetale, di ghiacciai che si squagliano, di diavolerie di ultima generazione, e poi di sangue, sangue, dolore e morte.
Sento parlare di politica, di manovre, di riforme e di finanziarie, di PIL, di spread, di crescita e sviluppo, di avveniristiche spedizioni su Marte e di neutrini che viaggiano a una velocità superiore a quella della luce - sento parlare di prossime e infernali macchine tecnologiche, di calcio e di formula1, mentre, nel frattempo, il nostro povero pianeta è sul punto di esalare il suo ultimo respiro.
Sento parlare di progresso, di evoluzione, di civiltà e di carità cristiana, ma quello che i miei occhi vedono è l’anticamera di un inferno che si appresta ad inghiottire le nostre anime perdute.
Sento il grido di dolore degli uomini giusti, ma dei veri carnefici di questa epoca necrofila, solo un silenzio tombale.
Da piazza San Pietro arriva il flebile invito alla fratellanza e all’amore. Poi scende la notte… e domani è un altro giorno.
Dobbiamo smetterla di frequentare dottori, specialisti e pronto soccorso per cose da nulla, spinti da paranoie volutamente indotte dal Sistema e da programmi di medicina appositamente pianificati a tavolino per terrorizzarci e costringerci ad una visita di controllo preventiva, che possa rassicurarci!
Una volta entrati nella spirale non ne usciremo più, perché loro ci troveranno sicuramente qualcosa che non va - ci instilleranno il dubbio di un’improbabile patologia, prescrivendoci ulteriori accertamenti, analisi, ecografie, Tac, farmaci, e altre diavolerie simili, fino a manipolare a tal punto la nostra paura, da renderci dipendenti alla loro volontà. In questo modo hanno fatto di noi un investimento sicuro e duraturo, e non esiteremo ad assecondare supinamente ogni loro indicazione, fino a sottoporci a interventi chirurgici per qualcosa che non abbiamo mai avuto, né mai immaginato, perché oramai totalmente in balia di una circostanza dalla quale non potremo più tornare indietro; essendo venuti meno quei parametri oggettivi di riferimento, attraverso i quali potere testare la bontà o meno di una qualsiasi scelta.
Così noi, spennati a dovere e, finalmente “malati”, malediremo il giorno in cui (dopo avere visto un programma sulla salute), decidemmo di consultare un medico per uno dei mille disturbi e dolori psicosomatici che sono fisiologici e di prassi alla natura umana, e che la stessa avrebbe riassorbito nei modi e nei tempi che le competono.
Una prima, buona e salutare regola, praticata nei millenni come cura per i nostri quotidiani malesseri, siano essi, dolori articolari, cefalgie, disturbi gastrici, stati influenzali, allergie e affini, consisteva nell’aspettare il decorso della malattia fino al suo naturale esaurimento - “Non curarsi per curarsi”.
In questo modo, il nostro organismo (essere cosciente in ogni sua cellula) era in grado di comprendere consapevolmente ogni passaggio dell’iter della malattia, e in virtù di una tecnica connaturata ne memorizzava i motivi e le cause per poi convogliarli nell’infinito bacino della coscienza di base. L’individuo, prima di ogni cosa, è il medico di se stesso che in virtù di un tale potere, è in grado di gestire la sua salute e integrità fisica.
Quella che oggi, in forma strumentale, viene definita “la medicina moderna”, destabilizza questo processo naturale, interrompendo il corso della malattia e accanendosi in maniera ossessiva sui sintomi, eludendone le cause.
Se non ci liberiamo della chimica e dei suoi intrugli diabolici, per dare fondo alle nostre ultime risorse vitali e finalmente, in un moto di vero orgoglio, rovesciamo il tavolo sgombrandolo da tutte le effimere, illusorie, inutili e micidiali menzogne che il sistema ci spaccia al pari di miracolose droghe, avremo perso per sempre la nostra libertà e come schiavi, invalidi e accattoni saremo costretti ad elemosinare conforto fra le braccia dei nostri carnefici.

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