IMMIGRAZIONE IL GOVERNO PAGA I COMUNI PER IMPORRE GLI IMMIGRATI
Redazione | 10-06-2015 Categoria: Società
Redazione | 10-06-2015 Categoria: Società
Immigrazione, fondi ai Comuni: l’ombra di una nuova tassa per finanziare chi ospita gli extracomunitari L’emergenza immigrazione, come ogni estate, infiamma il dibattito politico. L’ultima “trovata” è del premier, Matteo Renzi, che in buona sostanza paga pur di riempirci di immigrati. Il governo, in estrema sintesi,promette incentivi ai Comuni che ospiteranno i profughi. Una proposta che ha scatenato la durissima reazione della Lega Nord, che annuncia il blocco delle prefetture. Una proposta, che come appare con tutta evidenza, comporta dei costi per lo Stato. E dove li prende, Renzi, questi soldi? Facile: dalle nostre tasche. Magari con una nuova tassa. Vi proponiamo la parte dell’articolo di Sandro Iacometti, pubblicato suLibero di martedì 9 giugno, in cui si parla nel dettaglio della (minacciosa) proposta del governo Renzi. (…) Ma il piatto forte della polemica renziana è la compravendita dell’accoglienza. Di fronte alle minacce del Carroccio di tagliare i fondi ai Comuni che ospitano, il premier, accogliendo la proposta già fatta un mese fa da Alfano e ribadita dal ministro ieri pomeriggio, ha cavalcato l’idea degli aiutini alle amministrazioni che accetteranno i flussi di migranti. Altro che sanzioni, ha detto Renzi, «dobbiamo dare incoraggiamenti e incentivi anche sul patto di stabilità ai Comuni che ci danno una mano». Restano tutti da capire, ovviamente, i dettagli. In particolare quelli economici. Il provvedimento dovrebbe ricalcare quello già varato lo scorso agosto per 13 Comuni siciliani (Agrigento, Augusta, Caltanissetta, Catania, Lampedusa, Mineo, Palermo, Porto Empedocle, Pozzallo, Ragusa, Siculiana, Siracusa e Trapani) che ad ottobre hanno ricevuto un bonus di circa 14 milioni sulle spese da conteggiare nel patto di stabilità interno. Il problema è che quei soldi non sono gratis. Il Comune può usarli senza violare le regole di bilancio, ma qualcuno alla fine dovrà pagare o con tasse o con tagli. Come si legge nella relazione al decreto del Servizio Bilancio del Senato, «andrebbe quantificato l’onere derivante dalla norma in conto minori risparmi». Al di là dei premi e dellaAvramopoulos, Comunque, la via d’uscita dall’emergenza ancora non si vede. Renzi ha ribadito solidarietà formale arrivata ieri dal commissario Ue la sua insoddisfazione per il piano europeo sull’immigrazione, valutandolo «insufficiente». «Bisogna prendere atto», ha detto, «che la situazione così com’è non va. Ci siamo dati una tempistica da qui al Consiglio europeo di fine mese, cercheremo di portare a casa dei risultati». Critico anche Alfano: «È difficile immaginare che 24mila migranti via dall’Italia in due anni siano una cifra giusta e che questi debbano essere solo eritrei o siriani».
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