giovedì 11 giugno 2015

IMMIGRAZIONE IL GOVERNO PAGA I COMUNI PER IMPORRE GLI IMMIGRATI

IMMIGRAZIONE IL GOVERNO PAGA I COMUNI PER IMPORRE GLI IMMIGRATI
Redazione | 10-06-2015 Categoria: Società Stampa
Immigrazione, fondi ai Comuni: l’ombra di una nuova tassa per
finanziare chi ospita gli extracomunitari

L’emergenza immigrazione, come ogni estate, infiamma il dibattito
politico. L’ultima “trovata” è del premier, Matteo Renzi, che in buona
sostanza paga pur di riempirci di immigrati. Il governo, in estrema
sintesi,promette incentivi ai Comuni che ospiteranno i profughi. Una
proposta che ha scatenato la durissima reazione della Lega Nord, che
annuncia il blocco delle prefetture. Una proposta, che come appare con
tutta evidenza, comporta dei costi per lo Stato. E dove li prende,
Renzi, questi soldi? Facile: dalle nostre tasche. Magari con una nuova
tassa. Vi proponiamo la parte dell’articolo di Sandro Iacometti,
pubblicato suLibero di martedì 9 giugno, in cui si parla nel dettaglio
della (minacciosa) proposta del governo Renzi.



(…) Ma il piatto forte della polemica renziana è la compravendita
dell’accoglienza. Di fronte alle minacce del Carroccio di tagliare i
fondi ai Comuni che ospitano, il premier, accogliendo la proposta già
fatta un mese fa da Alfano e ribadita dal ministro ieri pomeriggio, ha
cavalcato l’idea degli aiutini alle amministrazioni che accetteranno i
flussi di migranti. Altro che sanzioni, ha detto Renzi, «dobbiamo dare
incoraggiamenti e incentivi anche sul patto di stabilità ai Comuni che
ci danno una mano». Restano tutti da capire, ovviamente, i dettagli.
In particolare quelli economici. Il provvedimento dovrebbe ricalcare
quello già varato lo scorso agosto per 13 Comuni siciliani (Agrigento,
Augusta, Caltanissetta, Catania, Lampedusa, Mineo, Palermo, Porto
Empedocle, Pozzallo, Ragusa, Siculiana, Siracusa e Trapani) che ad
ottobre hanno ricevuto un bonus di circa 14 milioni sulle spese da
conteggiare nel patto di stabilità interno. Il problema è che quei
soldi non sono gratis. Il Comune può usarli senza violare le regole di
bilancio, ma qualcuno alla fine dovrà pagare o con tasse o con tagli.
Come si legge nella relazione al decreto del Servizio Bilancio del
Senato, «andrebbe quantificato l’onere derivante dalla norma in conto
minori risparmi».

Al di là dei premi e dellaAvramopoulos, Comunque, la via d’uscita
dall’emergenza ancora non si vede. Renzi ha ribadito solidarietà
formale arrivata ieri dal commissario Ue la sua insoddisfazione per il
piano europeo sull’immigrazione, valutandolo «insufficiente». «Bisogna
prendere atto», ha detto, «che la situazione così com’è non va. Ci
siamo dati una tempistica da qui al Consiglio europeo di fine mese,
cercheremo di portare a casa dei risultati».

Critico anche Alfano: «È difficile immaginare che 24mila migranti via
dall’Italia in due anni siano una cifra giusta e che questi debbano
essere solo eritrei o siriani».

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