martedì 9 giugno 2015

Onu e il traffico di droga: una guerra senza frontiere

Onu e il traffico di droga: una guerra senza frontiere

Per la lotta alle droghe non vi è giorno più indicato che “la giornata mondiale contro il consumo ed il traffico illecito di droga”, per ricordare l’obiettivo comune a tutti gli stati membri di creare una comunità internazionale libera dalla droga. Quest’anno la Giornata internazionale contro l’abuso di droghe si è segnato con lo slogan “Azione globale – ambiente sano senza droga”.
Ogni anno nel 26 giugno si celebra la Giornata internazionale contro il consumo e il traffico illecito di droga, indetta dall'Assemblea Generale dell'Onu nel 1987 per ricordare l'obiettivo comune a tutti gli Stati membri di creare una comunità internazionale libera dalla droga.
Tema scelto per quest’anno dall’ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC) è la salute. L’uso di stupefacenti è una minaccia per la salute. Gli effetti negativi variano a seconda del tipo di droga consumata, delle dosi assunte e della frequenza del consumo. Tutte le droghe hanno effetti fisici immediati e possono anche gravemente compromettere lo sviluppo psicologico ed emotivo. Il messaggio della campagna UNODC si rivolge ai giovani, che spesso parlano degli “effetti da sballo” delle droghe illegali, ma che il più delle volte non sono consapevoli dei molti “effetti negativi”.
In un suo intervento a proposito, il Segretario Generale dell'Onu Ban Ki-moon ha invitato i governi di tutti paesi del mondo ad assumersi la responsabilità per combattere il traffico e l'abuso di droghe, chiedendo anche alle famiglie, alle scuole e ai media, insieme ai vari ambienti sociali, di compiere il proprio dovere e di allontanare la popolazione dalle droghe. Ban Ki-moon ha aggiunto, infine, che l'Onu ha già fondato un gruppo di lavoro per coordinare e rafforzare le misure contro le droghe illegali e il crimine organizzato. L'ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC) sceglie ogni anno il tema della giornata internazionale, lanciando campagne di sensibilizzazione sul problema della droga nel mondo. La salute è attualmente il tema della campagna. La campagna si rivolge ai giovani, che spesso parlano degli "effetti da sballo" delle droghe illegali, ma che il più delle volte non sono consapevoli dei molti effetti negativi. Gli effetti negativi variano a seconda del tipo di droga consumata, delle dosi assunte e della frequenza del consumo.

La campagna dell'UNODC pone l'accento soprattutto sulle droghe poste sotto controllo internazionale, riportate nei tre trattati multilaterali, che costituiscono la spina dorsale del sistema internazionale di controllo della droga. Tra queste anche stimolanti del tipo anfetamine, cocaina, cannabis, allucinogeni, oppiacei e sedativi ipnotici.
Circa 200 milioni di persone assumono droghe almeno una volta all'anno. Di questi, 25 milioni sono considerati tossicodipendenti. Ogni anno 200.000 persone muoiono per malattie correlate all'uso di droghe. Non esiste paese nel mondo, né classe sociale che non si sfida con il problema dell’abuso di sostanze psicoattive. Questo problema, non solo si riflette sulla salute, ma anche sulla vita delle persone, e stimola l’aumento della criminalità. Secondo alcune stime, circa 200 milioni di persone almeno una volta all’anno ha fatto uso di qualche droga, e ogni anno 200mila persone muoiono dalle conseguenze dell’uso di droghe. Secondo la relazione dell’Ufficio dell’ONU per la lotta contro la droga e la criminalità per il 2010, sono stati evidenziati milioni di persone che hanno il problema con l’abuso di narcotici. Oltre a questo, è stato evidenziato che gli oppiacei vengono maggiormente abusati in Europa, soprattutto nell’Europa del sud-est, dove si registrano più di due milioni di eroinomani, circa 600mila cocainomani, un milione di consumatori di anfetamine, mentre l’estasi viene utilizzata da 1,3 milioni di persone, e la cannabis da 6 milioni 380mila persone.
Questa giornata non vuole dimenticare che, oltre al problema del consumo, c’è anche il grave fenomeno del traffico illecito di stupefacenti: una piaga della società attuale che mostra come, in nome di uno spietato commercio che genera denaro evidentemente sporco, la dignità della vita delle persone possa sbriciolarsi per perdersi nel vuoto di questi insani valori.

La repubblica Islamica dell’Iran essendo un paese vicino di Afghanistan da sempre gioca un ruolo molto importante per combattere il traffico della droga e del suo grande contributo al riguardo sono testimoni i rapporti dell’Onu sul combatter il transito di stupefacenti. Fin’ora oltre 3700 polizziotti iraniani hanno perso la loro vita nella lotta contro narco trafficanti mentre altri 11000 sono rimasti feriti negli scontri.
L' 80-90% dell’eroina consumata in Europa proviene dai campi di papavero afgani. Dopo l’invasione Americana la coltivazione dell’oppio è aumentato e attualmente sarebbe circa 3600 tonnellate. Dati non ufficiali parlano anche di 8000 tonnellate. In Afghanistan a parte l’oppio non c’è nulla. Le droghe sintetiche vengono maggiormente costruite nei laboratori nascosti nell’Europa dell’Est.
La cocaina invece coinvolge essenzialmente gli Stati Uniti, la Colombia, il Messico, la Spagna e il Panama; il percorso più comune per le resine da cannabis passa, invece, essenzialmente per la Spagna, il Regno Unito, il Pakistan, i Paesi Bassi ed il Marocco. La principale porta d'entrata in Europa resta la Spagna, in particolare per cocaina e hashish. L’eroina, poi, seguendo la rotta dei Balcani, arriva fino all'Europa occidentale.
Più o meno tutti Paesi post-comunisti dell’Europa centrale e orientale vengono utilizzate dalle mafie del narcotraffico come punti di stoccaggio per l’eroina da piazzare sui mercati dell’UE. I due Paesi più coinvolti sono la Repubblica Ceca e la Romania, quest’ultima ha una posizione chiave a livello geografico lungo l’asse che da Istanbul porta a Berlino. I Paesi dell’Europa dell’est per la presenza di vari aeroporti situati in posizioni geografiche molto favorevoli e di un’articolata rete stradale e ferroviaria, vengono attraversati dai corrieri colombiani per portare l’eroina e la cocaina nell’Europa occidentale. La Spagna rappresenta un punto di transito per la cocaina diretta verso la Germania, l’Italia, i Paesi Bassi e la Russia.
La Turchia è il principale canale alternativo allo spazio ex-sovietico per i traffici di droga. Dopo la Turchia, ci sono i Balcani, dove si distingue l’Albania che negli ultimi anni si è andata sempre più delineando come “l’Afghanistan dell’Europa occidentale”.

Le statistiche parlano chiaro, nonstante tutti gli sforzi per informare la gente, l’uso di oppiacei e’ in aumento in molti paesi e questo suona l’allarme per prendere un’inziativa seria contro uno delle radici piu’ importanti della criminalta’ e della diffusione delle malattie come HIV e Epatite, oltre ai danni sociali dalla diffusione dell’uso delle droghe.

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