QUESTO SCRITTO, ESSENDO QUESTO BLOG ATEO, VIENE CONCESSO A GIANNI TIRELLI IN VIA D'AMICIZIA E PUBBLICITA' AL LIBRO (spero capisca)
IL PUNTO DI VISTA DI DIO
Possiamo credere in Dio in virtù di un atto di fede ma
anche affermarne l’esistenza attraverso un ragionamento razionale, logico,
liberandoci da dogmi, filtri, pregiudizi storici e dalle sovrastrutture
intellettuali – non che interpretare le sacre scritture come le visioni di un
racconto, che in forma di metafore e allegorie ci conduce per mano verso la
verità.
Questo testo ha la pretesa - del resto legittimata dalla
sostanza e pertinenza degli argomenti - di sconfessare tutte quelle tesi
negazioniste che oggi caratterizzano la società dei consumi. Così l’ateismo si espande a macchia d’olio in
tutto il mondo occidentale. L’etica e la morale soccombono travolte dallo
tsunami del materialismo, tale da fare sobbalzare Epicuro dalla tomba.
L’idolatria, che in passato era riservata agli dei, si trasferisce all’oggetto
tecnologico. La spiritualità si fa esercizio mentale - la fede è messa all’indice
tacciata di eresia. La sete si fa arsura, la mediocrità verità, e la felicità,
possesso e possessione.
L’ateismo dilagante nelle società occidentali
consumiste e relativiste (e che le rappresenta in quanto, tali), è la logica
risultante di un disagio fisico, psichico ed esistenziale di massa, frustrante,
paranoide e vendicativo, che si dissocia da ogni concetto di bene comune e di
solidarietà. Un atteggiamento totalmente riverso su uno sterile opportunismo
individuale e chiusura verso l’esterno.
La comprensione dell’esistenza di Dio attraverso la logica trascendente
della ragione metafisica, è un privilegio di pochi, che della morte ne
comprendono la necessità e la accettano come dono divino per accedere a stadi
superiori di coscienza. Altri ne sono ispirati per vocazione e chiamata, mentre
la gran parte si affida ad un atto di fede.
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