venerdì 3 luglio 2015

IL PUNTO DI VISTA DI DIO

QUESTO SCRITTO, ESSENDO QUESTO BLOG ATEO, VIENE CONCESSO A GIANNI TIRELLI IN VIA D'AMICIZIA E PUBBLICITA' AL LIBRO (spero capisca)
 

IL PUNTO DI VISTA DI DIO

Possiamo credere in Dio in virtù di un atto di fede ma anche affermarne l’esistenza attraverso un ragionamento razionale, logico, liberandoci da dogmi, filtri, pregiudizi storici e dalle sovrastrutture intellettuali – non che interpretare le sacre scritture come le visioni di un racconto, che in forma di metafore e allegorie ci conduce per mano verso la verità.
Questo testo ha la pretesa - del resto legittimata dalla sostanza e pertinenza degli argomenti - di sconfessare tutte quelle tesi negazioniste che oggi caratterizzano la società dei consumi. Così l’ateismo si espande a macchia d’olio in tutto il mondo occidentale. L’etica e la morale soccombono travolte dallo tsunami del materialismo, tale da fare sobbalzare Epicuro dalla tomba. L’idolatria, che in passato era riservata agli dei, si trasferisce all’oggetto tecnologico. La spiritualità si fa esercizio mentale - la fede è messa all’indice tacciata di eresia. La sete si fa arsura, la mediocrità verità, e la felicità, possesso e possessione.
L’ateismo dilagante nelle società occidentali consumiste e relativiste (e che le rappresenta in quanto, tali), è la logica risultante di un disagio fisico, psichico ed esistenziale di massa, frustrante, paranoide e vendicativo, che si dissocia da ogni concetto di bene comune e di solidarietà. Un atteggiamento totalmente riverso su uno sterile opportunismo individuale e chiusura verso l’esterno.
La comprensione dell’esistenza di Dio attraverso la logica trascendente della ragione metafisica, è un privilegio di pochi, che della morte ne comprendono la necessità e la accettano come dono divino per accedere a stadi superiori di coscienza. Altri ne sono ispirati per vocazione e chiamata, mentre la gran parte si affida ad un atto di fede.















gianni tirelli




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