venerdì 10 luglio 2015

REFERENDUM....SI PUO' !!!!!!!!!!!!! ITALIOTI DI M........


Con la vittoria del “No” alle odiose condizioni imposte dalla Troika (e dai suoi figli) da parte del popolo greco, si è scritta una pagina destinata ad entrare nei libri di storia come la miccia che rischia di appiccare l’incendio che manda in fumo decenni di lavoro occulto, a partire dal piano Kalergi, per la costruzione di un Nuovo Ordine Mondiale in cui gli stati-nazione non esistono più ma sono asserviti ad un unico dio-denaro, dietro la accattivante facciata del “senza frontiere è più bello“. Questo è un ulteriore passo avanti di quella partita a poker di cui parlavo qualche tempo fa, direi una importante mano in cui si sono “viste” le carte e i greci hanno dimostrato di non avere paura; anzi, come ha ben scritto Blondet in questo ottimo pezzo, quando chiamati alle armi (Varoufakis ha detto: “questa è guerra”) sanno dare il meglio di sè.
Mi permetto di riportare, a caldo, alcune osservazioni sparse che secondo me sono degne di essere sottolineate.
Chi non paga il pizzo va punito
Se state taglieggiando i negozi di una città, e uno non paga, e non solo non paga, ma lo fa sapere agli altri, cosa fate, lo lasciate fare? No di certo, anche se il suo peso è minimo, perchè costituirebbe un pericoloso precedente: anche gi altri potrebbero dire: “Beh, allora non paghiamo neanche noi!”. Per questo la posizione della Troika è stata così intransigente.
I prestiti vanno a ripagare chi?
Come ben sintetizzato da D’Alema (ma dove era prima?), gli investitori tedeschi che hanno il denaro in prestito a tassi praticamente nulli, gadagnano dagli ottimi (15% e oltre) rendimenti dei titoli di stato greci, senza il rischio cambio, oltretutto. Quando la Grecia si dichiara insolvente, sono i risparmiatori (o diremmo meglio: speculatori) tedeschi a rimetterci, ecco perchè Merkel & C. non pssono permettersi di scendere a compromessi: scontenterebbero il loro elettorato.
Il carro dei vincitori.
Innanzitutto osservo come, ascoltando le varie rassegne stampa e i programmi radio, stamattina (diverse ore di auto mi hanno dato questa opportunità) il tono dei commentatori fosse completamente diverso da quello che si percepiva fino a sabato (non che le persone abbiao cambiato idea, penso che probabilmente ci fosse una sorta di diktat che impediva in invitare a parlare alcuni prima, ed ora, a cose fatte, servono questi altri esponenti, a commentare). Tanto si parlava di debito, di conti, di sperperi, di colpe della Grecia fino a sabato, tanto si parla di casa comune europea, necessità di rilancio dell’economia reale, di un new deal, basato sulla green economy, nuove forme di energia, ecc.oggi. Insomma, fino a che non era sicura la sconfitta si minacciava ricordando i debiti, adesso si cerca di riconquistare il terreno facendo appello ad altri argomenti, più condivisibili ed accattivanti. Chiaro segno che si cerca di recuperare, che la Grecia fuori dall’Euro è un groso, grossisimo problema.
Il grande assente: l’elefante nella stanza
Anche da parte dei commentatori più preparati non ho sentito nominare il vero problema alla base di tutto: la creazione di denaro da nulla, emesso a prestito dalla BCE. Sappiamo come il prestito sia matematicamente irripagabile, e come questo sistema assurdo di creazione del denaro renda assolutamente vana la parola democrazia: se chi viene eletto (politici, parlamenti, governi) non conta nulla, e conta chi non è eletto e non deve rispondere ad un popolo (BCE e soci), perchè parliamo ancora di democrazia? Oltretutto la matematica ci viene in appoggio: i numeri in gioco sono tali per cui dovrebbe essere chiaro anche ad un bambino che solo la creazione di denaro totalmente slegata dall’economia reale, finalizzata a far guadagnare chi da questi indebitamenti ci guadagna, rende possibili quest disavanzi (multipli del PIL delle nazioni!); eppure, nessun commentatore che si spinga tanto in là da farlo notare. Peccato, sarà questione di poco, spero… alla prossima crisi?
La genialità di Varoufakis
Domenica mattina in trasmissione a Canale Italia rispondevo ad un ascoltatore che si lamentava di alcune mosse del governo greco citando John Perkins (chi ha letto Ingannati lo conosce sicuramente) e il suo “Confessioni di un sicario dell’economia”. Dove sostanzialmente l’autore, un ex, fuoriuscito dei servizi segreti, racconta la creazione dell’impero americano tramite infiltrazione, corruzione e minaccia dei governanti dei vari paesi (in particolar modo quelli con qualche risorsa naturale, petrolio o simili). E di come, dove non funziona la corruzione, si passa alla minaccia, e dove la minaccia non basta, si passa all’eliminazione fisica (tanti casi in sudamerica lo testimoniano, come Omar Torrijos e altri), e dove neanche l’eliminazione fisica sia possibile, si passa alla guerra vera e propria (Irak e Libia, tanto per citarne alcuni). Bene. Chi vi dice che non sia stato fatto altrettanto in Grecia? Che ci si sia provato, almeno? No? Perchè la Grecia è troppo piccola? Perchè conta troppo poco? E allora l’Austria, con l’omicidio (e successivo infangamento della sua memoria) di Heider, emergente politico anti-europeista? (per non citare il nostro – per noi veneti – Panto, imprenditore candidatosi anni fa alla guda della regione e morto in un isterioso incidente del suo elicottero). Per questo credo che Varoufakis sia stato un genio: si toglie – formalmente – dalla ribalta, per non essere l’uomo chiave, quello intorno quale gira tutto, quello che basta eliminare per far tornare le cose come erano prima. No signori: qui cè un popolo, non un leader: me ne posso anche andare subito, e ne troverete altri 10, 100, 1000 pronti a prendere il mio posto.
L’ignoranza di Padre Livio
Lo so, lo so, in tutte queste trame sovranazionali non dovrei tirare in ballo anche lui, il nostro padre e padrone di Radio Maria, ma, che ci volete: è più forte di me. E anche se la sua radio quache mese fa è arrivata a denunciare il signoraggio, con autori che citavano addirittura Chesterton, e la sua teoria distribuzionista, P.Livio stamattina si è espresso con assolute banalità e luoghi comuni indegni di una persona del suo spessore e con il suo seguito. Le stupidaggini alla “meno male che noi abbiamo l’Euro se no all’estero non ci rispetterebbero neanche, con la nostra liretta“, “meno male che c’è l’Europa unita così non abbiamo le guerre” (vallo dire a libici, afghani, irakeni e siriani), o “grazie all’Euro possiamo andare all’estero senza dover cambiare i soldi alla frontiera ( sai che roba!) ed altre amenità di questo tipo.
La stupidità dei lecchini del potere.
Padre Livio però è in buona compagnia, se, come ho sentito oggi in radio, qualche giornalista commentatore è arrivato a dire che “… non è democrazia chiedere il parere al popolo con un referendum“. ????? Giornalisti venduti al potere. Come faranno a rimangiarsi la parola? Vedi la copertina di Panorama vista oggi in edicola…. Magari avessimo noi al governo personaggi come questi che in Grecia stanno ridando dignità al loro popolo!

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