BERNIE SANDERS.
Prima cosa mi sta immensamente sul cazzo che noi colonia
dell’Impero USA dedichiamo milioni di righe sulle PRIME PAGINE, E IN PRIMA
SERATA TV alle elezioni americane, quando le nostre elezioni sono citate sul
Los Angeles Times o sul Washington Post a pag. 34, due colonne massimo. Ok.
Detto questo, mi chiedete di Bernie Sanders.
Lo conosco
dal tempo in cui io ragazzino rimasi colpito dal fatto che sto americano aveva
scritto a quel mostro di Margaret Thatcher per protestare contro il trattamento
disumano dei prigionieri Irlandesi del Nord nelle carceri inglesi. Pensavo
allora, io piccolo futuro giornalista, che nessun americano in politica (era sindaco
di Burlington nel Vermont) avrebbe osato ‘suicidarsi’ così. Ma ne fece altre di uscite del genere.
Sanders per
gli standard americani, dove un elettore Democratico è considerato un
maoista
alla sinistra di Pol Pot, era un Lenin con l’accento sbagliato. Ma ebbe
il
coraggio di farsi un viaggio in URSS e di tornare a dirci che in effetti
là stavano
di merda, anche se tutti i giovani avevano la scuola, tutte le case
avevano il
riscaldamento e tutti la Sanità. Però… che orrore di oppressione. Mica
come i nostri puzzoni compagnosky del Manifesto o della sezione P.C. di
Borgotaro che nel 1978 andavano là, si
rendevano conto che il Comunismo sovietico era un abominio, ma tornavano
alla
sezione P.C. di Borgotaro o al Manifesto a dire “E’ il
Paradiso!!!!!”
Tuttavia
dobbiamo stare con cos’è l’America. Io sono noto per essere il sostenitore
numero uno in Italia del radicalismo
delle idee, e qui Sanders è eccellente. Fa sta campagna elettorale senza
nessuna speranza, e anche se fosse eletto – per un miracolo sismico galattico
voluto da San Pietro – come candidato Democratico alle presidenziali, non
avrebbe un cane in Congresso che
lo sostiene. Quindi dai, fine. Ma fine oggi... La sua radicalità delle idee,
ammesso che sia vera come la mia e questo non lo sappiamo (un americano è
sempre un americano), deve essere sostenuta perché…
… mentre in
Italia la radicalità delle idee può essere sostenuta per 500 milioni di anni e
non smuoverebbe un culo d’asino da Torino a Palermo, in USA una piccola
speranza c’è. Hanno un’altra Storia, infatti non le hanno coniate loro le espressioni “Francia, Spagna? Purché se magna...”, e “Cosa Noscia”. Noi le abbiamo coniate e
le abbiamo nel DNA.
La cosa però
di Sanders che veramente non funziona è la sua evidente impreparazione.
Non è
tollerabile che un candidato alle Presidenziali USA risponda a domande:
sull’equità fiscale; sulla sperequazione di ricchezza immensa fra middle
class
e upper class in USA, e fra quella fra Paesi ricchi e Paesi poveri del
mondo; sui
banksters (gangster delle banche); sulle 14.000 basi americane nel mondo
e guerre in corso... non è tollerabile che risponda con slogan
‘buonisti’ e belle intenzioni da ‘bella anima’. Sanders qui non ha
saputo scostarsi, ed EVOLVERSI, da ciò che diceva quasi 40 anni fa. No,
Bernie, no! Devi essere MOOOLTO più specifico, tecnocratico.
Confrontate
questa sua vaghezza con la proposta più spacca-mondo (anche se forse falsa)
di Donald Trump sulle tasse. Essa è
precisa, numeri esatti e spacca-capello: ridurre da 7 a 4 le
aliquote; i cittadini single che guadagnano meno di 25.000 $ all’anno e
le
coppie che ne guadagnano meno di 50.000, NON PAGHERANNO PIU’ UN
CENTESIMO DI
TASSE. Sono 75 milioni di famiglie americane! (non i 90mila patetici
posti di
lavoro di Renzi). Via le tasse sull’Irpef (americano) dalle
dichiarazioni
redditi congiunte. Via tasse di successione sulle case (e ricordatevi
che per ogni mega-villa miliardaria venduta ci sono 2 milioni di case di
poveracci vendute, un bel risparmio per i poveracci). La tassa
d’impresa al
15%!!, giù dall’odierno 35% in USA. Poi Trump darebbe una bella sberla
agli Hedge
Funds (i mostri della speculazione di Wall St.) abolendogli le
detrazioni
fiscali chiamate Carried Interest; e infine Trump ha un bel piano per la...... Sanità
pubblica in America.
Bernie è una
‘bella anima’ ben intenzionata, ma non
capisce nulla del Vero Potere che ha davanti. Finirà come Ralph Nader,
punto e basta. Sono secoli che lo dico:
NON BASTANO LE DOLCI IDEE SOCIALI. DOBBIAMO
CONOSCERE IL VERO POTERE ED ESSERE MICIDIALI COME LUI NELLA COMPRENSIONE DEL
PIANETA: L’ECONOMIA.
Sanders qui
è un bimbo.
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