mercoledì 21 ottobre 2015

gianni tirelli VI SPIEGO IL PERCHE’ DEL “REDDITO DI CITTADINANZA”

VI SPIEGO IL PERCHE’ DEL “REDDITO DI CITTADINANZA”
“L’individuo moderno ha sostituito il lavoro manuale con le macchine – Così l’uomo ha disoccupato se stesso e non è più in grado di acquistare ciò che le macchine producono. Il problema può essere risolto solo alla condizione che le macchine acquistino i beni prodotti dalle stesse o, in ultima ipotesi, che gli uomini si trasformino in macchine”.
Immaginatevi dunque una società, dove tutti i beni sono prodotti da macchine e robot senza l’intervento manuale dell’uomo, lasciando così disoccupati milioni di lavoratori senza salario. La domanda è: “Chi acquisterà questi “beni” se nessuno possiede soldi?” Questa circostanza che può apparire surreale, in realtà la stiamo già vivendo. Credere ancora alla “palla” della crescita e dello sviluppo, è una madornale ingenuità e denota una totale assenza di consapevolezza e senso della realtà.
La tecnologia e la tecnicizzazione hanno così prodotto disoccupazione e immobilismo. Le macchine e la robotica hanno sostituito il lavoro manuale velocizzando i tempi di produzione e facendo risparmiare soldi all’imprenditore, esonerandolo dal pagamento di ogni contributo assistenziale e pensionistico. Ma è il cane che si morde la coda, e non è tutto oro quel che luccica!
La massa di disoccupati in crescita esponenziale del mondo industrializzato non potendo disporre di un salario, si trova costretta a rinunciare all’acquisto dei beni prodotti dall’industria meccanizzata, e qualsiasi intervento statale a beneficio delle imprese in crisi e delle banche non produrrà alcuna ripresa, crescita e sviluppo. Sarebbe come spargere semi su uno strato di pietra lavica sperando che germoglino!
Per assumere nuovo personale e quindi creare occupazione, l’industria dovrebbe liberarsi delle macchine e della robotica, eliminare la catena di montaggio e la produzione in serie. Ma questo non accadrà mai, nonostante la logica e il buon senso lo imporrebbero come la sola condizione oggi, in grado di scongiurare l’imminente implosione del Sistema liberista.  E solo una radicale riconversione alla Terra potrebbe compiere il miracolo!
Pertanto il capital/liberismo consumista può sopravvivere a se stesso solo a patto che lo stato garantisca un “reddito di cittadinanza” ad ogni cittadino senza lavoro, in cerca di lavoro e pensionato al minimo, pena il default del Sistema economico.
Il “reddito di cittadinanza” è un dovere dello stato e un diritto per il cittadino – come lo è il diritto alla terra, alla casa, l’accesso all’acqua e, in una sola parola.. il diritto alla sopravvivenza del singolo e della famiglia.
Se lo Stato non è in grado di garantire un lavoro stabile ai soggetti della comunità e ottemperare ai loro bisogni primari, non può avanzare alcuna pretesa, che sia sotto forma di tasse, tributi, sanzioni o utenze energetiche ma ha l’obbligo morale, etico e costituzionale di provvedere alla sua sopravvivenza nei limiti della dignità umana. Diversamente restituisca ai cittadini la terra che è stata loro sottratta all’origine, e che spetta loro come diritto naturale di nascita per ottemperare ai diritti inalienabili dell’uomo.
In caso contrario viene a decadere il concetto di “società civile” per trasfigurare la democrazia in regime oligarchico, oppressivo e criminogeno.

gianni tirelli

18:41 (1 ora fa)



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