lunedì 5 ottobre 2015

LA CAZZONAGGINE DELL’UOMO MODERNO......G.TIRELLI

LA CAZZONAGGINE DELL’UOMO MODERNO

Gli individui moderni sono sempre impegnati a pulire casa con intrugli chimici dai nomi più “pittoreschi” e riversare sull’ambiente il loro carico di morte e distruzione. Al primo freddo, via con il riscaldamento, a un accenno di caldo, condizionatore a palla… e poi farmaci, pillole di ogni genere, forma e colore, diete, creme, cremine, rassodanti, rigeneranti, snellenti, sbiancanti – una per cagare, un’altra per digerire una terza per dormire, l’ultima per trombare; pillole contro ogni dolore, fisico, morale e psicologico – integratori, vitamine, proteine, anti-ossidanti, ormoni, estrogeni, antibiotici, beveroni magici, intrugli mortali, costosi, inutili e dannosi. Dipendenze e debolezze che caratterizzano l’umanoide moderno, senza volontà e consapevolezza.
Il lavacro, poi, sistematico e metodico, del loro corpo, si attesta a paradigma di un luridume interiore che nemmeno cento docce al giorno potranno mai detergere.
Come bestie ammaestrate, girano, per ore, intorno alla loro gabbia, alla ricerca di quello spazio insperato che metterà fine (almeno per una notte) alla tragicommedia del posteggio; tempo prezioso buttato nel cesso dopo otto ore di lavoro sacrificate sull’altare di un’esistenza svuotata da ogni autentica gioia, unica per cazzonaggine nella storia dell’uomo.
La loro esistenza è frenetica e sudaticcia. Hanno un aspetto malato e malinconico, intervallato da schizzi improvvisi di ilarità che subito dirada, per fare posto ad uno stato depressivo cronico, più consono alla circostanza.
Il loro sguardo è allucinato e smarrito in contrasto con l’abnorme numero di parole che la loro bocca è in grado di emettere senza un vero motivo logico e comprensibile. Parlano di tutto senza dire niente.
Trascorrono la loro vita fra un “gratta e sosta” e un “eco pass”… cappuccino e cornetto farcito di marmellata, la mattina e, per pranzo, un triste e stomachevole panino accompagnato da una mezza acqua in bottiglia. Unico vero momento di relax, dove, finalmente appagati e ristorati, si concedono ai succulenti pettegolezzi di uno fra i quotidiani più inutili e idioti del panorama giornalistico: La Gazzetta dello Sport.
E’ questo, di tutta la giornata, il momento più alto e significativo, dove il piacere di esistere rasenta le vibrazioni dell’orgasmo sessuale.
Un oceano di menzogne dalle profondità incommensurabili finalizzate al profitto e al privilegio, riproducono le sabbie mobili dentro le quali le società moderne stanno sprofondando.
In pochi decenni l’homo sapiens si è trasformato in una specie di larva molle e viscida. Mutazione degenerativa! Migliaia di anni di evoluzione buttati nel cesso!
Un uomo che ha chiamato libertà la licenza, furbizia l’intelligenza e civiltà la sua schiavitù. Una forma di vita che ha devastato il proprio habitat e incenerito il suo spirito – un essere schizofrenico che espianta gli organi dai suoi simili per poi ricucirseli addosso - un imbecille che ingurgita le merendine della pubblicità, fatte, dice, come quelle di una volta!! - un maniaco ossessivo che sa tutto sui pesci e tutto sui mari quando di pesci non ce ne sono più e ì mari sono cloache a cielo aperto – sa tutto dei ghiacciai, quando gli stessi marciscono e si squagliano - tutto di ogni cosa, quando ogni cosa si estingue – un mentecatto che manda giocattolini miliardari su Marte in nome di qualcosa che chiama progresso, e aggiunge “presto lo colonizzeremo” – un idiota che chiama conquiste le atrocità, e bombe intelligenti le armi di distruzione di massa – un paranoico che viola ogni principio etico e si sottopone ad interventi di chirurgia estetica per colmare il vuoto della sua infinita solitudine – masse di poveri invasati e idolatri sottomessi ai miti dell’intrattenimento, e operai dell’Ilva di Taranto che schiattano di tumore per mille euro al mese nella più totale indifferenza di tutti.
Un Sistema che sa fare tutto, tranne ciò che serve veramente all’uomo - un Sistema cancerogeno che da cinquant’anni chiede soldi ai cittadini per la ricerca e ti ammazza ancora con il cobalto, la chemio e la radio-terapia. Nessuno vuole sconfiggere il cancro. A sti prezzi!
In un tale mondo, non c’è posto per la giustizia e la libertà, poiché, entrambi, possono solo germogliare al sole di quelle società epurate da ogni potere.
Nel frattempo, la pubblicità mente, la politica mente, la Chiesa mente, la scienza mente, ì giornali mentono, e ì padri mentono ai figli in un’orgia di relativismo parossistico dove gli egoismi e le dipendenze non trovano ragione, e la paura, generatrice di ogni male e di ogni dolore, ebbra di sangue, sancisce il suo trionfo.
Alla tecnologia (che è responsabile di tutta quella montagna di rifiuti mortali che ci sta oramai sommergendo) è dato il compito del suo smaltimento e della bonifica. Sarebbe come chiedere al diavolo, che abbiamo assoldato per distruggere e dividere, di ricostruire e pacificare per il bene comune.

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