L’UOMO
NON PIU’ UOMO DI QUESTO SECOLO.....G.Tirelli
L’uomo
“moderno” è l’animale più ammalato del pianeta, che, diversamente dall’occupare
il suo tempo alla pratica della felicità, lo trascorre fra farmacie, laboratori
di analisi e pronto soccorso, e alla ricerca di presunti sintomi di una
presunta patologia, che i vari programmi sulla salute e sulla prevenzione hanno
insinuato (come pulce nell’orecchio) nella sua mente oramai completamente desertificata
da ogni personalismo e capacità di un giudizio critico.
Un
animale snaturato, braccato dal dubbio, dalla paura e da un cronico tormento
esistenziale, non che dall’incapacità di fondo di fare quelle scelte consapevoli.
Un
animale ferito a morte che si è giocato il “fattore istinto” e la primordiale
intuizione, immolandosi alle logiche perverse del Sistema Padrone, avendo
perduto per sempre le sue strutturali difese immunitarie bio/psichiche, la
capacità di adattamento, e quello spirito rivoluzionario attraverso il quale,
un tempo, era in grado di cambiare e migliorare il corso della storia umana.
L’uomo
non più uomo di questo secolo, partorito dal buco del culo di un liberismo
deicida (che per semplificazione, ha cancellato ogni scala di valori e
principio etico), oggi si erge a paradigma di quel disastro ambientale e
barbarie spirituale, che, per un atto dovuto, decreterà la fine della sua apparizione
sul pianeta, al fine che tutto si ricomponga dentro quell’equilibrio
primigenio, in virtù del quale tutto acquista il suo senso e una logica.
Politica,
finanza, media ed economia, sono concetti spenti, morti, strumenti di
distrazione di massa che ci allontanano dal vero problema prioritario a tutto
il resto: la catastrofe ambientale; una circostanza apocalittica che non
risparmierà niente e nessuno – l’atto dovuto di una vendetta senza esclusione
di colpi, che la terra si appresta a sferrare contro questa umanità idolatra
che ha mercificato la sua anima per lo sterco del diavolo.
Nessun commento:
Posta un commento