Putin avverte l’Occidenteby sitoaurora |
Miroslav Lazanskij, Politika, 15/10/2015 - South Front
Il
presidente russo Vladimir Putin ha inviato messaggi chiari
all'occidente, soprattutto agli Stati Uniti, con il lancio dei missili
da crociera dal Mar Caspio.
Il primo messaggio è che il Medio Oriente non è un teatro esclusivo dell'intervento militare occidentale, sovversione di regimi e installazione di governi satelliti o di democrazia di tipo occidentale. Senza dubbio ciò è finito. Secondo messaggio è che la regione del Mar Caspio, oltre all'Iran, rimarrà spazio post-sovietico e gli statunitensi devono rispettarlo. Terzo messaggio è in realtà una mossa scacchistica di Putin: le sue mosse sono concilianti, ma definiscono anche il quadro per affrontare gli Stati Uniti nel caso non vi sia alcuna conciliazione. Perché Vladimir Putin fa una serie di mosse politiche e militari, allo stesso tempo forti e efficaci, come il lancio di missili da crociera, ma anche sottili, come l'offerta agli statunitensi di collaborare contro lo Stato islamico e addirittura contraddittori, come i contatti con l'Arabia Saudita. Ma in primo luogo tutte queste mosse sono centralizzate, in modo che la Russia abbia sempre una risposta alle mosse future della NATO. Come la Gran Bretagna che annuncia l'invio di un contingente militare permanente nelle basi in Polonia e Paesi baltici, in risposta all'intervento militare russo in Siria. Mosca ha subito annunciato la contromisura. Cosa sarà? Nell'aprile 2000 Aleksandr Lukashenko annunciava un accordo con Mosca per la formazione di forze militari congiunte di Russia e Bielorussia, circa 300000 soldati. Recentemente la Russia ha annunciato la creazione di una base militare in Bielorussia, e il mese
precedente si svolsero grandi esercitazioni
militari tra gli eserciti bielorusso e russo in Russia. Precisamente
Mosca risponde alle forze NATO nei Paesi baltici e la Polonia con almeno
150000 soldati al confine con la Polonia. Ci saranno, dato che li hanno
così voluti.Il primo messaggio è che il Medio Oriente non è un teatro esclusivo dell'intervento militare occidentale, sovversione di regimi e installazione di governi satelliti o di democrazia di tipo occidentale. Senza dubbio ciò è finito. Secondo messaggio è che la regione del Mar Caspio, oltre all'Iran, rimarrà spazio post-sovietico e gli statunitensi devono rispettarlo. Terzo messaggio è in realtà una mossa scacchistica di Putin: le sue mosse sono concilianti, ma definiscono anche il quadro per affrontare gli Stati Uniti nel caso non vi sia alcuna conciliazione. Perché Vladimir Putin fa una serie di mosse politiche e militari, allo stesso tempo forti e efficaci, come il lancio di missili da crociera, ma anche sottili, come l'offerta agli statunitensi di collaborare contro lo Stato islamico e addirittura contraddittori, come i contatti con l'Arabia Saudita. Ma in primo luogo tutte queste mosse sono centralizzate, in modo che la Russia abbia sempre una risposta alle mosse future della NATO. Come la Gran Bretagna che annuncia l'invio di un contingente militare permanente nelle basi in Polonia e Paesi baltici, in risposta all'intervento militare russo in Siria. Mosca ha subito annunciato la contromisura. Cosa sarà? Nell'aprile 2000 Aleksandr Lukashenko annunciava un accordo con Mosca per la formazione di forze militari congiunte di Russia e Bielorussia, circa 300000 soldati. Recentemente la Russia ha annunciato la creazione di una base militare in Bielorussia, e il mese
Putin è consapevole che la conciliazione con gli USA è impossibile, perché gli interessi di questi due Paesi sono incompatibili, per non dire altro. Non solo nello spazio post-sovietico, ma anche in Medio Oriente. In tal modo Putin cerca di raggiungere tre punti. In primo luogo, seppellire le posizioni dei liberali pro-americani in Russia. In secondo luogo, distruggere l'illusione che l'Europa possa esistere senza di noi, dimostrando che Washington danneggia l'UE e i suoi interessi. Perché Putin vuole che l'Europa sia neutra, o almeno lo sia la Germania, e Putin conosce i tedeschi meglio di chiunque altro. E in terzo luogo, Putin arriva al pubblico statunitense (o almeno quella parte del pubblico che può capire qualcosa di geopolitica) per dirgli che non vuole una nuova Guerra Fredda. I missili lanciati dal Mar Caspio dimostrano il futuro del mondo nel caso in cui non vi sia alcuna conciliazione fra Stati Uniti e Russia.
The BRICS Post 15 ottobre 2015
Russia e Stati Uniti si avvicinano a un possibile accordo per provvedere alla sicurezza dei loro aerei sulla Siria, ha detto il Ministero della Difesa russo. "Ieri, un altro giro di negoziati si è svolto su un possibile accordo sulla necessità di garantire la sicurezza dei voli russi e della coalizione statunitense sulla Siria. Prendiamo atto che le nostre posizioni si avvicinano sulle disposizioni principali del documento futuro", ha detto il portavoce del ministero Igor Konashenkov. Nelle ultime 24 ore, aerei da guerra russi hanno compiuto 33 sortite in Siria, colpendo strutture dello SIIL nelle province di Idlib, Hama, Damasco, Aleppo, Dair al-Zur, ha detto il ministero della Difesa russo. I media occidentali hanno citato un gruppo pro-ribelli nel Regno Unito, l'Osservatorio siriano per i diritti umani, dire che truppe siriane e loro alleati, sostenuti dai jet russi, attaccavano le città ribelli a nord di Homs. La Russia ha iniziato la campagna di bombardamenti aerei contro le forze estremiste islamiche in Siria il 30 settembre, dichiarando di aver distrutto depositi di munizioni e un numerosi mezzi pesanti dello Stato islamico e altre milizie. I raid aerei russi hanno indebolito le milizie che combattono per destituire il governo del Presidente Bashar al-Assad; l'esercito siriano ha compiuto notevoli progressi contro tali gruppi ribelli negli ultimi 10 giorni. Il ministero della Difesa russo ha detto di aver trasmesso una serie di proposte sulla sicurezza aerea al Pentagono.
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