Solidarietà con la resistenza popolare palestinese! Boicotta Israele ora!
Dalla Palestina arriva un appello per un'ondata internazionale di
 azione in solidarietà con la lotta palestinese, con un invito "ad agire
 e intensificare le campagne per il boicottaggio, disinvestimento e 
sanzioni (BDS)" per mandare "un messaggio chiaro e forte ai Palestinesi 
che non sono soli".
Dal 16 al 18 ottobre,
 ma è solo l'inizio, si organizzano proteste in tutto il mondo, in 
particolare per chiedere l'embargo militare e altre sanzioni ad Israele.
►Partecipa alle proteste e iniziative in programma in Italia: Cagliari, Milano, Napoli, Parma, Roma, Torino, Trieste, Varese.
►Organizza una protesta nella tua città, leggi l'appello palestinese per suggerimenti. Per segnalare le iniziative, compila il modulo sul sito del Comitato nazionale palestinese BDS e via email a bdsitalia@gmail.com
►Pubblicizza le proteste con l'hashtag #SolidaryWaveBDS
►Leggi anche il comunicato Solidarietà con la resistenza popolare palestinese! Boicotta Israele ora!
►Organizza una protesta nella tua città, leggi l'appello palestinese per suggerimenti. Per segnalare le iniziative, compila il modulo sul sito del Comitato nazionale palestinese BDS e via email a bdsitalia@gmail.com
►Pubblicizza le proteste con l'hashtag #SolidaryWaveBDS
►Leggi anche il comunicato Solidarietà con la resistenza popolare palestinese! Boicotta Israele ora!
A
 seguito del brutale attacco contro tre giovani, due dei quali studenti 
dell'Università di Birzeit, da parte di agenti di polizia infiltrati in 
una manifestazione palestinese, il tutto catturato su video,
 l'università ha fatto appello "a tutte le istituzioni accademiche e a 
quelle in difesa dei diritti umani di tutto il mondo perché denuncino 
pubblicamente i crimini commessi dall'occupazione israeliana e le sue 
violazioni del diritto all'istruzione". La Birzeit University ribadisce 
che le azioni di Israele daranno  "solo maggiore slancio alla campagna 
internazionale di boicottaggio accademico contro le istituzioni 
israeliane che sostengono l'occupazione".
IL CONTESTO CHE MANCA NELLE NOTIZIE SULLA PALESTINA…
"Ho
 trascorso 20 anni della mia vita, tra cui gli ultimi 13, nelle prigioni
 di Israele e tutti questi anni mi hanno reso ancora più convinto di 
questa immutabile verità: l'ultimo giorno dell'occupazione sarà il primo
 giorno della pace. Coloro che cercano quest'ultima devono agire, e 
agire subito, perché si realizzi la prima condizione." Marwan Barghouti invia una lettera aperta al suo popolo
Quello che sta accadendo da giorni per le strade della Palestina "è una nuova Intifada. E a guidarla è una nuova generazione". Intervista a Lema Nazeeh, attivista dei Comitati popolari di resistenza.
"Le
 provocazioni continue del governo israeliano, la colonizzazione dei 
Territori occupati e la fine dell'illusione del processo di pace, sono 
le ragioni della nuova rivolta. La condizione più difficile è quella dei
 palestinesi di Gerusalemme"Intervista all'intellettuale e saggista Michel Warschawski.
È l'occupazione!
"È
 da tempo che dico che la migliore speranza per i palestinesi non sta a 
livello governativo o attraverso le Nazioni Unite, ma piuttosto nella 
campagna per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni contro 
Israele". -- Richard Falk, Ex-relatore speciale dell'ONU per i diritti 
umani nei territori Palestinesi occupati
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