domenica 22 novembre 2015

gianni tirelli IL COMPLOTTO DELLA VERITA'

IL COMPLOTTO DELLA VERITA'

Se questo nostro mondo, la cui immagine raccapricciante è sotto gli occhi di noi tutti, nutre ancora la speranza, di risvegliarsi da un coma che, agli occhi di molti, sembra oramai irreversibile, lo dobbiamo, in primis, ai famigerati complottisti e al loro caparbio desiderio di giustizia e di verità.
I grandi complottisti di un tempo, come i fratelli John e Bob Kennedy, Luter King, e alcuni del nostro più recente passato, come Pasolini, Falcone e Borsellino (per fare nomi altisonanti in aiuto agli ignoranti) sono stati assassinati. Questi simboli e miti eterni, ai quali, i nostri figli devono fare riferimento, hanno pagato di persona, con la vita, per avere complottato contro l’ingiustizia, la menzogna e la collusione fra il potere politico ed economico. Essere contro le guerre, la fame nel mondo, la contaminazione ambientale, prendere consapevolezza dei danni causati dall’effetto serra, dalla privatizzazione dell’acqua; l’indignarsi per la degenerazione della politica in affari con imprenditori e criminalità organizzata, tutto questo ed altro, non è un complotto. E' l’impegno responsabile di cittadini pensanti e con gli occhi bene aperti; individui liberi che, con la forza delle loro idee e la perseveranza dei loro atti, tengono viva la speranza per un mondo migliore e più giusto. Oggi siamo in tanti ad essere complottisti. Basta girare in rete e dentro gli infiniti siti e gruppi impegnati in un’opera di sensibilizzazione unica nel suo genere. Dobbiamo risvegliare le coscienze, dalla letargia indotta dal sistema liberista che, nella schiavitù della mente, attua il suo disegno perverso. E oggi, la storia si ripete. La nostra è una moderna resistenza ma priva di connotazioni politiche che, come allora, lotta per la libertà, la verità, il diritto ad esistere e l’autodeterminazione. Quelli che oggi ci chiamano complottisti, beneficeranno domani, come allora, di tali conquiste di civiltà, sperando che ne facciano tesoro, per consegnare un futuro dignitoso ai loro figli. “ E adesso uccideteci tutti”, recitava il commovente striscione dei ragazzi di Locri contro la mafia.

gianni tirelli




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