domenica 1 novembre 2015

gianni tirelli MIO CARO E ONESTO GIOVANE…

MIO CARO E ONESTO GIOVANE…
il tuo curriculum, che con orgoglio (viste le ottime e lodevoli credenziali) ti appresti a sottoporre al giudizio dell’ennesimo filibustiere di turno, è paradossalmente quella indelebile macchia nera che farà carta straccia di ogni tua ambizione al fine di entrare nel mondo del lavoro.
Ma se diversamente, sei in grado di produrre una fedina penale all’altezza della situazione, dove i reati per corruzione, appropriazione indebita, peculato, riciclaggio, si alternano allegramente all’associazione mafiosa, fino alla rapina a mano armata, ti puoi considerare già assunto, e così partecipare al grande businness confortato dalla protezione e dalla stima dei tuoi benemeriti padrini. Se poi sei donna, giovane e attraente hai tutte le porte aperte, ma non prima di avere soddisfatto i pruriti sessuali del tuo futuro datore di lavoro. A questo punto hai la strada spianata per intraprendere una carriera di tutto rispetto.

Oggi, chiunque ricopra una qualsiasi carica, o occupi un posto di responsabilità e di prestigio, o più semplicemente goda di un privilegio rispetto a tutti gli altri, deve essere prima di tutto corruttibile e parallelamente ricattabile. Questi sono i fondamentali del Sistema! Un dogma – una pre/condizione, venendo a mancare la quale, ogni possibilità di migliorare il nostro status ci è preclusa per sempre.
Il concetto di “merito” che oggi si vuole sdoganare come parametro atto a selezionare la competenza, è l’ennesima impostura del Sistema che, opportunamente, facilita la raccomandazione, il nepotismo e il servilismo. Una persona di buon senso, colta e intelligente, ancorata a solidi principi e valori, è vista dal Sistema Potere come elemento sovversivo, che rischia di destabilizzare le logiche perverse, corporativistiche, che regolano le società liberiste, consumiste. E’ questa la cruda, terribile e sconcertante realtà! E non c’è modo di contrastarla ne tanto meno di cambiarla.

La nostra società é così marcia e corrotta in ogni sua cellula, che se per assurdo si riuscisse ad imporre regole ferree e pene certe, lo stesso Sistema Socio Economico Finanziario imploderebbe in breve tempo – risultato di un liberismo marcio, tiranno e senza regole, che attraverso un meccanismo perverso improntato sull’interesse particolare, sulla sistematica illegalità e sul mercimonio della dignità, consolida e rafforza il suo demoniaco potere.

Come possiamo dunque minimamente immaginare che questo branco di diavoli intenda riconvertire la sua natura maligna in bene comune così da migliore le condizioni di vita dei cittadini? E’ un pensiero che non li sfiora minimamente, impegnati come sono a consolidare il loro potere, vanità e privilegi. Le loro carriere, che siano politiche, istituzionali o imprenditoriali, sono disseminate di crimini, di tradimento, di corruzione, di intimidazione e di menzogna: tratti caratteriali di un Sistema che, nel tempo, sono assurti a pratiche comportamentali e regole relazionali.
 Un altro dato caratteriale che contraddistingue questa “gang” e per affinità la accomuna alla criminalità organizzata, è l’omertà. Come all’interno di un clan mafioso, sono soggetti ad un "codice d’onore" che devono applicare alla lettera, pena l’estromissione, il totale isolamento ed altro ancora!

Tutto questo, inevitabilmente, si riflette sul paese civile, dove la parte marcia della società si allinea al potere, emulandone i comportamenti e aggravandone così la condizione generale.
Per tanto, mio caro e onesto giovane, che dopo tanti sacrifici e rinunce ti appresti a traghettare le tue capacità, eccellenze e competenze nel mondo del lavoro, sappi che questo percorso sarà disseminato di ostacoli, lungo e doloroso, perché in cambio di quel posto dovrai sacrificare la tua dignità. Gianni Tirell

gianni tirelli





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