mercoledì 4 novembre 2015

Prima pagina Per un vero sciopero generale! Per un vero partito dei lavoratori! Cosa deve ancora accadere perché i sindacati organizzino un vero sciopero generale?


Prima pagina

Per un vero sciopero generale! Per un vero partito dei lavoratori!

Cosa deve ancora accadere perché i sindacati organizzino un vero sciopero generale?

4 Novembre 2015
Il Bullo Fiorentino che guida il governo ripropone una dopo l'altra tutte le politiche di Berlusconi, peggiorate: dopo la licenziabilità arbitraria dei nuovi assunti a prezzi vantaggiosi per i padroni (Jobs Act), nuovi regali fiscali per ricchi e capitalisti e il semaforo verde più spudorato per gli evasori. Mentre i lavoratori e i pensionati, che già reggono sulle proprie spalle l'80% delle tasse, dovranno continuare a pagare per tutti: continuità dell'infame legge Fornero sulle pensioni, blocco di contratti pubblici già al palo da 7 anni, blocco delle assunzioni nei servizi (già a corto di personale), nuovi colpi all'istruzione pubblica, nuovo taglio massiccio della spesa sanitaria, con ulteriore aumento del ticket (già +26% dal 2008) e la riduzione drastica di diagnosi ed esami (anche quando servono?)...

La quotidiana televendita di Renzi annuncia che L'Italia è ripartita: la verità è che a ripartire sono i profitti degli industriali e i dividendi dorati delle grandi banche, sulla pelle di milioni di lavoratori precari, sempre più ricattabili, impossibilitati ad accendere un mutuo e a costruirsi un futuro. Spesso costretti a turni di lavoro massacranti, senza tutele e diritti, nella prospettiva di una pensione, se mai l'avranno, che sarà dimezzata rispetto a quella dei padri. Mentre una Confindustria entusiasta di Renzi, chiede lo svuotamento conclusivo del contratto nazionale di lavoro per avere definitivamente pieni poteri nelle fabbriche...

Occorre reagire a tutto questo, unificando il fronte del lavoro in una lotta vera. Non è vero che i lavoratori sono deboli. Sedici milioni di lavoratori salariati sono in Italia una forza immensa. Il problema è che questa forza non viene organizzata da chi dovrebbe farlo. Che le burocrazie sindacali balbettano. Che i gruppi dirigenti di ciò che resta della sinistra politica, già compromessi con PD e padronato in cambio di ministeri o assessorati, pensano unicamente a come risorgere in occasione delle elezioni. Senza minimamente occuparsi dei lavoratori e delle lavoratrici, di come ricostruire un’opposizione. Il risultato di tutto questo è che viene lasciato campo libero alle truffe comiziesche dei Salvini e dei Grillo. A una Lega che per vent'anni ha votato le peggiori porcherie contro i lavoratori. A un M5S che addirittura dichiara che il lavoro non c'è e non ha senso difenderlo.

Il Partito Comunista dei Lavoratori si batte in ogni lotta per unire il fronte dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati, contro il fronte comune di governo e padronato. Per una piattaforma di lotta generale che rivendichi la ripartizione del lavoro tra tutti, con la riduzione dell'orario a parità di paga, in modo che nessuno sia privato del lavoro; l'abolizione di ogni forma di precarietà del lavoro; un salario dignitoso per i disoccupati che cercano lavoro.

Soprattutto vogliamo dare a milioni di sfruttati un progetto generale per cui battersi: un'alternativa di società, finalmente liberata dalla dittatura dei capitalisti, dei loro partiti, dei loro portaborse, finalmente governata dai lavoratori nell'interesse generale della maggioranza.

E' questa l'unica alternativa vera, il resto è inganno. Dare un partito a questo programma di rivoluzione significa costruire il Partito Comunista dei Lavoratori. L'unico che non ha mai tradito i salariati.
Partito Comunista dei Lavoratori
 

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