Cerco un bravo MC per
mettere in musica questo rap.
Hey, vorrei tanto dirti: listen up you fucking bitch, ma mi
denunci e non son rich.
Professoressa, teachers, gruppo, fucking cast, vi dico tutto.
Hey insegnante dopo
di te dove cazzo siamo stati?
Una volta ci dicevi “miei amati”
Lo sai u bitch dove ci hai ficcati?
Fummo coi sorci a farci nelle vene, ore e ore di pene,
in caserme abbandonate, case diroccate, freddo, merda dacci
una coperta, facci riposare tornare a respirare
tornare com’eravamo
prima del tuo porco istituto dove noi crepavamo.
Quei cervelli lavati, conformati, marketizzati, li hai promossi nelle estati, ma a noi lo sai dove ci hai ficcati?
Ci moriva la fantasia, la poesia, l’illusione di creare
ribellione nei cervelli a brandelli della gente ormai fetente
e infatti oggi la
chiamiamo la ggggente..
Cosa ci hai lasciato, dove ci hai perforato coi tuoi giudizi,
voti sputati a fragili tizi che neppure te ne fotteva cosa fuori li aspettava,
il potere ti bastava, tu ti bastavi, e a noi ci separavi…
Quello benestante promosso in un istante, poi quello meno
stante, e poi quello meno meno stante, l’alunno sfinente
Ero io, you bitch, e ora te lo scrivo, mi denunci? so what titch
----- RITORNELLO:
Hey, vorrei dirti: listen up you fucking bitch, ma mi
denunci e non son rich
Hey, vorrei dirti: listen up you fucking bitch, ma se mi
denunci who gives a fuck
Hey, vorrei dirti: listen up you fucking bitch, ma se mi
denunci u're still a titch
Tutti noi quelli meno meno stanti, i non presenti, gli
inesistenti che in pagella il voto gli diceva: vivrete da fetenti.
Cresciuto, io noi, convinti da voi bastardi sadici servi di
una scuola putrefatta, troia e sfatta,
noi convinti di non valere nulla perché sul quel foglio
da compito della paura voi nazisti misuravate la mia, la nostra statura
La mia vita è stata dura, rabbia, e nel cranio quella gabbia
L’ho rotta a bottiglie, un coma etilico, stazioni abiette,
sbirri e io alle strette, sì cazzo quella notte il mio futuro sembrò a fette,
luce blu e le manette di ste marionette in divise porche e abiette
Questo tu insegnante mi hai lasciato, a me e all’esercito
ignorato di cappucci graffiti cervelli spappolati madri padri spauriti, animi
finiti, unghie ficcate in faccia sesso amplesso stuprato dal complesso che noi valiamo
nulla, se crepiamo… fuck you… uno di meno nella folla.
Tell u what, u whore, I’d slit you throat you fucking goat,
but u know the laws don’t think so… kiss my ass and off u go.
Vi prenderei voi infami, solo buoni a urlar reclami, vi
farei legger Don Milani. Milani, no non proclami, lui fu amore per noi infami,
per noi culla di chi crea, e che spera in una sera senza botte dagli
sbirri dai fratelli o genitori in brandelli.
Fu Milani un rap che tuona, fu padre di chi non funziona, nostro
padre ricordate e stanotte lo rappate, io voi inadatti a una vita da mentecatti
spalmati dai banchieri guerre e sbirri, noi prigionieri.
Fucking shit, l’Iphone adesso è un hit, la tv è uno sfintere
così tu non puoi vedere, e tu uomo acculturato manco sai che sei fottuto da sto
schifo ripetuto ogni giorno nella testa di noi schiavi di sta festa di
commercio, money e guerra… testa in un buco e io grido in terra.
Birra, Mirra hey Cristo a te chi ti ha mai visto? Si dice
che sei dove si soffre, allora ti cerco nello sterco di sta pera, crack e
galera, Eva Yaba Shabu Ketamina, poi mi abbracci domattina, davanti a scuola
all’esame, io che sai che son letame, me l’ha detto chi m’insegna, ma tu che
puoi…
please blow their brains all over the place so we stop this fuckin’
race
Schools implant shit in us, with all their bogus fuckin' fuss,
us
the scum, but even those at the top, Jesus, please please stop. Blast
their ass, destroy the men, Jesus please and please, amen.
Nessun commento:
Posta un commento