sabato 5 dicembre 2015

gianni tirelli L’AMERICA – UN OCEANICO LAGER A CIELO APERTO

L’AMERICA – UN OCEANICO LAGER A CIELO APERTO

Trovo già difficile il relazionarmi con gli europei. In Italia ho grosse difficoltà con la gente del Nord… figuriamoci con gli americani! Loro non sono più una razza umana ma organismi geneticamente modificati dall’assunzione di quanto peggio l’industria della chimica mette in circolazione.
Il loro fegato è un depuratore dismesso e arrugginito – lo stomaco un cassonetto della spazzatura indifferenziata e l’intestino, più simile a uno scarico del cesso otturato; corpi bloccati, grippati da una sedentarietà protratta, dove tutto è immobile, cronicizzato, e dove sedimenti di storie tossiche immagazzinati all’interno degli organi, precludono ogni funzione atta alla loro espulsione. Tutto questo è causa di una lunga serie di malattie e patologie che l’uomo americano cerca invano di combattere ingurgitando dosi massicce di farmaci dalle controindicazioni e dagli effetti collaterali devastanti.   
Associare oggi gli americani a un’inedita specie di lobotomizzati, non è un’esagerazione, una crudele metafora o una moderna forma di razzismo. Al contrario, non è così distante dalla realtà.
L’America è quel paese dove puoi acquistare una qualsiasi arma in un qualunque super/mercato e subito dopo organizzare una strage. Questa opportunità rientra in quel concetto di libertà individuale tanto cara ai mercanti di morte che tengono sotto scacco e corrompono i governi delle democrazie occidentali imponendo le loro logiche liberticide a fronte di profitti stratosferici.
Ci sarebbe da chiedersi (o meglio… si dovrebbero chiedere) cosa se ne facciano questi imbecilli di americani di tutte queste armi, e quale sia la logica e oggettiva motivazione che li spinge all’acquisto. Alla fine si sparano fra di loro dentro una guerra intestina fra psicolabili che sfogano la loro frustrazione e la repressione innescata da quelle libertà meramente “commerciali”, fasulle e improduttive che li ha trasformati in automi umanoidi sanguinari che eseguono alla lettera le suggestioni imposte dalla propaganda mediatica.
Un vero nemico da cui difendersi in realtà non esiste, se non nella loro immaginazione demenziale che li vuole dei piccoli “Rambo”alla ricerca di gloria.
Una popolazione sterilizzata dal libero arbitrio, da personalismi e da ogni più remota forma di autentica consapevolezza, in balia delle depravazioni sdoganate e rese fruibili dalle corporations dei Grandi Sponsor.
Questa è l’America, una nazione che si fregia del titolo di essere “la più grande democrazia del mondo” non conoscendone né il significato etimologico, né gli scopi intrinseci deputati alla sua compiuta realizzazione; un grande paese di merda alla mercé degli interessi barbari dell’industria bellica e delle multinazionali farmaceutiche che impongono il loro totale diniego all’assistenza sanitaria gratuita per i cittadini. Un paese devastato dalle Big Company biotecnologiche, Monsanto e sorelle in primis, produttore mondiale di Ogm e di pesticidi con effetti nefasti sulla fertilità maschile, sulla natura tutta e la salute umana.
E in fine, non ultime, le Banche; estorsori legalizzati, società per delinquere di stampo mafioso con il potere assoluto di vita e di morte sulla popolazione.
Sono loro a decidere le sorti del paese, i partiti di governo, e a condizionare ogni processo produttivo, fingendo attraverso le elezioni di consegnare nelle mani della comunità il potere di scegliere autonomamente e per il meglio l’uomo del cambiamento. Può essere democratica la schiavitù? Che senso ha votare per questo o per quel politico, se poi la scelta si limita a una rosa di delinquenti nominati il precedenza dall’alto? In questa allucinante condizione, a parlare di “democrazia” si commette il più spregevole atto di ipocrisia possibile, di impostura ripetuta ad oltranza adottata a regola comportamentale, e di alto tradimento a danno di centinaia di milioni di individui  ridotti alla stregua di bestie destinate allo sfruttamento intensivo.
Sulla base di quali parametri, dunque, l’America si ritiene un paese democratico? Democrazia significa "governo del popolo", ovvero un sistema in cui la sovranità è esercitata, direttamente o indirettamente, dall'insieme dei cittadini.
In realtà l’America è più simile ad immenso lager a cielo aperto – soggetti resi inoffensivi che vivono nell’illusione indotta di ritenersi liberi quando, di fatto, sono relegati all’interno di un oceanico campo di concentramento che alle recinzioni ad alta tensione ha sostituito il plagio mentale, la dipendenza da bisogni effimeri, l’uniformazione delle coscienze, e una globale deresponsabilizzazione; le inconsapevoli cavie di laboratorio di un progetto di sperimentazione di stampo nazista di dimensioni planetarie, che terminerà con “LA SOLUZIONE FINALE”.

gianni tirelli




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