Il mondo adesso
Il governatore di Aden nello Yemen è rimasto ucciso in un attentato jihadista. Il gruppo Stato islamico ha rivendicato su Twitter
l’attacco, in cui un’autobomba sarebbe esplosa al passaggio del
convoglio su cui viaggiava il governatore Jaafar Saad nel quartiere
residenziale di Tawahi. Sono morte anche sei persone del suo staff e
altre sono rimaste ferite.
Gli eredi di Chávez rischiano la sconfitta in Venezuela. Nel paese latinoamericano si tengono le elezioni politiche
per il rinnovo del congresso. La maggioranza attuale è del Partito
socialista unificato di Venezuela (Psvup) del presidente Nicolas Maduro,
delfino dell’ex presidente socialista Hugo Chávez, morto nel 2013. Ma gli ultimi sondaggi dicono che i chavisti rischiano di perdere per la prima volta dal 2000, soprattutto a causa della crisi economica.
La polizia britannica indaga per terrorismo dopo un’aggressione nella metropolitana di Londra. Un uomo è stato arrestato dopo avere attaccato
e ferito con un coltello tre persone nella stazione di Leytonstone, a
nordest del centro della capitale. Secondo i testimoni, l’aggressore
avrebbe tentato di sgozzare un passeggero, gridando frasi contro
l’intervento militare in Siria.
Il presidente uscente delle Seychelles costretto al ballottaggio. Al termine di tre giornate elettorali, il presidente James Michel non è riuscito a raggiungere il 50 per cento
dei consensi e dovrà andare al ballottaggio il 16 dicembre contro il
principale candidato dell’opposizione. È la prima volta che il Partito
popolare fondato nel 1977 dall’ex dittatore France-Albert René, di cui
Michel è uno storico dirigente, non vince al primo turno.
In India è stato riaperto l’aeroporto di Chennai dopo le inondazioni. Sono ripresi i collegamenti aerei nazionali dopo
quattro giorni di chiusura. Oltre trenta aerei erano rimasti bloccati a
causa delle forti piogge, che hanno colpito la metropoli e il resto del
Tamil Nadu, nel sud del paese, provocando la morte di quasi trecento
persone. L’emergenza sta lentamente rientrando.
Samsung accetta di pagare 548 milioni alla Apple per i brevetti. L’accordo tra le due aziende produttrici di smartphone è emerso dai documenti depositati
al tribunale di San José in California. La Samsung ha accettato di
pagare dopo che la corte ha respinto il suo ricorso in appello, ma
l’intesa non segna la fine della disputa giudiziaria – che dura già da
cinque anni – perché il gruppo sudcoreano intende chiedere un
controrisarcimento al concorrente statunitense.
Nessun commento:
Posta un commento