lunedì 14 dicembre 2015

Prima pagina,,,,,PCL..... Il vero conflitto di interessi


14 Dicembre 2015
BANKITALIA
L'opposizione pentastellata e salviniana denuncia il conflitto di interessi della famiglia Boschi negli scandali bancari. Ma contribuisce così ad occultare un conflitto di interessi infinitamente più rilevante: quello che coinvolge direttamente Bankitalia. La responsabilità di Bankitalia non sta semplicemente nella “mancata vigilanza” sulle operazioni truffaldine ai danni dei risparmiatori. Sta nella copertura attiva da essa fornita a tali operazioni, dettata dal proprio specifico interesse. Le risorse intascate dalle banche con la vendita massiccia delle obbligazioni subordinate servivano infatti a finanziare in larga parte l'acquisto dei titoli di Stato, cioè il finanziamento del debito pubblico, non a caso posseduto in larga parte proprio dalle banche italiane. Nel tutelare e incoraggiare la vendita di obbligazioni spazzatura, Bankitalia ha agito dunque come braccio dei governi, in particolare dopo la crisi finanziaria del 2011.
Non basta dunque chiedere conto alla famiglia Boschi. Occorre chiamare in causa i vertici di Bankitalia e i governi italiani, a partire dai ministri del Tesoro che si sono succeduti nell'ultimo quinquennio. La nazionalizzazione delle banche, a partire da Bankitalia, senza indennizzo per i grandi azionisti e sotto il controllo dei lavoratori, si conferma come l'unica misura di vera pulizia. L'unica che può punire le responsabilità vere. L'unica che può proteggere lavoratori e piccoli risparmiatori dall'ordinaria criminalità delle banche.
Il vero conflitto di interessi è quello che contrappone il capitalismo alla maggioranza della società. Solo un governo dei lavoratori lo potrà cancellare.
Partito Comunista dei Lavoratori
14 Dicembre 2015
BANKITALIA
L'opposizione pentastellata e salviniana denuncia il conflitto di interessi della famiglia Boschi negli scandali bancari. Ma contribuisce così ad occultare un conflitto di interessi infinitamente più rilevante: quello che coinvolge direttamente Bankitalia. La responsabilità di Bankitalia non sta semplicemente nella “mancata vigilanza” sulle operazioni truffaldine ai danni dei risparmiatori. Sta nella copertura attiva da essa fornita a tali operazioni, dettata dal proprio specifico interesse. Le risorse intascate dalle banche con la vendita massiccia delle obbligazioni subordinate servivano infatti a finanziare in larga parte l'acquisto dei titoli di Stato, cioè il finanziamento del debito pubblico, non a caso posseduto in larga parte proprio dalle banche italiane. Nel tutelare e incoraggiare la vendita di obbligazioni spazzatura, Bankitalia ha agito dunque come braccio dei governi, in particolare dopo la crisi finanziaria del 2011.
Non basta dunque chiedere conto alla famiglia Boschi. Occorre chiamare in causa i vertici di Bankitalia e i governi italiani, a partire dai ministri del Tesoro che si sono succeduti nell'ultimo quinquennio. La nazionalizzazione delle banche, a partire da Bankitalia, senza indennizzo per i grandi azionisti e sotto il controllo dei lavoratori, si conferma come l'unica misura di vera pulizia. L'unica che può punire le responsabilità vere. L'unica che può proteggere lavoratori e piccoli risparmiatori dall'ordinaria criminalità delle banche.
Il vero conflitto di interessi è quello che contrappone il capitalismo alla maggioranza della società. Solo un governo dei lavoratori lo potrà cancellare.
Partito Comunista dei Lavoratori

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