UNA VOCE IMPORTANTE
SUL PORCO PASOLINI.
Mail da un ex ragazzo
che ricorda.
Era il 1982 e prestavo servizio militare a
Roma …. All’epoca ero un giovane ventunenne toscano arrapato e come usavano
fare parecchi commilitoni, decisi di passare due ore in un cinema a luci rosse
in piazza dei Cinquecento … mi ricordo che la sala era quasi deserta ,
ma, nonostante le sedie del cinema fossero tutte libere un signore
sulla cinquantina , quando mi vide , si spostò e si mise a sedere proprio
accanto a me; io al momento , giovane provinciale, non avevo ben focalizzato
la situazione che però capì immediatamente quando arrivò la palpata
....
La mia reazione fu quella che si
usava avere a quei tempi e il tipo si ritrovò sdraiato nella fila delle sedie
di dietro con il naso rotto ….
Ancora oggi ho il ricordo vivo di quel momento,
intendo dire, il ribrezzo misto a rabbia, una cosa che non si scorda .
Posso facilmente immaginare quali danni,
le depravazioni di Pasolini possono aver provocato nella mente di
un minore sottosviluppato culturale che nel 1970 si prostituiva per misere
cose.
Certo è che il “poeta “ aveva gli
strumenti per capire quello che le sue pulsioni patologiche provocavano in
quelle deboli menti che diceva di amare.
Fa
parecchio da pensare come la sinistra italiana, ipocrita e falsa fino
al midollo osseo, ha fatto di quest’uomo
una specie di santo laico quando, al contrario, nelle migliore delle
ipotesi
era solo un poveretto incapace di controllare le sue pulsioni di morte.
Bene! Hai fatto bene, a dire questa verità! è giusta pure la forma e il
linguaggio che hai usato!
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