Una macchina da guerra chiamata Finmeccanica e il cinismo di Mauro Moretti
“Le sfide della sicurezza cibernetica da una prospettiva italiana ed israeliana"
(28 Novembre 2015)
Il vero intento di Moretti, in perfetta
simbiosi con Matteo Renzi, è quello di continuare a drenare denaro
pubblico a favore dei programmi di Finmeccanica da una parte, e
dall’altra centralizzare in mano ad una élite la direzione e la gestione
della ricerca e sviluppo
Premessa: Alla riapertura dei mercati lunedì 16
novembre, dopo gli attentati di Parigi e le dichiarazioni di escalation
della guerra in Siria da parte di Russia e Francia, i titoli azionari
delle società legate alla produzione di armi hanno iniziato a correre. E
il presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker annuncia
che le spese che la Francia o altri Paesi della Ue dovranno sopportare
per far fronte al terrorismo “sono straordinarie” e in quanto tali
devono trovare un trattamento “straordinario” da parte dell'Ue
nell'ambito del Patto di stabilità e di crescita.
Quando il 4 Febbraio 2015 davanti ai deputati della Commissione attività produttive della Camera Mauro Moretti, il nuovo amministratore delegato di Finmeccanica, descriveva una holding malata “una sorta di governo feudale, con l’indipendenza di ogni singola azienda e un coordinamento leggerissimo, quasi inesistente, con eccellenti settori industriali ma tanta roba rimediata per fare volume, di scarsa qualità industriale”, che lui avrebbe curato con un’operazione secca “investire tutto in piattaforma, nell’intelligenza di ogni livello di business, concentrandosi su progetti che garantiscano un solido ritorno degli investimenti e lasciando andare il resto”, più che all’acquisizione di informazioni sulle linee guida di un piano industriale, sembrava di assistere al film “Meraviglioso Mago di Oz”. http://webtv.camera.it/evento/7470
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Quando il 4 Febbraio 2015 davanti ai deputati della Commissione attività produttive della Camera Mauro Moretti, il nuovo amministratore delegato di Finmeccanica, descriveva una holding malata “una sorta di governo feudale, con l’indipendenza di ogni singola azienda e un coordinamento leggerissimo, quasi inesistente, con eccellenti settori industriali ma tanta roba rimediata per fare volume, di scarsa qualità industriale”, che lui avrebbe curato con un’operazione secca “investire tutto in piattaforma, nell’intelligenza di ogni livello di business, concentrandosi su progetti che garantiscano un solido ritorno degli investimenti e lasciando andare il resto”, più che all’acquisizione di informazioni sulle linee guida di un piano industriale, sembrava di assistere al film “Meraviglioso Mago di Oz”. http://webtv.camera.it/evento/7470
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Rossana De Simone
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