LA PIRAMIDE DEL POTERE CAPITAL/LIBERISTA OCCIDENTALE
La
comunità, che fino a ieri fungeva da grande bacino dispensatore di
ricchezza, e dal quale il Sistema si alimentava per saziare la sua
ingordigia, oggi è in secca. Ragione per cui, non è più in grado di
soddisfare le sue perversioni e dipendenze strutturali, facendolo così
precipitare dentro una crisi di astinenza dagli effetti prevedibilmente
catastrofici.
Immaginando
di dovere stilare una classifica dei soggetti più potenti integrati al
Sistema e che ne decidono la strategia e i condizionamenti, al primo
posto, al vertice della piramide, ci sono i grandi “Sponsor”: un gruppo
di holding, di lobbies, corporations e multinazionali, capaci di
influenzare i comportamenti sociali e le singole scelte, attraverso
un’operazione di sistematico plagio mediatico, tale da indurre gli
individui alla dipendenza.
L’area
sottostante ai grandi “Sponsor” è occupata dalla “Finanza”, che ingloba
banche, banchieri, compagnie di assicurazione e di cambio, fiduciarie e
Stato del Vaticano, che si occupano di speculazione, transizioni
finanziarie, aggiotaggio e usura.
Più
in basso, troviamo la “Politica”: una società che eroga servizi a
fronte di poltrone, privilegi e impunità. Un uovo sostanzialmente vuoto,
ma che impone le regole del gioco, legiferando per conto terzi,
accogliendo e soddisfacendo le istanze e le pretese dei vertici della
piramide.
Subito
dopo c’è la Chiesa, ma che nel tempo ha perduto il suo potere di
fascinazione e quella capacità di calamitare, canalizzare e indirizzare
il suo gregge (oggi disperso e smarrito) verso questo o quel soggetto
politico. Certo, è lo stato più florido del mondo! Possiede un
patrimonio a tal punto inestimabile, che potremmo registrarla a buon
diritto nella categoria delle grandi banche d’affari.
Da
questa lista ho omesso volontariamente la “Criminalità Organizzata”,
poiché la stessa è distribuita in maniera omogenea
e trasversale
all’interno di tutti i soggetti occupanti la piramide del potere, a tal
punto da renderlo un unico blocco, coeso e impermeabile ad ogni altra
interferenza esterna - una vera e propria società a delinquere dai tratti diabolici, di proporzioni planetarie.
Alla
base della piramide ci siamo noi, il popolo (lavoratori dipendenti,
pubblici e privati, artigiani, piccole imprese, agricoltori, contadini,
badanti, studenti ecc.. ecc..), ma di numero di gran lunga inferiore
rispetto al passato, e con una capacità di produrre ricchezza pulita,
oramai pari a zero.
Con
lo scardinamento dell’impianto etico – primo atto costitutivo di questa
società a delinquere – una gran parte della popolazione al grido di
“libertà per tutti”, si è messa al servizio del Sistema Potere,
giurandogli totale fedeltà e abnegazione. Così tutti sono al “soldo” di
qualcun altro, in una sorta di catena di Sant’Antonio che dalla base si
dirama fino ai vertici del potere!
A
questo punto, è doveroso domandarsi in che modo potrà ancora
sopravvivere il Sistema Potere, se il bacino dal quale si è alimentato
per decenni, si è ridotto ad un rivolo. La comunità non lavora, non
produce e non acquista più, costretta a ridurre i consumi energetici e
idrici. Si spengono i boiler, si evita di usare l’automobile, di pagare
bolli, assicurazioni, meccanici e sanzioni amministrative - di andare
dal dentista, dall’oculista, dal farmacista, mentre la vendita dei beni
effimeri e voluttuari, sta precipitando ai minimi di sempre, a fronte di
quelli di prima necessità. Presto la disoccupazione raggiungerà livelli
impressionanti!!
Così
il Sistema, nell’impossibilita di poter disporre dei profitti un tempo
sottratti indebitamente alla comunità, comincia a sbarazzarsi di tutti
quei servi, cortigiani, spie e papponi (i professionisti) che un tempo
aveva assoldato e che foraggiava a fronte delle loro perverse
competenze. Il Sistema Potere è sul punto a fagocitare se stesso, dentro
una guerra al massacro, dove i vari soggetti che lo rappresentano, si
scanneranno fra loro fino ad auto/eliminarsi. Un albero senza radici in
procinto di abbattersi al suolo, dentro un boato sordo!
In
passato, la piramide del potere era disegnata in maniera ben diversa da
oggi, caratterizzata da una base molto estesa ed ampia, e con i due
lati schiacciati verso il basso fino quasi a toccarla. Al vertice
troneggiava il monarca attorniato da cortigiani aristocratici e colti, e
un gradino più sotto, la nobiltà e i feudi, che si attenevano ai
dettami del re. Tutto il resto dell’area della piramide era di
pertinenza della borghesia e del popolo: un’enorme massa di individui
che con la loro forza di volontà e passione, traducevano ogni loro
fatica in beni di consumo essenziali, cultura, arte, tradizione, gioia e
svago. Una ricchezza illuminata senza precedenti che abbiamo sputtanato
in cambio di fabbriche fumanti, rifiuti e scorie tossiche, disvalori,
precarietà e depressione.
La
nostra, diversamente, è una società verticistica (più simile ad una
freccia dalla base molto ridotta e la punta sottile) caratterizzata da
un’orda di fannulloni, scansafatiche, servi e parassiti, che hanno
mercificato la dignità con il maligno. Praticano la corruzione, il
tradimento e l’impostura come regola relazionale, per portare a casa il
massimo con il minimo sforzo. Un’immensa folla di bestie umanoidi che
oggi occupano la gran parte dell’area della piramide, fiaccati nel corpo
e nello spirito, e avulsi da ogni sussulto rivoluzionario.
comp. teatro
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