“Per Claudio Descalzi, numero uno dell’Eni, e per i suoi colleghi petrolieri trovarsi a capo di uno dei big mondiali dell’energia non è facile. Si deve «sapere» di petrolio ma ci si deve anche muovere tra strategie di nazioni non semplici. … per decrittare le spinte contrastanti di un’Arabia Saudita o un Iran si finisce per forza di cose a occuparsi di conti economici ma anche di politica estera”.
E così, neanche fosse un ministro degli esteri, il nostro ingegner Descalzi ci racconta delle sue relazioni internazionali e che per esempio ha
“avuto proprio nei giorni scorsi colloqui con il presidente egiziano Al Sisi, con quello cipriota Nicos Anastasiades, con Ben Netanyahu”.
Il tutto per il nobile scopo di rifornire l’Europa, che non possiede né gas né petrolio, attraverso non
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