dicembre 08
10:17
2015
Damasco, 7 dic – Aerei militari della coalizione guidata dagli Stati Uniti hanno colpito alcune postazioni dell’esercito siriano a Deir Ez Zor, nella Siria orientale.
L’attacco, confermato dal governo siriano, ha provocato la morte di 3 soldati siriani, il ferimento di altri 13 e la distruzione di due carri da combattimento e di un deposito di munizioni.
Il grave attacco, portato a termine con il lancio di nove missili aria-terra, ha colpito una base della 137a Brigata d’artiglieria dell’Esercito Arabo Siriano nella cittadina di Ayyash, agevolando così le attività dei terroristi dell’Isis.
Il Ministro degli Esteri siriano, come riportato
dall’agenzia di stampa ufficiale SANA, ha presentato oggi una protesta
ufficiale alConsiglio di Sicurezza delle Nazioni Uniteper quanto riguarda gli attacchi aerei della coalizione guidata dagli Usa contro le truppe siriane.
Nel frattempo, la coalizione ha negato
che i suoi aerei abbiano eseguito l’ attacco sul campo militare di
Saeqa, sostenendo che i soli attacchi aerei in quella zona sono avvenuti
a 55 chilometri di distanza dal luogo.
“Abbiamo visto queste relazioni siriane ma ieri non abbiamo condotto attacchi in quella parte di Deir ez Zor”, ha affermato il col. Steve Warren, portavoce della coalizione.
L’esercito siriano è da più di un anno completamente accerchiato dall’Isis
nella zona di Deir Ez Zor, città con alto valore strategico per il
controllo della parte orientale del paese e ricca tra l’altro di
numerosi giacimenti petroliferi, molti dei quali nelle mani dell’Isis.
Un’ulteriore
indebolimento delle truppe di Damasco, costituite oltre alla già citata
137a Brigata d’artiglieria, dalla 104a brigata aerotrasportata della Guardia Repubblicana, espone alla violenza dei terroristi le poche zone sotto il controllo del governo dove i civili hanno trovato sicuro rifugio.
L’attacco è il primo da parte della coalizione contro
postazioni dell’Esercito siriano da quando i paesi occidentali e i loro
alleati arabi hanno intrapreso questa campagna aerea. Questo episodio
rischia tuttavia di peggiorare la già tesa situazione
tra i vari attori attivi nel conflitto siriano e di provocare risposte
adeguate da parte di Damasco, per via di numerosi attacchi che le sue
forze, in guerra da cinque anni contro i terroristi, hanno subito nel
tempo, soprattutto da parte dell’aviazione israeliana e
dalla continua ed illegittima violazione del suo spazio aereo da parte
della coalizione Usa che non ha nessun mandato internazionale per
operare in Siria ne tantomeno il permesso di Damasco.
L’Isis ringrazia.
Giovanni Feola
Fonte: Il Primato Nazionale
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