venerdì 19 febbraio 2010

COME DARGLI "TORTO"....???

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IL CAPITALISMO E’ LA PATRIA DELLA CORRUZIONE, OGGI COME IERI.
LA “SECONDA REPUBBLICA” E’ FALLITA.
SOLO UN GOVERNO DEI LAVORATORI POTRA’ RIGENERARE LA SOCIETA’.
(18 Febbraio 2010)

Lo scandalo montante della corruzione pubblica e i richiami ad una seconda “tangentopoli” alzano il coperchio sulla realtà del capitalismo. Non su questo o quell’altro mascalzone o “caso criminoso”, ma su un intero sistema sociale dominato dal cinismo del profitto e su un apparato dello Stato complice e subalterno, per sua natura, alla dittatura del profitto. Quale che sia il mutare dei governi.
La vicenda della Protezione civile è davvero emblematica. Ciò che colpisce non è la ragnatela di favori, complicità e truffe tra capitalisti costruttori particolarmente cinici e arraffoni e i massimi funzionari dello Stato. Ma il fatto che gli stessi corruttori e corrotti abbiano operato nel lungo periodo sotto governi di diverso colore ( centrosinistra e centrodestra), alle dipendenze dei più diversi padrini e ministri ( compresi i Rutelli e..i Di Pietro), persino al servizio di diversi Papati e gerarchie ecclesiastiche. Come dire: cambiano i comitati d’affari, l’essenziale è la continuità degli affari, anche all’ombra della croce.
Certo: Berlusconi ha sicuramente usato più (e meglio) di altri i poteri speciali della Protezione Civile, l’enorme massa di denaro pubblico che quei poteri avocano a sé ( mentre si tagliano scuola, sanità, servizi popolari), l’impatto d’immagine dell’”eroe” Bertolaso sul fronte rifiuti e terremoto ( come paravento umanitario di rapine e speculazioni dei capitalisti ridens). E non a caso è Berlusconi che oggi vuole ulteriormente rafforzare questa struttura di potere, quale leva privilegiata di relazioni familistiche e di clan nel blocco sociale dominante ( con la significativa riserva dell’associazione nazionale dei costruttori, il che spiega le “critiche” al decreto da parte di PD e UDC). Ma l’estensione abnorme della “protezione civile” ai “grandi eventi” fu varata dal centrosinistra negli ultimi anni 90: gli stessi anni della scalata di Angelo Balducci al vertice dei Lavori pubblici. L’allora capo del governo non era Berlusconi ma Prodi. E il ministro dei lavori pubblici non era Matteoli ma Di Pietro. Così quando si destinò alla protezione civile i “grandi eventi” della presidenza italiana del G8, del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, dell’Expo 2015, dei mondiali di ciclismo, governava non il centrodestra ma il centrosinistra ( col voto diligente di tutte le sinistre e dei loro ministri). Allo stesso modo centrosinistra e centrodestra hanno votato insieme, per 10 anni, tutte le assegnazioni alla protezione civile nel campo delle celebrazioni religiose, col relativo sperpero di risorse pubbliche a vantaggio di interessi privati e confessionali: dal memorabile Giubileo ( 2000) alla canonizzazione di Padre Pio ( 2002), dalla beatificazione di Madre Teresa di Calcutta ( 2003) al 24° Congresso Eucaristico ( 2005), sino alla visita pastorale di Papa Benedetto XVI a Genova ( 2008). E’ un caso che Angelo Balducci fosse tanto vicino al Cardinale Sepe e alla Compagnia delle Opere? Perché nessuna opposizione denuncia il coinvolgimento del Vaticano negli scandali di corruzione? La verità è che tutti i partiti dominanti della seconda Repubblica- nessuno escluso- hanno servito, a turno o insieme, gli interessi del capitalismo laico ed ecclesiastico, col fisiologico trascinamento di corruzione e ruberie.
Non sarà la magistratura borghese a porre fine alla piaga della corruzione. E non solo perché ne è essa stessa afflitta, ma perché non può essere una corporazione di questo Stato a capovolgere questa società, che della corruzione è matrigna. Nel 92 la magistratura intervenne ( assai più di oggi) contro lo sport delle tangenti, cavalcando la crisi dei vecchi partiti dominanti della Prima Repubblica e la rivolta di settori borghesi contro la tassa del pizzo sugli appalti. 18 anni dopo la stessa magistratura rileva che la corruzione non solo non è stata debellata ma è in continua crescita, per di più esponenziale. Non è questo il fallimento clamoroso di ogni illusione “giustizialista”?
Non è mai esistito, nè mai esisterà un capitalismo onesto. In nessuna epoca e a nessuna latitudine del mondo. La cosiddetta “seconda repubblica” è fallita. Solo un governo dei lavoratori, spazzando via le vecchie classi dirigenti e la dittatura del profitto, potrà promuovere una rigenerazione morale della società.
MARCO FERRANDO

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