giovedì 18 febbraio 2010

O B A M A........(ERI)..... UNA SPERANZA

ulissevietato
ULISSEVIETATO DA current

Il nucleare non è pulito!

Il nucleare non è pulito!


Le emissioni delle centrali nucleari sono essenzialmente vapore acqueo. Il vapore che si crea da raffreddamento del nucleo il quale riscaldandosi produce energia.
http://it.wikipedia.org/wiki/Centrale_nucleare#Funzionamento
Il problema, quando si è ravvisato qualche problema, non è dovuto alle emissioni come con le centrali a carbone o a carburanti fossili: petrolio e gas, ma alla dispersione di radioattività che evidentemente non si riesce ad eliminare totalmente.
Tanta è la potenza sprigionata dalla fissione dell’atomo, un fatto innaturale perché l’uomo artificialmente spezza il più piccolo nucleo frutto della natura.
A differenza degli altri metodi che sono fondati sulla trasformazione della materia, da solida come il carbone o liquida come petrolio e gas a calore, la fissione si basa sulla frammentazione dell’atomo, ossia su di un processo che è per sua natura incontrollabile al 100%.
Come se non bastasse esiste poi il problema delle scorie nucleari che a seconda dei casi vengono stoccate in capannoni oppure, peggio che mai inserite in una specie di siluri e sparati in fondo al mare.
Il mare ossia l’acqua, l’unico elemento in quantità tale da poter ancora, non so per quanti anni, riciclare quello che vi viene gettato.
E’ vero che le emissioni da fossili solidi, liquidi e gassosi dovrebbero essere abbandonate, se si potesse anche domani, anzi ieri, tanto sono dannose per l’ambiente, però l’alternativa che ci aspettavamo noi che abbiamo appoggiato l’elezione di Barack Obama era di un altro genere.
L’alternativa che si aspettavano progressisti sopravvissuti alle morie colossali del 1900 dopo golpe, sparizioni di massa, complotti, assassinii mirati, stragi e quant’altro del genere era di carattere alternativo al mondo dei vincenti.
Pensavamo che si sarebbe intervenuti sul modello di sviluppo e sulla cultura e valori ad esso, inevitabilmente, collegati.
Pensavamo che si sarebbe cominciato a diffondere una cultura diversa da quella della vittoria nel proprio campo della vita a qualsiasi costo e senza riferimenti etici.
Pensavamo che si sarebbe diffusa una cultura che avrebbe messo al bando consumi superflui e puntato su un modello che avesse valorizzato i sentimenti umani, lo stare insieme anche senza scopo di lucro.
Perché oggi i rapporti umani sono fondati esclusivamente su rapporti di lavoro, di interesse, di scambio di cose materiali, il che, naturalmente fa diventare il denaro la cosa più importante da conquistare costi quel che costi!
Non si è puntato a valorizzare lo stare insieme, in qualsiasi tipo di rapporto, per il piacere di farlo senza porsi obiettivi materiali immediati.
Mancando questo non esiste il freno a non danneggiare gli altri se c’è una prospettiva di guadagno materiale.
Basta ricordare le speculazioni con oggetti finanziari fantasiosi frutto di finanza creativa che alla fine si sono rivelati per quello che erano: truffa ai danni dei piccoli e disinformati risparmiatori.
Per non parlare della corruzione come metodo per arrivare a raggiungere lo scopo della vita.

La vita oggi, senza spendere soldi in qualche locale, senza vestire capi di abbigliamento firmati, senza viaggiare su SUV giganteschi e esibire vacanze in isole sperdute o frequentare palestre o centri di benessere costosi non vale niente per il senso comune.
Un senso comune spudorato diffuso ad arte proprio per spingere le persone a spendere e spandere tutto quello che si possiede.
Un senso comune fondato sul consumismo sfrenato privo di qualsiasi riferimento morale.
Se si fosse intervenuti in tempo, quando ancora si poteva invertire il senso di marcia, forse oggi le centrali nucleari non sarebbero state necessarie e sarebbe stata sufficiente energia pulita prodotta da fonti rinnovabili come il sole, l’acqua e carburanti frutto del riciclaggio dei rifiuti.
Non sarebbe stata necessaria tanta energia perché gli abitanti del mondo avrebbero vissuto bene anche senza tante abitudini diffuse da una cultura “ad hoc” utile ad imporre un inutile e dannoso consumismo superfluo.
Siamo rimasti all’edonismo reaganiano degli anni Ottanta e non abbiamo fatto più un passo avanti verso la ragionevolezza dell’essere ma al contrario verso l’esaltazione dell’incoscienza.
Bisogna guardare sempre il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto, anche se in molti e non solo in Africa il bicchiere non ce l’hanno mai avuto e in occidente a molti glielo hanno rubato.

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