Come nelle lotte anticoloniali e nazionali degli anni'50 e '60, dove pure ci fu un tentativo - a volte riuscito - di ricambio nel segno dell'imperialismo (Ghandi, Mandela, Menem) arabi e Sud del mondo sono tornati a essere la forza trainante dell'umanità. Il fatto che sono consapevoli del nemico capitalista-neoliberista che li ha devastati, rende quella forza indomabile alla lunga. Impariamo!
Sullo, corifeo del fasullone infiltrato Marcos (politicamente defunto a dimostrazione che i finti cambi non reggono), e tutta la marmaglia collaborazionista delle ONG e del pacifismo nonviolento, vogliono mettere il cappello sulla rivoluzione araba. Disarmata e nonviolenta dicono. Come se i sassi, le barricate, le molotov e la resistenza dura agli squadristi di regime fossero roba loro. Viva la violenza di massa.
Fulvio Grimaldi
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