Oggi la destra italiana, tutela il crimine e la criminalità, essendone parte integrante, nella nuova veste di procacciatore di affari e cassaforte di profitti.
Per essere chiaro, porto l’esempio di milioni di tonnellate di rifiuti tossici, e mortali, dispersi sul territorio italiano che, non sono l’opera di organizzazioni operaie di metalmeccanici, ma bensì, di potenti imprenditori, sostenitori e finanziatori dell’attuale destra italiana. Potrà mai la cultura avere a che fare con questa cricca?
Potrei aggiungere, inoltre, che i motivi che aggregano questa particolare specie di individui, e che rendono così, apparentemente coesa la loro formazione, vanno ricercati nella loro condizione psicologica, che interviene in maniera devastante sulla loro capacità e libertà di giudizio.
I loro comportamenti ( totale sudditanza verso il loro capo, compattezza ideologica, sprezzo per le istituzioni), vanno ricercati nell’incapacità di doversi confrontare con gli altri, essendo totalmente riversi e concentrati su frustrazioni, egoismi e complessi di inferiorità, atavici, mai risolti e sempre elusi.
Il loro tempo, è occupato dal pensiero di tutto ciò che può, o potrebbe accadere loro, e nell’affinare strategie di difesa contro un ipotetico attacco verbale da parte di coloro, che credono siano i nemici naturali.
La loro intelligenza, non ha avuto modo di evolversi, e quindi di produrre cultura e buon senso. Vivono al di la di una muraglia, innalzata per difendersi dagli attacchi dell’uomo ragionevole, che combattono con le armi del populismo, della mistificazione e della contraffazione della realtà – usando le armi improprie della televisione commerciale e di alcune reti di stato, messe sotto scacco dallo sporco commercio della altrui dignità.
Praticano in maniera disinvolta e trasversale, il rancore, l’invidia e la menzogna, in modo del tutto naturale, come a palesare una virtù, assunta a regola relazionale. Odio represso, complessi di inferiorità e frustrazione, sono, in seguito, i comportamenti degenerativi di un tale stato psicotico, che rischiano di innescare pericolose derive populiste e autoritarie. L’esperienza passata, e la tanta sbandierata memoria storica, hanno attraversato le coscienze degli italiani, senza lasciarne la minima traccia. Occupati come sono all’esercizio del qualunquismo e a coltivare l’ignoranza, fra un reality show e un derby calcistico.
Gianni Tirelli
Dire che fanno schifo è un eufemismo.
PS: Dimenticavo, hanno chiesto scusa per i civili uccisi in Libia, come se noi domani uscissimo uccidendo a caso e poi dicessimo scusa. Che differenza passa?
Vorrei scrivere su questo argomento, ma non ho fatto una copia, grazie
Ascolta il video che ho postato http://fintatolleranza.blogspot.com/ e leggi il blog di paolofranceschetti.blogspot.com
Ciao, e forza, per i propri ideali si deve essere disposti a morire, altrimenti che vita è ?
Nessun commento:
Posta un commento