mercoledì 24 agosto 2011

A voi prego...SAPEVATE CHE SKY HA FESTEGGIATO L'INCREMENTO DELL 1% IN ITALIA....NONOSTANTE LA CRISI. INDOVINATE DOVE....A NEW YORK.....che centra con i bambini Somali che muoiono di fame ? VEDETE UN PO VOI ......


Mercoledì 24 Agosto 2011 07:44

Somalia: i viveri come un’arma di guerra per gli Usa

Somalia: i viveri come un’arma di guerra per gli Usa
Muore più gente a causa degli attacchi militari ed economici degli USA in luoghi come la Somalia e il Congo che nelle guerre più conosciute dell’impero statunitense. Queste “altre guerre” mettono fine a “centinaia di migliaia – milioni – di vite, ed hanno dato luogo, o hanno contribuito, alle due peggiori crisi umanitarie dell’Africa durante gli ultimi quattro anni.” L’annuncio del presidente Obama di donare 105 milioni di dollari alla Somalia è solo una cinica distrazione del fatto che gli USA utilizzano gli alimenti come un’arma di guerra.
Il 20 Agosto, la Coalizione per la Giustizia Sociale, la Pace e le Riparazioni Black is Back ha convocato un Giorno Internazionale di Azione contro le “altre guerre”. La prima domanda della gente è: a cosa ti riferisci con “altre guerre”? Qualsiasi spiegazione deve includere la guerra degli USA contro la Somalia, come parte di un progetto statunitense per militarizzare e dominare il Corno d’Africa.
Si tratta di una guerra non dichiarata, come tutte le “altre guerre” degli USA – quelle che il movimento contro la guerra degli USA, dominato dai bianchi della vecchia guardia, non ritiene che abbiano il rango sufficiente per includerle nella loro lista delle guerra-. Queste guerre spezzano comunque centinaia di migliaia – milioni – di vite, e hanno dato luogo, o hanno contributo, alle due peggiori crisi umanitarie in Africa durante gli ultimi quattro anni. Gli USA hanno rubato non solo le vite del popolo della Somalia, ma anche la sua sovranità sulla propria terra natale. Se questa non è una guerra, allora la parola stessa è priva di significato.
La Somalia ebbe qualcosa di simile alla pace, ed un governo per proteggere la pace, per un periodo molto breve prima che gli USA istigassero e armassero un’invasione etiope del paese, alla fine del 2006. Schiacciarono e dispersero il governo islamista – chiamato “i Tribunali Islamici” – il cui ramo più giovane, Shabab, organizzò allora una resistenza di guerriglia. Quasi immediatamente il paese si vide sommerso in quella che le Nazioni Unite chiamarono “la peggiore crisi umanitaria dell’Africa”. Gli statunitensi usarono soldati stranieri di Uganda e Burundi, loro Stati clienti in Africa, per sostenere un deplorevole e fraudolento mini-Stato nella capitale, Mogadiscio. Incapaci di controllare le zone rurali, e anche la maggior parte della capitale, gli USA resero allora estremamente difficile per gli operatori di aiuti alimentari stranieri poter giungere alla gente nelle zone controllate dagli Shabab. Questo preparò lo scenario per la successiva grande crisi umanitaria, quando la più grande siccità degli ultimi sessanta anni ha colpito la maggior parte del Corno d’Africa, minacciando la vita di decine di migliaia di persone in Somalia, Kenia, Etiopia e Gibuti.
Ma i somali erano i più esposti, perchè le agenzie internazionali di aiuto temevano rappresaglie degli statunitensi se avessero distribuito viveri nel territorio controllato da Shahab.
Adesso il presidente Obama ha annunciato, in pompa magna, che gli USA invieranno 105 milioni di dollari per fornire alimenti ai somali, ovunque essi stiano soffrendo la fame. Ma molte agenzie di aiuto non credono che gli USA siano seri nel dichiarare che cesseranno di utilizzare i viveri come un’arma di guerra, e sono reticenti a riprendere la distribuzione del cibo. E i 105 milioni di dollari do Obama sono meno della metà degli aiuti che gli USA hanno inviato nel 2008, dopo la prima crisi umanitaria di fabbricazione statunitense.

Fonte: http://europeanphoenix.com

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