ACCORATA
LETTERA ALL’AMICO SILVIO
Caro
Silvietto,
comportandoti
in questo modo, tratti da coglioni i tuoi elettori e tutti gli italiani.
Sicuramente, una parte dei tuoi tifosi rientrano in questa categoria, ma la
stragrande maggioranza dei cittadini ti ha sgamato da tempo e ti manderanno a
casa a calci in culo. Io lo dico per te!
È
inutile che tu continui a sbandierare lo spauracchio comunista! Sicuramente hai
un vuoto di memoria, o un forte trauma ti ha indotto a rimuovere una parte fra
le più significative della storia italiana.
Non
c’è mai stata in Italia la dittatura comunista, ma bensì fascista: di destra.
Rimembri ?
Nel
resto dell’Europa occidentale, dittature comuniste non se ne sono mai viste. Ma
tutti quanti noi, ci ricordiamo bene del nazismo (sempre di destra) che, ti
rammento, ha prodotto la più grande tragedia nella storia dell’umanità. In
Spagna, se la memoria non ci tradisce, si era instaurata la dittatura del
Caudillo, Francisco Franco (ancora di destra) e, oggi, nella nostra “italietta”,
ci sei tu che, con quella faccia da minchia molle, cerchi di imporre il tuo
regime mediatico da operetta.
Se
vuoi conferma di quanto sopra da me correttamente esposto, chiedi a Fini. Lui
ti rinfrescherà la memoria… storica!
Aggiungo
inoltre, che l’armata rossa comunista, fu determinante per la liberazione dei
deportati ebrei dai campi di concentramento, e per la vittoria finale contro il
nazismo e il fascismo. Stai
ricordando? O forse una parte del tuo cervello, si è fottuta per sempre? La
resistenza partigiana non ti dice nulla?
La tua
arroganza, la spavalderia e la menzogna che, da tempo, hai adottato a pratica
relazionale e sistematica, appaiono come gli effetti di un grave trauma
psicologico, dal quale non ti sei mai ripreso e che ti ha segnato per sempre.
Il tuo è il classico atteggiamento rancoroso e sprezzante del cornuto e, per
tanto, non mi è difficile, sotto il profilo umano, comprendere il tuo astio.
Può essere successo che (ai tempi dell’università), un esponente di Lotta
Continua o di Potere Operaio, ti abbia trombato la donna che amavi. Tutto può
essere ma, oggi, sei a Capo del Governo e hai delle responsabilità concrete,
verso l’Italia e gli italiani. Non puoi sconvolgere la vita e quindi,
l’economia di un paese, per un retaggio infantile!.
La vita
ti ha “dato” tutto, anche Craxi, ma con il tempo si riprende il mal tolto.
Cerchi
di spaccare in due il paese, rifacendoti alla famosa frase “dividit et imperat”
ma, quelli, erano altri tempi.
Siamo
in democrazia e in Europa. Il mondo è cambiato!! I piazzisti, oggi, fanno la
fame. La gente non abbocca più, non compra, non crede, non spera. Si è fatta
furba!
Tu,
oggi, sei un personaggio anacronistico, superato, vecchio - un uomo triste che mi procura tanta pena
mista a riluttanza.
Siamo
di passaggio, non dimenticarlo: precari della vita. Non abbiamo il tempo per
perderci in vendette personali sulla pelle degli altri!
Se
tutti quelli che hanno le corna, dichiarassero guerra al mondo, sarebbe un bel
casino.
E poi,
lascia perdere quei tuoi strani amici, i Dellutri, i Previti, gli Scapagnini, i
Gelli, i Cosentino, i Tarantini, i Lavitola, gli Scapagnini, e tutta quella
folta schiera di avvocati e ruffiani dei quali ti sei circondato! Quando
arriverà il momento, tutti si dilegueranno e tu tornerai ad essere l’uomo solo
che sei sempre stato, schiacciato dal peso del potere, dai soldi e dalla
realtà.
Il
fatto, poi, di essere basso, calvo e cornuto, non è un problema insuperabile.
Quanti milioni di bassi calvi e con le corna ci sono al mondo? Eppure si
accettano e continuano a vivere dignitosamente. Fai un gesto e dai prova di
maturità e di consapevolezza!
Ritorna
da Vespa, tu da solo, come sempre, comodamente seduto sulla tua poltroncina.
Parla agli italiani con il cuore e in tutta sincerità. Ammetti di non avere
saputo onorare i termini del tuo contratto con gli italiani. Chiedi umilmente
scusa e sparisci per sempre.
Questo
ti gratificherebbe non poco, e gli italiani ti ricorderanno come un uomo
sciocco e nano, ma responsabile.
Tu e i
tuoi amici, ritornerete serenamente a gozzovigliare e troieggiare, rimembrando
i bei tempi passati (continuando a fare quello che avete sempre fatto), senza
che nessuno si prenda la briga di intentare vendette personali.
Ti
saluto e fottiti per sempre; un amico sincero!
P.S.
So che
ami molto riempirti la bocca con la parola libertà.
Ma tu
per questa libertà, dimmi, che cosa hai fatto? Hai lottato, hai sofferto, hai
dato la vita? O piuttosto fai uso e abuso di una libertà conquistata a caro
prezzo da altri, compresi i comunisti, con sacrificio e privazioni e in molti
casi con la vita?
Una
cosa però l’hai fatta; sei riuscito ad oscurare la fama di Pinocchio.
Il tuo, Gianni
Tirelli
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