domenica 25 settembre 2011

ACCORATA LETTERA ALL’AMICO SILVIO



ACCORATA LETTERA ALL’AMICO SILVIO

Caro Silvietto,
comportandoti in questo modo, tratti da coglioni i tuoi elettori e tutti gli italiani. Sicuramente, una parte dei tuoi tifosi rientrano in questa categoria, ma la stragrande maggioranza dei cittadini ti ha sgamato da tempo e ti manderanno a casa a calci in culo. Io lo dico per te!
È inutile che tu continui a sbandierare lo spauracchio comunista! Sicuramente hai un vuoto di memoria, o un forte trauma ti ha indotto a rimuovere una parte fra le più significative della storia italiana.
Non c’è mai stata in Italia la dittatura comunista, ma bensì fascista: di destra. Rimembri ?
Nel resto dell’Europa occidentale, dittature comuniste non se ne sono mai viste. Ma tutti quanti noi, ci ricordiamo bene del nazismo (sempre di destra) che, ti rammento, ha prodotto la più grande tragedia nella storia dell’umanità. In Spagna, se la memoria non ci tradisce, si era instaurata la dittatura del Caudillo, Francisco Franco (ancora di destra) e, oggi, nella nostra “italietta”, ci sei tu che, con quella faccia da minchia molle, cerchi di imporre il tuo regime mediatico da operetta.
Se vuoi conferma di quanto sopra da me correttamente esposto, chiedi a Fini. Lui ti rinfrescherà la memoria… storica!
Aggiungo inoltre, che l’armata rossa comunista, fu determinante per la liberazione dei deportati ebrei dai campi di concentramento, e per la vittoria finale contro il nazismo e il fascismo.  Stai ricordando? O forse una parte del tuo cervello, si è fottuta per sempre? La resistenza partigiana non ti dice nulla?

La tua arroganza, la spavalderia e la menzogna che, da tempo, hai adottato a pratica relazionale e sistematica, appaiono come gli effetti di un grave trauma psicologico, dal quale non ti sei mai ripreso e che ti ha segnato per sempre. Il tuo è il classico atteggiamento rancoroso e sprezzante del cornuto e, per tanto, non mi è difficile, sotto il profilo umano, comprendere il tuo astio. Può essere successo che (ai tempi dell’università), un esponente di Lotta Continua o di Potere Operaio, ti abbia trombato la donna che amavi. Tutto può essere ma, oggi, sei a Capo del Governo e hai delle responsabilità concrete, verso l’Italia e gli italiani. Non puoi sconvolgere la vita e quindi, l’economia di un paese, per un retaggio infantile!.
La vita ti ha “dato” tutto, anche Craxi, ma con il tempo si riprende il mal tolto.
Cerchi di spaccare in due il paese, rifacendoti alla famosa frase “dividit et imperat” ma, quelli, erano altri tempi.
Siamo in democrazia e in Europa. Il mondo è cambiato!! I piazzisti, oggi, fanno la fame. La gente non abbocca più, non compra, non crede, non spera. Si è fatta furba!
Tu, oggi, sei un personaggio anacronistico, superato, vecchio -  un uomo triste che mi procura tanta pena mista a riluttanza.

Siamo di passaggio, non dimenticarlo: precari della vita. Non abbiamo il tempo per perderci in vendette personali sulla pelle degli altri!
Se tutti quelli che hanno le corna, dichiarassero guerra al mondo, sarebbe un bel casino.
E poi, lascia perdere quei tuoi strani amici, i Dellutri, i Previti, gli Scapagnini, i Gelli, i Cosentino, i Tarantini, i Lavitola, gli Scapagnini, e tutta quella folta schiera di avvocati e ruffiani dei quali ti sei circondato! Quando arriverà il momento, tutti si dilegueranno e tu tornerai ad essere l’uomo solo che sei sempre stato, schiacciato dal peso del potere, dai soldi e dalla realtà.
Il fatto, poi, di essere basso, calvo e cornuto, non è un problema insuperabile. Quanti milioni di bassi calvi e con le corna ci sono al mondo? Eppure si accettano e continuano a vivere dignitosamente. Fai un gesto e dai prova di maturità e di consapevolezza!
Ritorna da Vespa, tu da solo, come sempre, comodamente seduto sulla tua poltroncina. Parla agli italiani con il cuore e in tutta sincerità. Ammetti di non avere saputo onorare i termini del tuo contratto con gli italiani. Chiedi umilmente scusa e sparisci per sempre.
Questo ti gratificherebbe non poco, e gli italiani ti ricorderanno come un uomo sciocco e nano, ma responsabile.
Tu e i tuoi amici, ritornerete serenamente a gozzovigliare e troieggiare, rimembrando i bei tempi passati (continuando a fare quello che avete sempre fatto), senza che nessuno si prenda la briga di intentare vendette personali.

Ti saluto e fottiti per sempre; un amico sincero!

P.S.
So che ami molto riempirti la bocca con la parola libertà.
Ma tu per questa libertà, dimmi, che cosa hai fatto? Hai lottato, hai sofferto, hai dato la vita? O piuttosto fai uso e abuso di una libertà conquistata a caro prezzo da altri, compresi i comunisti, con sacrificio e privazioni e in molti casi con la vita?
Una cosa però l’hai fatta; sei riuscito ad oscurare la fama di Pinocchio.


Il tuo, Gianni Tirelli

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