lunedì 17 ottobre 2011

“IL BELLO” CHE DEVE ANCORA VENIRE!!!”




“IL BELLO” CHE DEVE ANCORA VENIRE!!!”
Quella montagna di torbidi interessi in gioco, che ruotano intorno alla “politica” di Silvio Berlusconi e del suo entourage, sono tali e tanti che, una sua eventuale (imminente!) caduta, metterebbe a rischio la sopravvivenza di tutta quella parte marcia e potente del nostro paese (dalla criminalità organizzata fino al più piccolo imprenditore senza scrupoli) che, fino a oggi è stata garantita, legittimata e protetta da ogni interferenza.
Con la discesa in campo di Berlusconi, la collusione, la concussione e la corruzione, hanno raggiunto livelli tali di indecenza che, se per un’ipotesi suggestiva, oggi, si applicassero le leggi, regole ferree e pene certe, il Sistema economico italiano, imploderebbe in meno di una settimana, rendendo vana e impraticabile ogni ipotetica riconversione alla legalità. E non solo! Tali comportamenti, assunti a pratica relazionale, sono oggi, la “condithio sine qua non”, nessuna operazione economico-commerciale potrebbe essere fattibile. Da questo momento tutto è possibile e i colpi di coda del caimano non si faranno attendere. Così, le tre reti Mediaset, di proprietà del Cavaliere, hanno già dato il via ad una campagna denigratoria e diffamatoria senza precedenti, avallata e sostenta dal TG della prima rete nazionale, messo sotto scacco dal laido Minzolini.
I cani da guardia, nelle persone di Vittorio Feltri, Belpietro, Sallusti, Ferrara e banda, sono pronti a sguinzagliare scagnozzi, spioni, sicari e maestri del raggiro per intentare un’operazione di killeraggio politico, mediatico e fisico, fatta di intimidazione, ricatto e dossieraggi e, in linea con le perverse ragioni dei peggiori regimi sud-americani. Le quotazioni relative al mercimonio dei parlamentari, toccheranno i massimi di sempre e, ogni buon senso e ragionevolezza, si prostituiranno alle lusinghe e alle seduzioni del denaro e del potere.
Non dimentichiamo inoltre che, tutta la corte scodinzolante di servi, ruffiani, parassiti e puttane, è consapevole del fatto che, detronizzato il Sultano, per loro sarà la fine e, niente e nessuno, potrà mai riabilitarli e riscattarli da una condizione di disonore e di infamia che da sempre ha caratterizzato la loro insulsa e miserabile esistenza. Pertanto, i pretoriani dell’Imperatore, dovranno fare ritorno fra i miasmi e il fetore di quel limbo gelatinoso che, nella cloaca massima romana, consacra la sua originaria derivazione etimologica. Per tali mie considerazioni, sono convinto che il peggio debba ancora arrivare.
L’operazione “Mani pulite”, al confronto dell’attuale circostanza, è stato un gioco da ragazzi. Oggi, il rischio di un colpo di stato, è reale e palpabile. Se l’opposizione tutta, le istituzioni e la cittadinanza responsabile, non prenderanno coscienza di una tale eventualità, l’Italia e gli italiani, smarriti dentro una cronica letargia , si troveranno impreparati nel contrastarla. Aspettiamoci il morto!
Gianni Tirelli



Anonimo ha detto...
Infatti DiPietro si è affrettato a cambiare sponda
se fossero scacchi avrebbe fatto uscire la regina.
Il morto,tipo Matteotti,non uno a caso,o anche quello.
Saluti.




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