ITALIA: UN POPOLO DI CONIGLI, LADRI, SERVI
ED IMPOSTORI
L’esperienza passata del nazi/fascismo, e
la tanta sbandierata memoria storica, hanno attraversato le coscienze degli
italiani, senza lasciarne la minima traccia. Occupati come sono all’esercizio
del qualunquismo e a coltivare l’ignoranza, fra un reality show e un derby
calcistico.
Era dai tempi di Mussolini che non si
assisteva ad una tale tragica farsa benché la circostanza si assomigli, molto
di più di quanto non si pensi e non si voglia far credere.
La vera tragedia e vergogna, alla fine, non
è Berlusconi, del quale il mondo intero conosce vita, morte e miracoli, e non
si aspetta niente di buono ma, ciò che è veramente folle e raccapricciante, è
rappresentato da tutta quella corte di sudditi, servi e ruffiani che, da oltre
quindici anni, in barba ad ogni logica, deontologia e morale, lo sostengono,
con il vigore e la fedeltà di uno scudiero verso il suo il cavaliere.
Delegittimare,
come ultimo atto, la magistratura e riuscire nell’intento, cancellandone
l’autonomia, porterebbe questo paese sull’orlo della guerra civile.
Io mi domando spesso, con inquietudine e
sconcerto: “E’ mai possibile che fra le fila dei tanti adepti e cortigiani, non
ce ne sia uno, e dico uno solo, che si ribelli per senso di dignità, amore di
verità e ragionevolezza, alle porcate invereconde del loro capo, il primo
Ministro? Qualcuno che, timidamente, alzando l’indice al cielo, sussurri
educatamente : “Io non sono d’accordo” – “Questa legge viola i principi della
Costituzione!” – “Rispettiamo la sentenze!” – “Presidente, mi perdoni, la
situazione è drammatica, faccia un passo indietro”. Ci sono individui per i
quali il servilismo, non solo è una vocazione ma la condizione ideale per
sentirsi libero e appagato nel profondo. Quelle persone alle quali sputi in
faccia e dicono che piove.
I veri e soli motivi che spingono la
“cricca” ad una tale scelta di campo, non sono relativi alla condivisione di
ideali comuni, bensì ai presunti e supposti vantaggi garantiti da questa
operazione di opportunismo, mercimonio, servilismo e di mistificazione della
verità. In questo modo, si sono resi complici non che fautori, delle precarie e
miserevoli condizioni di un paese alla deriva, etica, morale, culturale ed
economica.
Il popolo italiano – dal canto suo –
coniglio per definizione, persevera imperturbabile nel coltivare la sua
codardia congenita, a negare ogni complicità e disertando qualsiasi impulso
rivoluzionario, rendendosi, a tutti gli effetti, unico e solo responsabile di
una condizione sociale che, da troppo tempo, ha oltrepassato i confini della
decenza e del sopportabile limite.
E poi ci domandiamo per quale motivo, di
fronte all’implosione del modello berlusconiano, questa sinistra
(inverosimilmente), non guadagni consensi! Ci indigniamo tanto (e a ragione),
della vergognosa sudditanza di questa cricca al governo verso il re taumaturgo
e, quando lo stesso, irrompe in uno dei programmi televisivi della sua
personale lista di proscrizione, tutti ammutoliscono o, al più, ostentano poco convinti
sorrisetti di finto sarcasmo e meraviglia.
L’altra sera a “linea notte” il buon
Mannoni, di fronte all’invettiva ipocrita della perfida Santanché che lo
invitava a vergognarsi per essersi accanito strumentalmente, sugli sbadigli di
un malato terminale, avrebbe dovuto reagire con altrettanta veemenza e chiudere
la bocca slabbrata di quella cornacchia plastificata.
Di fronte alla portata e
alla gravità di certi atteggiamenti e comportamenti, la buona educazione e
l’auto controllo, non solo risultano essere controproducenti, ma li legittimano
come retorici, inducendone il plauso e l’emulazione.
E come si può dunque, pensare di potere
detronizzare il Nano malefico e corte, se oltre al suo potere mediatico, può
contare sulla codardia e il buonismo mieloso di una opposizione senza spina
dorsale?
Di quali altre vergogne, soprusi e crimini, si dovrebbe ancora
macchiare, un Primo Ministro, piduista e in odore di mafia, dalle
frequentazioni agghiaccianti e consumato da uno stile di vita degno solo di un
pappone di quart’ordine, perché questa maledetta sinistra, pusillanime e
smarrita, trovi la forza, il coraggio e la dignità, necessari per abbattere
quel muro di omertà e apatia, innalzato a mascherare la sua pachidermica
immobilità da prepensionamento?
Gli elettori delusi e, oramai, sfiancati
sostenitori di una sinistra trasfigurata in orpello, nella quale hanno riposto
tutte le loro speranze, sono arrivati allo stremo. Consumati da una
frustrazione repressa e costante che, da oltre 17 anni, li umilia e li ferisce.
E’ tempo di suonare la carica. Una chiamata alle armi convinta e responsabile
che risvegli gli animi dormienti, l’orgoglio ferito e quella passione sociale e
politica che, da sempre, ha fatto vibrare le corde del loro cuore.
Di contro, la destra, compatta la sua
maggioranza, rimpolpandola attraverso il mercimonio della dignità altrui e
ottiene l’ennesima e vergognosa fiducia. La politica, svuotata da ogni sua vera
funzione sociale, si muove nel torbido di interessi, privilegi e impunità,
trasfigurando in una cloaca infetta dove, il fetore e i miasmi aciduli del
putridume morale e spirituale, soffocano ogni più remoto barlume di buon senso,
dignità e decoro.
Si, siamo nella merda!! Una quantità di merda così alta e
spessa, che rischia di solidificarsi, immobilizzando questo bistrattato paese
per ancora lungo tempo.
Solo una liberatoria rivoluzione di massa, carica di
vendetta, rabbia, livore e rancore, può esorcizzare l’Italia da questo
maleficio per condurla dentro l’alba di una nuova rinascita.
E’ tempo di dire
basta ai berluscones e servi – ai mercenari della politica, agli imprenditori
corrotti e inquinatori, che guardano al nostro parlamento come ad un Eldorado.
Basta con Feltri, con Belpietro, con Sallusti, con Minzolini, Ferrara, Vespa,
plastici, plastiche, trapianti e puttane al seguito!!
Basta con questa
marmaglia di frustrati, impotenti e cornuti! Basta con i privilegi, basta con
l’impunità, basta con la mistificazione, basta con questa feccia di traditori
della patria!!!
Posso giurare sulla vita dei miei figli
che, nonostante il mio disincanto, non avrei mai pensato e, neppure per un
momento, immaginato, la remota possibilità che, escrementi umanoidi del genere
(reietti per definizione, relegati da sempre ai margini della società – nelle
fogne), avrebbero potuto, un giorno, impadronirsi dei vertici di potere del
nostro bel paese.
La colpa, è di questo popolo di imbecilli, sempre ripiegati
sul loro opportunismo privato e figli di una codardia connaturata, che
predilige la sudditanza, la dipendenza e le promesse gridate, ad una analisi
oggettiva dello stato delle cose, nel nome del bene comune.
Non perdonerò mai
gli italiani per tanta leggerezza, ipocrisia e qualunquismo!
Ma oramai la frittata è fatta! Solo una
vera rivolta popolare di massa è in grado di restituire a questa nazione le
condizioni per una nuova rinascita.
E’ tempo di processi sommari e di
impiccagioni, perché sia ad esempio per tutti, che siano, politici,
imprenditori o banchieri – che siano strilloni televisivi o testimonial di
merendine cancerogene – direttori di giornale o amministratori delegati – preti
o agenti di spettacolo.
E’ arrivato il momento di abbattere quel muro di
vergogna, di menzogna e di perversione morale che, da troppo tempo, oscura
l’orizzonte dei nostri figli e ne compromette ogni residua felicità.
Gianni Tirelli
ITALIA: UN POPOLO DI CONIGLI, LADRI, SERVI ED IMPOSTORI ____ HAI detto tutto solo nel titolo, ciao e stammi bene e continua ad essere "Contro" la dittatura e pro l'uguaglianza, la fratellanza e l'uguaglianza...quante balle ci han raccontato. Hai letto il "Cimitero di Praga" l'ultimo di Umberto Eco? La vera Storia dei potocolli di Sion e dell'unità di ITalia, leggilo se non lo hai ancora fatto, è bellissimo.
Fonte http://fintatolleranza.blogspot.com/2011/09/seneca-e-la-sua-criticita-nei-confronti.html
quella di cui farsi una ragione:prima che tutto quel di cui sopra,sono SCEMI.Non esiste al mondo essere più disastroso dell'idiota.Dovrebbero farla
loro la rivoluzione,o torniamo alle avanguardie leniniste?
Dukka,dukka,tutto è dolore in questo mondo.
P.s. non ho tempo ora,rimedierò all'anonimato.
A volte posso essere frainteso, ma la mia buone fede c'é tutta!! Un abbraccio affettuoso e sempre avanti! Gianni
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