lunedì 31 ottobre 2011




Ultima ora 3 
(2011-10-29)
Come leggere la lettera del governo alla UE.
1. COSA SIGNIFICA

Che l’Italia si deve piegare al volere dei mercati. Non abbiamo più alcuna sovranità politica (a causa dei Trattati europei che abbiamo firmato come il Lisbona, che ci impongono regole decise da tecnocrati pro business non eletti) né finanziaria (visto che non abbiamo più una nostra moneta sovrana, ma usiamo l’Euro che è una moneta straniera, dal momento in cui è emesso da entità non italiane e lo dobbiamo prendere in prestito). Cioè: solo ubbidire e applicare le politiche volute da altri.

2. A CHI E’ DESTINATA
Non alla UE, non ai politici UE. E’ scritta per gli investitori internazionali, quelli che oggi prestano ogni singolo Euro che lo Stato italiano spende per i cittadini. Si tratta di gruppi assicurativi, fondi pensione privati, fondi sovrani stranieri, banche d’investimento o singoli grandi investitori. Cioè i padroni delle finanze di quasi tutti gli Stati del mondo. Per continuare a prestarci i soldi esigono regole che glieli facciano fruttare al massimo. Se quelle regole distruggono le persone non ha per loro nessuna importanza, se distruggono intere economie neppure, anzi, ci guadagnano, come spiegato ne Il Più Grande Crimine.
3.   DA CHI E’ STATA SCRITTA
Non da Berlusconi, che non ha potere alcuno in questa storia. E’ scritta dai tecnocrati del governo sotto dettatura dei loro omologhi nella UE, gente come Draghi, Buti o Bini Smaghi. Il governo non aveva scelta, o rispondere agli ordini oppure all’Italia veniva chiuso il rubinetto delle finanze, e moriva. Dal momento in cui si è tolto allo Stato il potere di creare ricchezza spendendo a deficit per i cittadini, questo potere è passato nelle mani esclusive degli investitori. Quindi ci possiedono al 100%. Punto.
4.   COSA CERCANO GLI INVESTITORI NEL TESTO
Lo leggono rapidi saltando tutte le insignificanti rassicurazioni e i dettagli della nostra gestione interna, e vanno a cercare se l’Italia ha incluso nel testo due capitoli e solo quelli:
A)   Regole per ulteriormente strangolare la spesa dello Stato per i cittadini.
B)   Regole per favorire il loro lucro se investono o speculano qui da noi.
A patto che questi due capitoli sia soddisfacenti per loro, ci presteranno gli Euro per sopravvivere. Altrimenti ci dissangueranno fino alle estreme conseguenze.
5.   LI HANNO TROVATI NEL TESTO?
Sì. Capitolo strangolare la spesa dello Stato per i cittadini: in Italia 1) si rendono effettivi con meccanismi sanzionatori la mobilità obbligatoria dei dipendenti pubblici sia statali che locali, e li si metterà in Cassa Integrazione con abbassamento complessivo dei salari. 2) riforma costituzionale per rendere illegale la spesa a deficit dello Stato (l’unica che invece crea ricchezza al netto per i cittadini e aziende). 3) innalzamento dell’età pensionabile, e non solo ai 67 anni, ma con l’obiettivo di tenere in considerazione nel futuro anche l’aspettativa di vita del lavoratore come parametro per l’entrata in pensione (come chiesto nel 2010 da 2 lobby finanziarie europee, la ERT e la BE). 4) se le misure non saranno sufficienti, lo Stato tasserà di più i cittadini, quindi il rapporto fra ciò che spende per loro e ciò che gli sottrae si alzerà ancora a favore di meno spesa e più prelievo. 5) i risparmi ottenuti dai tagli della spesa dello Stato NON potranno essere utilizzati per spendere a favore dei cittadini.
Capitolo favorire il loro lucro se investono o speculano qui da noi: in Italia 1) si introducono i prestiti d’onore agli studenti. Cioè incastrare il cittadino fin dalla più giovane età nel sistema finanziario che gli speculatori controllano e da cui guadagnano. 2) ulteriore flessibilità del lavoro, coi contratti di apprendistato, a tempo parziale e di inserimento. Cioè, là dove il lavoratore anziano crollerà morto di produttività sul posto di lavoro, le mega aziende assumeranno a due centesimi giovani sostituti senza tutele e sprovveduti. 3) più facilità nei licenziamenti anche dei lavoratori a tempo indeterminato, che potranno perdere il lavoro anche a causa di un calo di introiti aziendali. 4) privatizzazioni statali in accelerazione. Liberalizzazione e privatizzazione dei servizi pubblici locali. Ribadito il settore acqua, poi farmacie comunali, rifiuti, trasporti. Il Comune non potrà affidare un servizio senza aver prima verificato se era possibile aprire una gara fra soggetti privati. Le Regioni dovranno stilare piani urgenti di privatizzazioni locali. 5) la Costituzione sarà riformata per introdurre articoli pro business. Le conseguenze sulle tutele costituzionali del bene pubblico sono imprevedibili (no, prevedibili: le distruggeranno).
6.   ABBIAMO ACCONTENTATO I PADRONI VERI DELL’ITALIA?
No. Le misure sono state giudicate insufficienti. Berlusconi, o chi per lui, non ha saputo essere sufficientemente Thatcheriano, Prodiano, Adreattiano o Dalemiano. Non ha saputo cioè usare la falce della distruzione della democrazia e del bene pubblico italiano come in decadi scorse seppero fare i personaggi citati. Risultato: i mercati degli investitori ci hanno di nuovo aumentato i tassi d’interesse sugli Euro che ci prestano a oltre il 6%. Cioè: i nostri padroni hanno risposto che non solo non ci ridurranno il costo che paghiamo per prendere in prestito gli Euro, ma ce l’hanno aumentato. Ci hanno detto: “No! Volevamo lucrare di più, dovevate falcidiare la gente di più. Ora pagate”. E pagheremo, fino alla fine. Buona serata.
Ultima ora 4 
(2011-10-30)
Sono molto, molto più perfidi di quello che credete.
Non è semplice come dire “il debito non lo paghiamo”, come dire “scardiniamo i metalinguaggi del potere” o “decresciamo”. Guardate, io sono stanco di prendere di petto i Chiesa, i Bifo, i Pallante d’Italia, ma non perché non lo meritino, ma perché è troppo facile, è come sparare sulla Croce Rossa. Non ci saranno magiche rivolte popolari o manifestazioni o giovani idealisti che spiazzeranno i cattivi, pensare questo è essere adolescenziali, è pensare solo per emozionarsi e avere una platea in un centro sociale. E’ però non aver capito un accidenti di come ci hanno incastrati. Prego quello 0,2% dei miei lettori che ha ne ha la forza, di continuare a capire che il Vero Potere è 100 anni avanti a qualsiasi mossa le ‘belle anime’ possano pensare. L’unica è sedersi fra una montagna di carte e studiare tanto quanto loro, e essere scientifici tanto quanto loro. (Lo dico per adesione a una verità teorica, mica perché creda che qualcuno lo farà)
Ora vi do un altro esempio da riporre nello scaffale del ‘Sono (il Vero Potere) molto, molto più perfidi di quello che crediamo’. Non per deprimere, ma per incitare a evolverci in persone competenti.
Premessa 1: quanto segue non sarebbe mai accaduto se avessimo una moneta sovrana che il governo italiano può emettere dal nulla indebitando solo se stesso contro se stesso. Oggi il governo deve prendere in prestito dai mercati privati ogni singolo Euro per far funzionare questo Paese. Senza prendere in prestito dai mercati privati, il governo non ha fondi, zero.
Premessa 2: il governo italiano, come quello di tutti gli Stati Euro, li prende in prestito emettendo titoli di Stato che i mercati privati comprano dandoci la moneta. Roma deve pagare gli interessi su questo debito, che nel prossimo anno saranno 300 miliardi.
Ora, avete letto sui giornali che i baroni Europei hanno decretato che i mercati privati che avevano comprato il debito greco dovranno dire addio alla metà dei loro crediti. A parte il fatto che questo non risolve nulla, la cosa importante è capire l’incastro micidiale in cui questo ci mette.
Premessa 3: gli investitori dei mercati quando ci prestano Euro in cambio di titoli di Stato si assicurano contro il pericolo del default (fallimento) di quello Stato. Sono polizze assicurative complicatissime che si chiamano Credit Default Swaps, CDS, ricordate queste sigle.
OK. Adesso questi investitori si vedono sparire metà dei loro investimenti in titoli greci, e domani questo accadrà di sicuro con i titoli italiani, spagnoli, e via via fino a quelli francesi. Naturalmente vorrebbero che queste sparizioni fossero politicamente etichettate come ‘default’ degli Stati in questione, così incassano le polizze. Ma no, la UE non vuole ammettere che questi sono e saranno ‘default’, quindi loro non incassano né incasseranno le polizze CDS. Ok, dicono: “Non incassiamo le polizze? Bene, allora da adesso per prestarvi i soldi vogliamo interessi micidiali, perché saranno questi la nostra assicurazione, visto che i CDS non li intascheremo. Scegliete voi, signori governi: o dichiarate i default così noi incassiamo le polizze, oppure pagate sempre più interessi usurai.” Ma NON è una scelta, è una FINTA scelta che loro hanno pensato a tavolino con una furbizia diabolica. Infatti il risultato di entrambe le opzioni è un aumento della crisi economica che ci sta strangolando, e da cui loro profittano i 5 modi diversi (si legga Il Più Grande Crimine, pag. 60).
Infatti se la UE dichiarasse che la perdita di crediti dei mercati sono ‘default’, si innescherebbe una spirale di sfiducia internazionale su tutta la UE, che porta come risultato un aumento micidiale degli interessi che i mercati vogliono per prestarci gli Euro, che causa crisi economica. Se la UE non dichiara che le perdite dei mercati sono ‘default’, loro ci impongono un aumento micidiale degli interessi per prestarci i soldi, che causa crisi economicaNotato qualcosa?
Ok mio affezionato 0,2%, avete capito. L’incastro è: crisi economica se ti giri a destra, e crisi se ti giri a sinistra, se guardi in alto e se guardi in basso. Punto. Non ne usciamo, dobbiamo soffrire.
A meno che non si ritorni a uno Stato italiano sovrano, con moneta sovrana, e che spenda a deficit per creare piena occupazione, pieno Stato sociale, piena istruzione, piene infrastrutture, e aiuti la produttività privata. L’ha fatto l’Argentina. Lo possiamo fare anche noi. Non se ne esce: dal momento che la creazione di ricchezza monetaria è stata sottratta ai governi sovrani, loro ci tengono in pugno perché sono solo loro a poterla creare, o sottrarre.




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